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 Corro sulla sabbia fredda, non capisco c'è il sole perchè la sabbia è fredda? corro con tutte le mie forze verso Cameron ma lui sembra irraggiungibile, e lì che ride e mi porge la mano ma quando sto per afferrarla qualcosa mi trascina giù.

Mi sveglio di soprassalto, agitata, un suono acuto e fastidioso mi trascina giù dal letto, guardo l'orario sulla sveglia, sono le 2:00 chi chiamerà mai a quest'ora?  senza neanche badare a chi è faccio scorrere il dito sullo schermo del telefono e mi accuccio contro il petto di Cameron che dorme ancora, apre un occhio probabilmente svegliato dal mio contatto , mi avvolge tra le sue braccia e mi trascina ancora di più al petto tornando a dormire con un sorriso soddisfatto sul volto. Inspiro beandomi del buon odore della sua pelle e chiudo gli occhi, ma qual maledetto telefono squilla di nuovo.  Sento Cameron sbuffare infastidito mentre si allunga e risponde senza badare che il telefono era il mio.

"Pronto?" farfuglia con la voce impastata dal sonno.

"No, Sono Cameron, te la passo ma non fare la stronza, già avanzi due schiaffi per avermi svegliato non peggiorare le cose" mi da il telefono sprofondando con la testa nel cuscino scocciato.

"E' tua cugina" rantola.

"Summer che diavolo vuoi alle due di notte?"

"Due? ma se sono appena le 22:00"

"A londra forse, alla Seychelles sono le due, e stavamo dormendo che vuoi?"

"Tua madre sta per partorire"

"Oh, ma non è ancora presto? cioè non me ne intendo ma non sono passati solo sette mesi?"

"Si ma quando sono gemelli hanno la tendenza ad uscire prima o una roba simile, quindi che fate tu ed hayden venite o no?"

"Ti sembra per caso che ho il teletrasporto? O che me ne freghi vagamente qualcosa? No, quindi buonanotte" borbotto scocciata e riattacco, spengo il telefono e lo ripongo sul comodino. Anche se a me non importa devo comunque avvisare il riccio, magari a lui importa.

Dato che sono in canottiera e mutande e non ho la minima voglia di vestirmi passo per il balcone sperando di non trovarli avvinghiati come koala.Dormono per mia fortuna, busso un paio di volte al vetro facendoli sobbalzare, se il mio cervello non fosse ancora a letto riderei per tutto ciò.  Il riccio si trascina fuori dal letto e con dei capelli anche peggio dei miei viene ad aprire la finestra.

"Qual'è il tuo problema? Sono le due di notte" biascica 

"Tua madre a deciso di sfornare le pagnotte, volevo solo dirtelo, in caso tu volessi prendere il primo aereo ed andare"

"Sfornare le pagnotte? Sono tuoi fratelli santo cielo potresti chiamarli bambini, tu che fai non sei curiosa di vederli? di vedere come stanno?"

"Di fratello ne ho uno e mi basta e avanza. E francamente non può importarmene di meno sono semplici bambini saranno li anche quando torneremo fra tre giorni. Non è colpa mia se ha deciso di sfornarli proprio ora che siamo a migliaia di chilometri da lei. Quella donna e il tempismo sono due cose differenti, io vado a dormire, tu fa pure come ti pare." borbotto prima di voltarmi per tornare in camera.

Cameron è seduto sul letto e mi scruta guardingo e preoccupato, mi butto accanto a lui sul letto e cerco di rimettermi a dormire.

"Allora che voleva? E perchè sei andata da Hayden? qualche brutta notizia?" domanda allarmato.

"Nulla di importante, mia madre sta per partorire, torna a dormire." mi guarda per qualche secondo poi si distende, ma sembra non voler prendere pace, si gira e si rigira come una trota appena pescata, provo a dormire comunque, voglio evitare il discorso gemelli ma proprio non ci riesco, e il sonno piano piano affievolisce.

Look Past The End-Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora