Capitolo 1: Dove mi trovo?

119 2 7
                                    

Davanti a me, una bambina, la conosco già, l'ho vista ovunque e ho parlato di lei in ogni situazione, la conosco alla perfezione e quindi, conosco la sua prossima mossa, si gira e si fionda verso di me con un coltello in mano, l'avevo previsto, gli prendo il braccio con cui tiene il coltello, la giro e gli copro la bocca per farla rimanere in silenzio, gli tolgo il coltello dalla mano e la blocco, non può liberarsi. Cerca di urlare ma non ce la fa:

-Stai zitta, c'è gente che dorme, adesso ti porto fuori e potrai parlare- lei cerca di liberarsi ma non ci riesce-Ah vuoi questo? Mispiace ma per un pò di tempo questo lo custodisco io- così, anche se con difficoltà la porto fuori, la faccio parlare ma la tengo d'occhio in caso mi faccia spiacevoli sorprese. Gli chiedo-Come ti chiami?- In realtà lo sapevo benissimo, ma non volevo rivelare tutto ciò che la circonda, a quello penserò dopo, dopo un pò lei mi risponde-Chara....- lo sapevo benissimo ma non volevo metterla in disagio, dopo mi chiede- Dove mi trovo? Che posto è questo, come torno a casa?- mentendo, risposi- Questa è la superficie, ci troviamo in Italia, ma io non so come tu sia finita qui- ero certo provenisse da Undertale, era evidente, ma non capivo come potesse essere accaduto, allora gli rispondo- Senti, io non so come rispedirti a casa ma posso offrirti un'alloggio da me, insieme magari potremmo scoprire come riportarti a casa, purtroppo, immagino sia la tua unica opzione dato che nessuno sa come tu sia finita qui- lei annuì e mi chiese cosa fare con un'aria annoiata, avrei voluto aiutarla subito ma non sapevo cosa fare, e le rispondo- Tutto ciò che devi fare è dormire fuori per questa notte, domani mattina fatti sentire da me e i miei genitori, al resto penserò io- annuì, quindi gli porto una semplice coperta vecchia per fingere che sia una bambina abbandonata, e gli dico- Passa la notte qui, domani mattina potrai entrare in casa, il tuo coltello lo tengo io, ho le mie buone ragioni- annuisce di nuovo, così torno in casa e mi metto a dormire.

La mattina dopo sentiamo una bambina piangere, io rimango sbalordito, non mi sarei mai aspettato che obbedisse, usciamo di fuori, tutto come pianificato, ecco li Chara che piange e si fa sentire non poco, io dico ai miei genitori- Una bambina abbandonata... che ci fa lì? (premessa, i miei genitori trattano qualsiasi bambino in difficoltà come fosse loro figlio)- i miei genitori quindi si decidono a custodirla in casa, come dal mio piano e cominciamo a fare amicizia...

Dietro le quinte:

Bene ragazzi so che come storia è già vista ma è un'idea di partenza quindi.... nyeh

Undertale: The Angel of MercyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora