Look at the stars

Capitolo 3

Il giorno dopo ritornai in università. Questa volta sarei dovuta rimanere tutto il giorno lì. La prima lezione passò velocemente. Chris era seduto accanto a me. Si fecero le 12:00 e quella la potevo definire la mia "pausa pranzo". Andai a comprare qualcosa al supermercato. Potevo benissimo tornare a casa, ma avevo voglia di stare fuori. Volevo fare nuove amicizie. Ritornai all'università e mi sedetti sotto un albero. Stavo per addentare il mio panino quando Chris e i suoi amici vennero a salutarmi. Anche loro avevano qualcosa per pranzo, così li invitai a sedersi accanto a me. Mangiammo alla velocità della luce, così ci restò molto tempo per parlare.
"Vera! Credo che le nostre lezioni per il momento siano uguali..."
"Sì infatti!" Dissi con un sorriso. "Tu sei... Mmh... Guy...?" Dissi indicando il ragazzo dai capelli scuri. Alzò la testa, prima abbassata e mi guardò.
"Sì, io sono Guy." Disse non mostrando alcuna emozione. "Cosa c'è?" Continuò.
"Non lo so... Volevo solo chiederti se qualcosa non andasse bene..."
"Perché dovrebbe?" Chiese stavolta con un po' di tristezza nei suoi occhi e nel suo tono.
"Non so... Ti vedo triste..."
"Davvero?" Mi chiese accennando un sorriso sarcastico.
"Ehm... Ragazzi... Non vorrei interrompere la vostra discussione 'romantica'..." Appena disse questo, fulminai Chris con gli occhi, ma lui rise. "Ma... Credo che dobbiamo proprio andare..." Chris era sempre così scherzoso. La prima lezione passò velocemente proprio grazie a lui.
"Ci sediamo al solito?" Gli chiesi appena entrati nell'aula. Lui fece un piccolo cenno con la testa per dire sì. Allora ci sedemmo: in un'estremità c'era Guy, accanto a lui Jonny, poi Chris, naturalmente vicino a lui mi trovavo io ed infine c'era Will. Eravamo sempre seduti agli ultimi posti così quando cominciavamo ad annoiarci, ci mettevamo a parlare un po': alla fine tutto ciò che dicevano i professori era scritto sui libri che dovevamo comprare. Così un'altra ora passò velocemente. Andammo così alle altre due lezioni. Erano le 19:00 ed eravamo tutti e cinque stanchi.
"Vi va di andare in pizzeria?" Propose Will. Accettammo tutti. Io e Chris camminavamo avanti, gli altri ragazzi erano dietro di noi.
"Vera, non avevo mai visto occhi così belli." Mi disse Chris. Non so perché, ma sentivo le farfalle nello stomaco. Io non potevo credere di essermi innamorata di lui. Non sapevo cosa rispondere, così dissi la cosa più scontata.
"Grazie."
Stupida! Dovevi dirgli qualcos'altro! Magari adesso pensa che tu lo veda solo come un amico...
Pensai. "Ed io non avevo mai visto occhi così tanto azzurri...e profondi" Dissi, cercando di riparare la situazione. Notai che arrossì un po'. Era così carino.
"Grazie Vera..." Mi disse con un filo di voce.
"Siete due piccioncini" Dissero i ragazzi in coro. Ci girammo. Chris li voleva fulminare con lo sguardo mentre io sorridevo. Sorridevo come una deficiente. L'idea mi piaceva molto. Ma quando vidi la sua reazione capii che per lui non era lo stesso, così mi girai triste. Come potevo essermi innamorata di lui se lo conoscevo da appena due giorni? Comunque arrivammo. Erano passati venti minuti che ricorderò sempre come i venti minuti più belli della mia vita.
"Chris, ti piace Vera, eh?" Disse Guy. Ora era tutt'altro ragazzo: aveva lasciato spazio alla sua personalità giocosa mandando via quella triste di prima.
"Smettetela ragazzi! Come potete pensare che io voglia Vera? Cioè è carina, ma ci conosciamo da due giorni!" Disse un po' scocciato. Ora ero sicura che lui non provasse nulla per me. Dopo aver mangiato la pizza, lasciai i soldi sul tavolo e me ne andai. Una volta ritornata a casa, trovai una montagna di vestiti da lavare. Un'ora dopo finii tutte cose, così andai a letto sfinita. Quella giornata mi aveva proprio stancata... Non solo fisicamente... Pensando a ciò che rispose Chris, mi misi a piangere. A 19 anni, piangere, non è bello: non ti fa sentire adulta; ma dovevo sfogarmi. Il perché me la presi così tanto per un ragazzo appena conosciuto non mi è chiaro ancora oggi.