- Dai Luke, entra e non rompere i coglioni.- diceva Michael mentre mi trascinava oltre la soglia della casa che ospitava la festa. Sean rideva di gusto mentre mi facevo strattonare di malavoglia dal nostro amico, esageratamente tatuato.
Non potevo essere definito un tipo solare, tantomeno figo, come invece definiscono Michael.
Alle feste mi divertivo raramente ma già sapevo che questa non era una di quelle occasioni.
In quella casa c'erano solo ragazze pronte a darla a destra e a manca ed io non ero quel tipo di ragazzo, non avrei mai voluto e neanche lontanamente desiderato una tipa del genere.
Provavo pietà quando le guardavo, di certo non attrazione.Nel mentre abbiamo, mio malgrado, varcato la soglia di casa Pope, Sean, che con la sua carnagione scura si mimetizzava perfettamente al buio, si divertiva a farci notare quanto erano perfettamente bianchi i suoi denti, che diventavano come fluorescenti all'oscurità.
Con un risolino da stupido mi si avvicinò ed essendo io oramai solo, ero chiaramente invogliato a tornare a casa.
Sean ballava a ritmo di quella musica assordante, spronandomi a farlo con lui nel vano tentativo di farmi divertire. Muoveva le braccia ed il sedere a ritmo di musica e, nonostante alle ragazze sembrasse patetico, io apprezzavo molto il suo essere estroverso.- Luke, amico mio, guarda quante belle pollastrelle!- disse tirandomi una pacca sulla spalla, mentre si spostava da un piede all'altro e con la mano indicava avanti a sè.
- Sean, lo sai che non m'importa. Piuttosto, vado a farmi un drink. Vieni con me?- dovevo alzare la voce per farmi sentire ma nonostante ciò, lui non mi ascoltava minimamente, aveva lo sguardo perso tra la folla e gli occhi socchiusi, alla ricerca di qualcuno. Quando finalmente individuò la preda disse: - Vedo una rossa a ore 12. Amico, io vado alla conquista!-
Sfregava le mani uno contro l'altra con un sorriso beffardo quando lo vidi andare via ballando ed io, scoraggiato, mi diressi verso il bancone degli alcolici.- Posso avere un drink? Non molto forte, grazie.- chiesi al barista.
Mi appoggiai al bancone con il braccio destro, mentre la mano mi sorreggeva il capo. Ero visibilmente annoiato, quando qualcosa attirò la mia attenzione.
A poca distanza, c'era una ragazza castana, minuta e sola, che accarezzava ripetutamente il bordo del bicchiere ormai vuoto. Mi parve una bellissima ragazza, semplice e delicata.Decisi che avrei fatto un passo avanti, anche se con grande sforzo. Non avevo la più pallida idea di come avesse reagito, così inizialmente mi ci si sedetti vicino, rivolgendole un semplice sorriso. Fortunatamente ricambiò il sorriso, mostrando tutta la sua dolcezza in un semplice movimento delle labbra.
Dopo qualche minuto le rivolsi la parola, avvicinandomi leggermente con il capo a lei per farmi sentire.
- Annoiata anche te?-La ragazza si voltò di scatto e i capelli le andarono avanti ai suoi grandi occhi color nocciola. Li scostò con un soffio assumendo una buffa espressione.
Ciò mi fece sorridere e trattenni malamente una risata fugace.- Questi odiosi capelli.- rispose la ragazza sistemandoli dietro l'orecchio.
- Comunque sia, sì. Odio le feste. Mi ci ha trascinato la mia amica, Liza.-
Con il capo indicò una diciotenne alta, castana, appariscente e molto bella.
Non era però il mio tipo, essendo attratto da ragazze semplici.
- Non sono messo meglio di te, a me ha trascinato quell'arrogante di Michael.-
Gli dissi bevendo l'ultimo sorso del drink. Lei mi si avvicinò e sottovoce mi sussurrò: - Micheal Willer? Il bastardo, egocentrico, odioso della scuola?-
Mi scappò una risata sommessa che travolse anche la dolce ragazza che avevo al mio fianco.
- Piacere, Melany. Non ci siamo ancora presentati.- esordì lei, raddrizzandosi e tendendomi l'esile e piccola mano.