Nell'oscurità intorno a me sentii un fruscio.
Era settembre e faceva molto caldo, motivo per cui la sera prima avevo lasciato le finestre della mia camera leggermente aperte.
Il rumore continuò, debole ma persistente.
Mi tirai a sedere sul letto e mi scoprii del leggero lenzuolo.
Appoggiai i piedi sul pavimento gelido.Il fruscio ora sembrava più un passo, due passi.
Qualcuno era nella mia stanza.
Mi alzai, provando a scrutare il buio intorno a me.Avevo paura di accendere la debole luce della piccola lampada posta sul comodino bianco accanto al mio letto.
La mia scrivania scricchiolò.
"C'è...c'è qualcuno?"domandai incerta a bassa voce: l'ultima cosa che volevo era svegliare i miei genitori."Credevo fossi più coraggiosa, ragazzina"
Rabbrividii.
La voce maschile non apparteneva ad un ragazzo di più di vent'anni, ne ero certa."Chi...chi sei?"balbettai.
"Beh, dovresti conoscermi. Ma è ancora presto per le rivelazioni, voglio solamente osservarti da vicino"Mi avvicinai verso la voce e provai a scorgere la sua figura.
Si confondeva perfettamente nella notte, quindi presupposi fosse vestito completamente di nero.
Non riuscivo a scorgere il viso, ma la voce del ragazzo era così intensa che fui quasi sollevata quando parlò di nuovo."Non voglio spaventarti, se l'ho fatto mi dispiace, davvero"disse spostandosi in avanti.
Volevo urlargli contro come si era permesso di entrare in camera mia a notte fonda, ma le parole mi morirono in gola.
"So che ti stai chiedendo chi sono e come sono riuscito ad entrare qua dentro"iniziò a parlare, ma si interruppe come se avesse sentito un rumore e dovesse scappare.
"L'unica cosa che ti dico ora è che potrei essere qualcuno di cui hai sempre avuto bisogno"E così rovinò l'idea che mi ero fatta di lui.
Non sopportavo i ragazzi pieni di sé, che pretendevano di far parte della mia vita.
"Senti, non so cosa tu voglia da me, ma..."Non mi lasciò parlare.
"Non ti preoccupare. Ci rivedremo presto, Sadie Kane"sussurrò, sfiorandomi un fianco con una mano.
Sentii un brivido corrermi per tutta la schiena, nonostante stessi morendo di caldo."Ehi, guarda che non mi chiamo S..."
Avrei voluto dirgli che il mio nome era Sage Kassidy, non quello del personaggio femminile della mia saga preferita di Rick Riordan, ma il ragazzo svanì nell'ombra.Non era uscito dalla finestra, nè dalla porta: si era semplicemente volatilizzato.
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《Potion》
FanficPuò una ragazza conoscere il ragazzo dei suoi sogni? "So che ti stai chiedendo chi sono e come sono riuscito ad entrare qua dentro"iniziò a parlare, ma si interruppe come se avesse sentito un rumore e dovesse scappare. "L'unica cosa che ti dico ora...