Capitolo undici

33 7 0
                                    

Anche se quel bastardo non mi sta più toccando le lacrime continuano a scendere.
Simone è steso per terra.
Sopra di lui c'è un ragazzo che lo sta riempiendo di pugni ed urla
' brutto bastardo non te lo togli questo vizio di merda'.
Simone non reagisce e perde molto sangue dal naso.
Quando realizzo bene la situazione mi catapulto su ragazzo e gli dico :
'ehi basta così lo ammazzerai'
Il ragazzo:' è quello che merita!'
🚺:' ma tu finirai in carcere...'
Il ragazzo gli tira un ultimo pugno e poi si alza.
Quando si volta rincontro i suoi occhi blu...sussurro:' Romeo'
👱🏽:' Giulia?!'
Si avvicina a me, mi scruta e infine mi chiede :' come stai?'
🚺:' ora bene, grazie'
Ormai è molto vicino.
Sento di nuovo i brividi percorrermi la schiena quando lui appoggia la sua mano delicatamente sulla guancia, dove poco prima Simone mi aveva tirato uno schiaffo, e con il pollice mi asciuga una lacrima.
Siamo molto vicini che quasi i nostri volti si sfiorano e noi continuiamo a fissarci.
Arriva, però, Gabriele che mi tira per un braccio e dice :
'Giulia! Cosa ci fai qui con questo?!'
Io sono ancora scioccata e non riesco a rispondere, così ci pensa Romeo.
👱🏽:' la stavo semplicemente difendendo.
E ricordati che non devi MAI lasciare una bella ragazza da sola, specialmente se c'è quel coglione di Simone nei paraggi!'😡
Gab🚹:' cosa c'entra Simone?'
👱🏽:' beh fattelo spiegare da lui' e se ne va
🚹:' Giulia cosa c'entra Simone?'
🚺:' voglio andare a casa.'
🚹:'Giuliaa'
Io mi volto e vado alla ricerca di Mik per tornare a casa, mentre Gabriele mi insegue per sapere cos'è successo.
Quando li raggiungiamo, Mattia sta medicando quello stronzo di Simone.
Mi avvicino a Michele, e anche se è maleducazione, gli parlo all'orecchio:
'Mik puoi accompagnarmi a casa, sono stanca'
Mik:' di già?!'
🚺:' ehm...sì'
Mik:' perché hai tutto il trucco sbavato?'
🚺:' ehm...nulla un cretino mi ha rovesciato un cocktail sulla maglia così sono andata a pulirmi ma all'improvviso è partita una pompa e mi ha bagnata tutta, per asciugarmi è colato tutto'
Mik:' non è vero dimmi la verità, perché hai pianto?'
🚺:' oh Michele basta! Non è successo niente se vuoi accompagnarmi è bene, sennò vedrò chi può farlo.'
Mik:' ehi aspetta, ora ti accompagno'

Gab si avventa su Simone e dice :' cosa le hai fatto?' E mi indica
Tutti si voltano verso di me che cerco di portare via il prima possibile Michele perché se verrà a saperlo saranno guai.
Gab:' dico a te brutto stronzo...cosa le hai fatto?'
Simone:' ci siamo divertiti un po' hahha'
Okay non c'è la faccio più a resistere. Mi avvicino e gli tiro un ceffone sul viso :
'questo è per tutto ciò che hai detto questa sera'
poi gliene tiro un altro
'questo è per la tua mano lurida che non staccavi dalla mia pelle'
lui non reagisce
io provo a tirargliene un altro urlando ancora più forte
'e questo per la tua lingua schifosa che...'
Ma Michele mi blocca, mi fa sedere e mi obbliga a raccontargli tutto.
Tutti i ragazzi sono intorno a me che aspettano e Rebecca mi stringe la mano.
Prendo un respiro profondo e diciamo che racconto ciò che è avvenuto.
Simone:' ammettilo che ti è piaciuto'
🚺:' inizia a pregare che non ti denunci'
Simone:' non lo faresti mai bamboccia'
🚺:' scommettiamo che domani, cioè oggi, ti troverai i carabinieri sotto casa?!...ho anche un testimone!'
Simone:' è chi sarebbe questo testimone...Romeo?! Hahaha quanto sei ingenua bamboccia'
🚺:' vedrai di cosa è capace questa 'bamboccia ingenua' ' mi alzo e vado verso l'uscita.
Michele mi segue.
Arrivati alla sua moto mi stringe e sussurra :' scusami se non ti ho difesa'
Sollevo le spalle e dico ' portami a casa
Per Favore, ma ti prego non dire niente a nessuno di ciò che è accaduto'
Lui non risponde e si infila il casco.
Sono le 2:30 di mattina più o meno e la strada è libera.
In meno di cinque minuti siamo a casa. Michele aspetta che entri e poi lo vedo sfrecciare nella stessa direzione dalla quale siamo venuti.
Sicuramente starà andando da Simone per dargli una lezione.
Ho paura, lo chiamo ma non risponde. Provo e riprovo...ma nulla.
Mi metto sul divano e aspetto.
È passata più di un'ora ma di Michele neanche l'ombra.
Chiamo Rebecca ma ha il telefono staccato.
Mi sale l'ansia.
Provo a chiamare anche gli altri ma non c'è campo.
Sono le 4 ormai.
Decido di andare a cercarlo ma per fortuna sento il rumore della sua moto. Quando esco di casa lui si sta sfilando il casco.
Ha la maglia sporca di sangue, uno zigomo gonfio ed un labbro spaccato. Corro da lui, entriamo in casa e mentre lo medico mi spiega tutto.
Eh sì è tornato alla festa ed ha picchiato Simone.
Però a lui si sono aggiunti anche Mattia e Gabriele.
Da una parte sono felice perché è ciò che meritava e poi perché vuol dire che i ragazzi ci tengono a me...
ma dov'erano quando è successo?! ...
però cazzo tre contro uno...
Parlo ancora un po con Michele, ma poi mi addormento tra le sue braccia.

Stringimi a te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora