Tra ramen e deduzioni

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Tra Ramen e deduzioni

Conan tolse dalla tasca del giubbetto di jeans una lettera. Era piccola e rigorosamente nera senza alcuna intestazione sul davanti; la passò alla scienziata, che spaventata, la fissò per qualche secondo per poi girarla con massima cautela come se fosse una bomba pronta a esplodere. Scorse un luccichio: una penna ad inchiostro argenteo aveva lasciato spazio a una scritta in un corsivo esageratamente inclinato verso destra che ,al minimo fascio di luce, mostrava i brillantini di cui era composta.

<< To Silver Bullet >> lesse guardando il detective posto affianco a lei con uno sguardo preoccupato.

Lui le annui leggermente per farle segno di leggere il messaggio << Ancora non l'ho aperta >> confidò, il suo sguardo profondo e preoccupato non lasciava capire cosa provasse.

Ai si fece coraggio e , delicatamente, aprì la busta. Trovò un foglio A4 ripiegato in quattro parti. Lo stese: il documento era stato scritto al computer in alfabeto inglese.
Emise un profondo respiro per prepararsi a leggere il tutto:
<< Hello! How are you, my dear Silver Bullet? If it is not she, but the other girl my dear; It is not little narcissistic think only at that pronoum!?; But we are ALONE, the italian is the last way.; Do you want answer back?;The end is in the three! >>

Il detective ascoltava vigile, il viso corrucciato e concentrato << Tutto qui? >> chiese come se si aspettasse che la lettera non fosse finita.

<< Beh... In realtà, esclusa la firma lo scritto termina con una serie di lettere senza senso... >> La scienziata gli rivolse un sorriso divertito ma quasi tetro << Non dirmi che è tutto un indovinello, vero? >>

<< Probabile... >> i suoi occhi blu concentrati fissavano il vuoto e la sua bocca accennava un sorriso.

Ai rimase imbambolata a fissarlo. Ormai era un classico: quando era di fronte a un mistero il suo sguardo diventava così profondo, e più non ci capiva niente più sorrideva. Quel viso la faceva sciogliere, sarebbe stata ore a guardarlo solamente per il gusto di farlo.

<< Fammi vedere >> quelle parole vennero appena scandite. Ai sobbalzò leggermente, annuì e gli porse la lettera. Il detective la prese in mano e la fissò immobile per alcuni secondi per poi proclamare a gran voce: << AKSTFHBKETWHJKATPSOETXPOFQDTRIQLE >>

<< Più che un messaggio in codice sembra che un gatto abbia deciso di dormire sulla tastiera del computer... >> commentò critica la scienziata , ma Conan ormai non la ascoltava più.

A quel punto, Ai inarcò il sopracciglio e con tono di sfida pronunciò << Non dirmi che hai già capito tutto mio caro detective!? >>

Conan non rispose, bensì tirò fuori il suo vecchio taccuino, ormai ridotto in uno stato pietoso e incominciò a prendere appunti nella sua strana e ,spesso, incomprensibile scrittura.

<< La prima cosa che si puó notare in questo messaggio in codice è che ogni proposizione è divisa da un punto e virgola, come per sottolineare il distacco tra le varie parti. Quindi suppongo che il messaggio vada scoperto pezzo per pezzo per poi riunirlo, ovvero come le proposizioni all'interno di un periodo. >> spiegò lui beffardo.

<<"Hello! How are you my dear Silver Bullet?" è solamente un saluto niente di particolare. >> continuò lui.

Nel frattempo Ai, leggermente incurvata, seguiva il discorso con un aria apparentemente scocciata, la testa appoggiata alla mano, gli occhi socchiusi e lo sguardo assente. Poi tutto ad un tratto esordì:<< Quindi la prima frase da tenere in considerazione è " If It is not she, but the other girl, my dear" >>

Troubles《Detective Conan》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora