Pace interiore

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  Un ragazzo si svegliò: era in una stanza vuota e completamente bianca.
Era steso sul pavimento , legato con delle cinghie.
Comparve un balcone. I muri non erano più bianchi,
ma decorati con una carta da parati dai colori pastello.
Una colomba si posò sul davanzale di una finestra che il ragazzo non
aveva notato.
Alla vista del volatile questo iniziò a piangere, desiderava la colomba,
ma non poteva averla perché era legato.
Incominciò a singhiozzare, a implorare di poter raggiungere l'animale.
Un gatto comparve dal nulla: questo cominciò a farsi le unghie con le cinghie,
che si sgretolarono al minimo contatto con quegli artigli affilati.
Il  ragazzo ignorò il felino e corse verso la colomba.
Ma  tutto ad un tratto questa volò via e lui, esasperato,
si rese conto di essere ammanettato al gatto.


Conan si svegliò di malumore: non aveva idea di cosa avesse sognato, ma sicuramente non era una cosa piacevole.
Sbuffò e si sedette sul letto. Guardò l'ora: le nove... come!?   Doveva essere a scuola già da un pezzo!
<< Oggi è sabato... >> si ricordò rilassandosi. Poteva restare a dormire quanto voleva.
Si alzò in piedi e incominciò a sbottonarsi il pigiama. Gli occhi ancora impastati di sonno si socchiusero per fare spazio ad un largo sbadiglio.
Indossò il cambio che aveva preso nella sua ex-casa: finalmente poteva indossare i suoi veri vestiti!
Compiaciuto, si guardò allo specchio. Ora niente avrebbe potuto togliere il sorriso dal suo volto.
<< Buongiorno! Dormito bene? Al supermercato ho trovato un po' di cosuccie insolite e ho deciso di comprarle! >> spiegò mentre mostrava un vassoio pieno di paste.
<< Che roba è ? >>Chiese dubbioso osservando un cannolo come se fosse l'arma del delitto di qualche astruso omicidio.
<< Cibo italiano. Mangia e non ti fare problemi! >>  finì lei mentre addentava un cornetto.
<< Quando cucini te è impossibile mangiare cibo normale ,eh? >> pontificò studiando il modo per sollevare il cannolo che aveva adocchiato prima.
Al primo tentativo di presa fallì miseramente imbrattandosi la t-shirt di ricotta.
<< Uffa... dovevo proprio sporcarmi oggi!? E pensare che non ho altri cambi... >>
<< Come, Conan-kun? Vuoi dirmi che non ti sei portato un altro cambio?? E se ti facevi la pipi a letto? >> lo canzonò la scienziata.
<< Molto divertente... >> rispose lui rosso in viso.
<< Driiiiiin! >> chiunque fosse alla porta, doveva ringraziarlo calorosamente  per averlo sottratto a quella imbarazzante conversazione.
<< Vado io! >> proclamò allegramente.
Aprì la porta, trovandosi all'istante intrappolato in un morboso abbraccio.
<< Conaaan! >> Attaccata al suo collo aveva Ayumi.
Da dietro comparirono due ragazzi visibilmente irritati per la situazione appena creatasi.
<< Ayumi... così lo stritoli...  >> Era Genta che parlava, mentre Mitsuhiko rivolgeva la sua attenzione all' altra ragazza presente in sala.
<< Bel vestito Haibara-chan... >> disse adocchiando la scollatura dell'abito rosso della ragazza con nonchalance .
Ai non rispose, preferendo guardarlo in cagnesco.
Conan, cercando di uscire dalla morsa in cui era intrappolato, ridacchiò. Insomma, Mitsuhiko scegline una!
Anche se però, pensandoci, Haibara e Tsuburaya erano  una coppia perfetta: entrambi erano scienziati, o almeno aspiravano ad esserlo.
Infatti col passare degli anni Mitsuhiko aveva incominciato a non essere più affascinato da tutte quelle deduzioni, bensì l'analizzare e il ricostruire lo aveva invaghito: aspirava a lavorare nella polizia scientifica.
Immaginò Ai a badare ad un paio di bebè con la faccia di Mitsuhiko. Storse il naso: nah... Haibara è troppo... speciale per Tsuburaya. Già, perché lui non aveva mai incontrato persona più insolita di Shiho.
All'apparenza sembra la classica ragazza serena. Ha i suoi amici, le piace fare battutine ed è molto brava a scuola. Ma basta riuscire a penetrare in quella  corazza che la caratterizza per capirla appieno. Lui con gli anni si era fatto un' idea di cosa nascondesse quella ragazza misteriosa: un' infanzia travagliata, che aveva lasciato un velo di paura e insicurezza, un senso del coraggio che la portava costantemente a sacrificarsi per il bene altrui e soprattutto... quello.
Già, perché quello era  il lato più nascosto del suo carattere, quello più vulnerabile.
Ma capitava certe volte, che in attimo appena impercettibile si notasse. Quel luccichio che risplendeva nei suoi occhi quando accarezzava un gatto,  quando i suoi amici le facevano un regalo inaspettato, quando lo vedeva tornare  ancora vivo dall'ennesima lotta con l'organizzazione, ne era la prova ed era una delle cose più belle che avesse mai visto.
Lei era insieme ad Heji, la sua migliore amica.
Conan si rese conto che Ayumi aveva allentato la presa : non perse tempo e uscì da quella stretta micidiale che avrebbe immobilizzato il peggior assassino.
Possibile che non conoscesse nessuna ragazza incapace di ucciderlo o provocargli seri danni?
Mise i suoi pensieri filosofici da parte e indossò il suo giubbotto per seguire gli altri che stavano già uscendo.
Così iniziò una mattinata tra amici all'insegna dal divertimento. Conan non lo avrebbe mai ammesso, ma era veramente affezionato a quel gruppo di ragazzini con cui era (ri)cresciuto.
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ORE CINQUE E TRENTA , AGENZIA  INVESTIGATIVA KOGORO MOURI

Troubles《Detective Conan》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora