*Capitolo dedicato alla mia Dede*
Mi sciolsi da quel lungo abbraccio, e sussurrai un "grazie" tra i singhiozzi.
Chris mi mise il suo indice sotto al mento, così fui obbligata a guardarlo in quei profondi occhi verdi.Mantenemmo quel contatto visivo per quella che sembrò un'infinità, poi mi disse a fior di labbra «Stai tranquilla piccola, ci sono io» e mi causò mille brividi lungo la colonna vertebrale.
Finalmente mi permise di guardare altrove, così mi girai verso l'uomo che poco prima mi aveva accolta gentilmente e a cui non avevo nemmeno rivolto un sorriso.
Lui era ancora lì che mi guardava con aria perplessa, chiedendosi forse perchè ero scoppiata a piangere.
«Mi scusi tanto, il fatto è che tutto questo è nuovo per me, e sto scoprendo troppe cose importanti della mia vita tutte insieme» sbottai.
«La ringrazio per i complimenti, ma io non ricordo questo posto come non ricordo lei...» continuai balbettando, cercando di far capire le parole nonostante i lievi singhiozzi rimasti dal tragico pianto di poco prima.
L'uomo mi guardò sereno e compassionevole «Oh principessina, non si deve scusare con me. Ha indubbiamente ragione: lei ha appena scoperto di essere una creatura marina, e già questo è abbastanza. Mi dispiace di averla turbata, principessina. Le chiedo immensamente perdono» disse in un inchino.
«Dovrei essere io in teoria quella che deve scusarsi, signor...?» chiesi delicata e curiosa.
«Oh, non mi sono ancora presentato: io sono Lucas, il personale consigliere dei sovrani. Li conosco da tutta la vita e non vedrei altre persone che loro a capo del regno» disse orgoglioso, piegandosi in un secondo inchino.
«Lieto di conoscerla, Lucas. Ora mi scusi ma vorrei sapere di più sulla mia identità marina. È stato un vero piacere poter parlare con lei signore» lo congedai.
Lui mi rivolse un sorriso sincero e tornò con aria tranquilla a urlare ordini a destra e a manca.
Guardai dubbiosa Chris, il quale mi promise di darmi le risposte a tutte le domande, ma solo se fossi andata in camera sua.
Rimasi sorpresa da quelle parole, ma mi lasciai convincere per la mia curiosità insaziabile: dovevo avere risposte, e non importa come le avrei ottenute.
Mi lasciai guidare da lui in quel labirinto di archi, colonne e sirene indaffarrate che correvano (o nuotavano velocemente) in qualsiasi direzione.
Molte di loro quando ci videro si inchinarono, quindi dedussi che Chris era una persona molto importante.
Ci fermammo davanti ad una porta di corallo blu, con una conchiglia al posto della maniglia.
Chris si sfilò una chiave tra le molte che aveva nel cordino attorno al collo, la infilò nella toppa e girò. Poi si voltò verso di me e disse galante «prima le signore» invitandomi ad entrare.
Quando varcai la soglia rimasi esterrefatta. La stanza era enorme, tutta dipinta di azzurro: le pareti, i mobili, il letto... tutto rigorosamente azzurro cielo.
Mi chiesi come facessero a stare immobili tutti quegli oggetti dentro l'acqua, come se fossero sulla terraferma, ma mi tenni la domanda per dopo.
Andai a sedermi sul letto, il quale ondeggiò sotto al mio peso. «Materasso ad acqua?! Ma sei serio?!» dissi soffocando una risata, trovando comico che in fondo all'oceano le sirene usassero i materassi ad acqua.
«Lo trovo molto rilassante invece» si difese lui con tono quasi offeso, alzando le mani in segno di resa.
Ridemmo insieme, mentre lui si sedette accanto a me, facendo ondeggiare ancora più pericolosamente il letto che mi sbalzò contro di lui.
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Inhuman: At The Bottom Of The Ocean
FantasíaLe sirene esistono, e vivono in mezzo a noi. Elisabeth dovrà fare una scelta molto importante, e da quest'ultima dipenderà il suo futuro. Starà a lei scegliere la strada giusta. Seguirà il cuore o la testa?