Lasciati andare.

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"Questa situazione inizia a spaventarmi."
Ammetto mentre Wendy mi trascina con calma verso 'il posto segreto'.

"Sei con un angelo, al massimo puoi avere paura delle mie ali, sono parecchio appuntite."
Ridacchia e solo ora mi accorgo del fatto che lei abbia le ali. Per tutto il tempo in cui sono stato con lei mi sono concentrato sul suo viso, non ho smesso di guardarla negli occhi nemmeno per un secondo. Ho un brutto presentimento...sento che dopo quello che mi dirà Wendy sarà davvero la fine di tutto. Dire addio, io non posso farlo. Non voglio farlo.

"Wendy so già che quello che devi dirmi non è una bella notizia."

"Mi ero quasi dimenticata che tu mi conosci così bene."
Dice reprimendo un sorriso.

"Già."
E lei conosce bene me.

Non so dove ci troviamo, ma è un posto molto bello. È un giardino, pieno di fiori dai colori più belli. Non faccio più caso a ciò che si trova intorno a me, quando Wendy si siede su una panchina e io la seguo.

"Vedi Peter, era da molto tempo che dovevo dirti questa cosa. Ma credevo che ci saresti riuscito da solo, o almeno che dopo poco tempo l'avresti fatto automaticamente."
Spiega ma nota subito la mia ovvia confusione.

"Ma a quanto pare non ci sei riuscito e io sono stata mandata sulla terra affinché ti facessi ragionare. Vedi Peter, il motivo per il quale io sono ancora legata alla terra, sei tu."
Continua a parlare ma non riesco a seguirla.

"Che vuoi dire?"
Domando ancora più confuso.

"In parole povere, non posso lasciare la terra a causa tua."

"A causa mia?"
Non ci capisco niente.

"Perché tu continui ad essere legato a me, a pensare a me tutti i giorni. Devi lasciarmi andare Peter."

Dopo queste parole sento un forte, fortissimo dolore. Lasciarla andare, fosse stato così facile l'avrei fatto prima.
Non crede?

"Non puoi chiedermi una cosa del genere Wendy, non ci riuscirei mai, lo sai bene."
Come possono pensare una cosa del genere di me.

"Invece sì Peter, la vita continua anche senza di me! Tu devi farlo...per Kate, per i bimbi sperduti, per l'isola, per me."

Se questo è un incubo svegliatemi subito.

"Lasciati andare Peter, e lasciami andare."
Sussurra prendendomi la mano.
Una lacrima scende sul mio viso inevitabilmente, mentre incrocio le mie dita nelle sue.

"Quindi finisce così?"
Parlo a fatica perché la mia voce viene spezzata dai singhiozzi.

"Non finirà mai Peter! anni di giochi, di risate, di amore, non possono essere dimenticati così!"
Riesce a strapparmi un sorriso mentre ripenso a quegli anni così belli.
E capisco che tutto ha un prezzo e tutto ha una fine, specialmente le cose più belle.
Quelle ci costano la vita.

"Io sarò sempre con te, qui."
Dice indicandomi il cuore.

"Sai Wendy, se questa è la fine, voglio raccontarti una cosa. Quando non ti conoscevo ancora giravo spesso per Londra, in cerca di divertimento. Non so cosa mi abbia attratto a casa tua, ricordo solo che dalla finestra si vedevano delle ombre, credo che tu e i tuoi fratelli fingevate di essere pirati."
Mi scappa un sorriso e poi riprendo il racconto.
"Così mi sono avvicinato insieme a Trilli, ho visto i tuoi fratelli e dopo ho visto te: è stato il momento più bello di tutta la mia vita. Ho visto fin da subito qualcosa di speciale in te, ho sentito nel mio cuore  che noi ci appartenevamo. E a quanto pare non mi sbagliavo."
Insieme sorridiamo, forse per l'ultima volta.

Forever Yours, Wendy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora