Undici

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(Leggete lo spazio autrice è importante)

Passammo la giornata a ridere e a scherzare. Persino Tamara mise da da parte la sua ostilità nei nostri confronti per divertirsi .
"Greta fai una partita con noi a pallavolo?"mi chiese Sam mentre abbracciava  Nash. Stavano davvero bene insieme,dovevo ammetterlo.

Ci pensai su per pochi secondi ma decisi di rimanere distesa al sole :"No grazie andate pure voi"

"Come vuoi"disse Nash

Chiusi gli occhi cercando di ascoltare il richiamo dei gabbiani e il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli. Era tutto così rilassante ed avevo anche una mezza idea di riposare quando però sentì qualcuno buttarsi sopra di me

"Ma che...!"esclamai cercando di alzarmi ma con scarsi risultati

Cercai di mettermi seduta e quando finalmente ci riuscì vidi Cam disteso sulla sabbia con la testa appoggiata sulle mie gambe.

"Eilà"disse sorridendomi quando vide che lo stavo osservando.

Era davvero bello, con quelle labbra carnose e con quel sorriso.

"Pesi "esclamai cercando di concentrarmi sui suoi occhi e non sul suo fisico.

"Nah"rispose passandosi una mano sui capelli.

Lo scongiurai:"Dai Cam alzati!"

"Solo se mi dai un bacio"disse indicando il suo viso

"Ok"risposi avvicinandomi alle sue labbra,ma quando fui abbastanza vicina da sentire il suo respiro sul mio viso sussurrando dissi"Prima alzati"

La sua reazione fu incredibile ma nonostante tutto si alzò e si sedette di fianco a me.

Sorrisi e gli diedi un bacio. Ma a lui non bastava. Si mise sopra di me appoggiando i gomiti a terra per tenersi in equilibrio. Lo guardai,lui mi guardò. Si avvicinò sempre di più alle mie labbra fino a farle scontrare. Fu un bacio lento fatto da tanti piccoli baci ripetuti, fu una danza senza inizio ne fine. Nessuno dei due voleva staccarsi .Si spostò dalle mie labbra e proseguì la sua tortura sul collo,dietro l'orecchio e così via. Volevo continuare questa danza per sempre,ma non qua,non dove tutti ci potevano vedere.

"Cam.."lo chiamai

"Mmhh.."mugugnò senza staccarsi dal mio collo

"Non qui"dissi

"Allora andiamo"rispose

"Ok.."

Ci staccammo entrambi e dopo aver preso le nostre cose ci dirigemmo a casa. Inciampai sul gradino d'entrata e Cam per fortuna mi prese al volo,prima che io cadessi.

Appoggiai le cose per terra e lui mi baciò continuando a camminare fino alla camera. Ci stendemmo sul letto.

Lui,sempre baciandomi, insinuò una mano sotto la mia maglia,fino a togliermela. Feci lo stesso con la sua tracciando con le dite il disegno dei suoi muscoli che sotto il mio tocco si tendevano. Mi aiutò a togliere i pantaloni che scalciai di lato. Era così strano e la cosa migliore era che non me ne vergognavo. Quando  se li tolse anche lui e rimanemmo entrambi in intimo, mi chiese se ero pronta,sapeva che ero vergine e gli ero grata per avermelo chiesto.

Ci togliemmo quell'ultimo strato che copriva il nostro corpo,lui mi guardava come se fossi la creatura più fragile al mondo.

Istintivamente mi misi le mani sulla faccia per coprire il mio imbarazzo ma lui me le tolse subito dicendo "Non voglio che ti nascondi da me,sei stupenda,non vergognartene e quando sei con me voglio che tu ti senta a tuo agio,va bene ?"

UN'ESTATE DI LORO MAGCON®Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora