Capitolo 2: Amicizia

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Tutto è andato come doveva andare, Chara ormai abita da noi e non sospetta nulla del fatto di essere di un'altro universo che non esiste. I miei stanno preparando la casa per l'arrivo di Chara, ma basterà mettere un letto e raddoppiare il cibo, per quello so io cosa fare.

I miei devono andare al centro commerciale a fare spesa, vogliono portarci tutti e due ma io dico di no, loro obbediscono senza fare domande per fortuna. Pensai di dover farla abituare agli umani, altrimenti li avrebbe uccisi senza pensarci troppo. Quel giorno, un mio amico che chiameremo Rocco, ha chiesto se poteva venire a stare un pò da me. Io, risposi di si per un valido motivo, lui condivide gli ideali di Chara. Citandolo, odia il 98% del creato universale, praticamente la versione maschile della nuova coinquilina, quindi non dovrebbe aver problemi a "conoscerla". Intanto gli spiego il tutto, in modo da evitare la storia del trauma, e poi potrà venire in tutta tranquillità.

Intanto in casa le cose non vanno benissimo, ciò dato dal fatto che io e Chara abbiamo mentalità completamente diverse, io che preferivo le parole alla violenza, mentre lei... ne abbiamo già parlato. Nonostante tutto ciò, cerco di fare amicizia in tutti i modi possibili e un pò ce la faccio, riesco a farla uscire un pò dal suo guscio grazie al fatto che non può far nulla se non appendersi a me e alle mie conoscenze. Inoltre, non può ucciderci perché il suo coltello è sotto la mia custodia.

In camera la mattina incominciamo a parlare, io gli chiedo come mai sia così violenta, non mi risponde, non vuole rispondermi e quindi cambio argomento. -Che tipo di dolci ti piacciono?- gli chiedo, anche se lo so già, lei mi risponde: La cioccolata...- io quindi sospirando gli dico: Davvero? Allora vieni con me, ti mostro qualcosa di interessante- mi segue, stento anch'io a crederci ma mi segue, la porto in cantina dove mio zio amante della cioccolata ha la sua scorta di barrette, lei sembra meravigliata, le chiedo: Ne vuoi una?- lei mi risponde: No, non ce n'è bisogno- ma io gliela do comunque: Fai parte della famiglia ora, non inventarti scuse e mangiala- quindi lei la mangia, mi fa un sorriso, sono riuscito a fare un minimo di amicizia, la sensazione è fantastica.

Quindi torniamo su, lei ha quasi finito e io sento dei rumori, rumori molto preoccupanti, così le dico: Ferma, richiudi la barretta e mettila in tasca, c'è qualche problema- noto una corda appesa alla finestra e realizzo immediatamente cosa sta succedendo, dei ladri!

Corro verso lo spiazzo in giardino e guardo attraverso la finestra con il binocolo di mio nonno, noto un ladro solo, per fortuna è arrivato solo in cucina dato che la porta era stata sbarrata da me per sicurezza.

Sotto casa mia c'è un passaggio segreto per tornare su, noi imbocchiamo quello. Riusciamo ad entrare e, appena il ladro ci nota tenta di ucciderci strangolandoci, noto che fa movimenti simili a quelli di Chara, così lo blocco allo stesso modo. Urlo: Chara! Ti prego aiutami, bloccalo!- lei esita, ma quando il ladro si libera, corre verso di lui e lo afferra per il collo, rimango sbalordito. Lei mi dice: Forza, chiama la polizia- io faccio quello che mi dice.

La polizia arriva, lei è ancora lì, immobile a tenerlo per il collo, ma poi lo lascia per darlo alle forze dell'ordine. Tutto è andato bene, i miei si congratulano con noi del gesto, e ovviamente, do tutto il merito a Chara.

In tutto questo trambusto però, dimentichiamo una cosa, anzi una persona, infatti Rocco arriva, e non crede a ciò che sta vedendo...

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