Fiume a Nordovest di Cerulean City (?), 20 Agosto (parte 3)

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Mi misi in cerca della nostra tenda, ma non potendo andare lungo alla radura del bosco per il pericolo di essere visto, mi dovetti inoltrare ancora di più in quella foresta che sembrava più minacciosa di quanto ricordassi. Ogni rumore mi faceva sussultare e il cuore mi saltava in gola. "Dove sono? Dov'è la tenda? Da quanto sto vangando in questo posto? Voglio andare a casa!" La disperazione mi stava trascinando nel buio più totale e non sapevo più che fare. La torcia mi era caduta vicino al nido e quindi dovevo orientarmi alla luce quasi impercettibile della luna. "Cosa faccio? Dove vado? Papà, vienimi a prendere!" Mi misi a piangere e a singhiozzare, stringendo l'uovo a me. Poi un rumore sospetto mi fece sobbalzare. Mi girai verso il luogo da dove veniva. C'era qualcosa lì. E non era una cosa amichevole... Feci un passo indietro, piano ignorando il panico che voleva farmi scappare via. Feci un altro passo. Un altro ancora... La paura mi annodava la gola, riuscivo a respirare a stento.
Un soffio di vento fece entrare più luce dalle fronde degli alberi e vidi chi era nascosto fra la boscaglia. Il cuore si fermò per un istante, per cominciare a battere all'impazzata. Era un Persian selvatico!
"Calma Kuro, calma! Allontanati lentamente e vedrai che andrà tutto bene!" Ma non riuscivo a calmarmi per niente! Arretrai più lentamente possibile, gli occhi del felino fissi su di me. All'improvviso la mia schiena toccò un tronco d'albero. "È finita!", mi dissi e sembrava essere lo stesso pensiero del predatore perché fece subito uno sbalzo in avanti.

Non so come feci, ma riuscii ad evitare il felino e a scappare più veloce di prima verso il centro del bosco, sentendo solo il battito del cuore e l'adrenalina alle stelle. Ma Persian mi stava alle calcagna. Anche se grazie alla sorpresa di averlo evitato avevo guadagnato un piccolo vantaggio, il felino era sicuramente più veloce di me. Mi avrebbe raggiunto tra pochissimo...
Correvo. Correvo. Le mie gambe mi portavano a stento, il mio corpo mi implorava di fermarmi, ma sapevo che se mi fossi anche fermato solo un secondo, sarebbe stato l'ultimo. Quindi continuai a correre, le gambe cedevano alle volte, i rovi mi strappavano i vestiti e mi lasciavano dei graffi sanguinanti e brucianti sulla pelle. E Persian mi aveva quasi raggiunto. "Per favore, qualcuno mi aiuti!", gridai mentalmente, sapendo che urlando davvero non mi avrebbe sentito nessuno comunque...

All'orizzonte apparve una luce gialla. Una lanterna forse? Una nuova onda di energia mi fece correre più velocemente. Non poteva essere che papà,venuto a cercarmi! <<PAPÀ! PAPÀ, AIUTO SONO QUI!>>, gridai con il poco fiato che mi era rimasto in petto. La luce si avvicinò e vidi che non era mio padre, ma un uomo più robusto e vicino a lui, volteggiava un Pokémon che non riconobbi.<< AIUTO!>>, gridai disperato. E in quel momento senti come le gambe mi cedettero, come il mio corpo stesse cadendo a terra e come il bosco si stesse allontanando da me. "No... Non è possibile..." Fu il mio ultimo pensiero, prima di perdere i sensi dalla fatica.    

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