Ricordi.

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Peter's Pov.
Questa mattina mi sono svegliato molto presto, dato che ieri sera Kate mi ha chiesto di farle un favore. Sono passate un paio di settimane da quando lei è qui, e vuole andare a controllare la situazione sulla terra.
Ovviamente ho accettato subito. Mi fa bene ogni tanto tornare in quel posto, mi fa tornare in mente vecchi ricordi, mi fa pensare che un tempo ero felice anch'io.
Così dopo aver svegliato anche Kate, ci rechiamo insieme sulla terra.
Ho deciso di non dire nulla agli altri, avrebbero insistito così tanto per venire con noi e non mi andava di fare il noioso con le solite ramanzine.
Arriviamo a casa di Kate, e con stupore notiamo che la casa è stata venduta, i due 'pazzi' sono stati arrestati.
Kate si sofferma a guardare la sua vecchia camera da fuori la finestra, ha uno sguardo abbastanza malinconico, chissà quanti ricordi preziosi deve contenere quella casa.
All'interno della sua camera c'è una bambina che gioca felice, la casa appartiene già a qualcun'altro.

"Mi dispiace."
Le sussurro.

"Anche a me."
Sospira asciugandosi una lacrima.
"Avranno buttato tutto."

"Ti va di dare un'occhiata nella soffitta? Magari lì è rimasto qualcosa."
Le sorrido e lei annuisce.

Riusciamo ad intrufolarci nella soffitta, e il caos appare davanti ai nostri occhi.
Si vede che non è stata ancora pulita. Ci sono mobili vecchi, quadri, giocattoli e fogli di giornale sparsi ovunque.
Kate mi disse che tutto quello che si trovava nella vecchia casa di Wendy, fu trasferito in questa casa prima di essere demolita.
La ragazza inizia a girare per la grande soffitta, incontra i suoi vecchi giocattoli e i suoi vestiti ormai pieni di polvere.

"Questa era la mia bambola preferita."
Sorride mostrandomela.

"Carina."
La prendo in giro.
Mentre Kate continua a guardarsi in giro, anch'io inizio ad osservare i quadri che rappresentano le donne della famiglia Darling.
Mi soffermo su quello di Wendy, nella foto che la raffigura è già adulta, ma sempre bellissima.
Wendy crescendo è cambiata molto fisicamente, ma il carattere, quello no. È rimasta sempre la stessa; testarda, avventuriera e di buon cuore.
Mentre lo ammiro con attenzione, il quadro mi cade addosso facendomi sobbalzare all'indietro.

"Peter!"
Urla preoccupata Kate.

"Sto bene!"
Urlo spuntando un pò di polvere.
Kate corre da me aiutandomi ad alzarmi.

"Grazie."
Dico togliendomi la polvere da dosso.

"Ti si è appiccato qualcosa sulla gamba."
Mi informa Kate ridendo.

"Oh."
Ridacchio anch'io.
Lo stacco dalla mia gamba e lo guardo con attenzione: è una vecchia pagina di giornale, risale agli anni in cui vivevo con Wendy.
Leggo le notizie che piano piano si fanno spazio nella mia mente.

"Mi ricordo di questa partita!"
Indico emozionato l'articolo che parla della grande partita avvenuta anni fa, la nostra squadra vinse e mi ricordo che il padre di Wendy portò tutta la famiglia a festeggiare. Continuo a guardare sorridente la pagina di giornale, quando qualcosa cattura ancora di più la mia attenzione.

"Cosa c'è?"
Domanda Kate notando il mio sguardo preoccupato.

"Questo sono io?"
Domando a me stesso e noto la faccia confusa di Kate.
Mi strappa il foglio dalle mani e si porta una mano sulla bocca per lo stupore.

Passano i minuti, poi Kate si schiarisce la voce ed inizia a leggere l'articolo:

"Londra, i Signori Panner cercano disperatamente loro figlio Pete. Scomparso all'età di soli due anni, la famiglia lo cerca da anni. Recentemente è stato avvistato nei pressi del liceo Minster. Qui sotto allegata una sua foto."

"Il bambino nella foto... sono io."

Forever Yours, Wendy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora