Yoongi si svegliò col profumo della colazione ed un letto vuoto. Preoccupato che Jimin fosse scomparso, si spicciò ad alzarsi per poi precipitarsi in cucina.
Al posto di vedere la Signora Min cucinare, il che era quello che si sarebbe aspettato, vi trovò ai fornelli Jimin. Il minore alzò lievemente lo sguardo quando sentì Yoongi entrare.
ʻʻTua madre è dovuta andarsene, ha detto che aveva un meeting. Ho preparato la colazione,ʼʼ indicò il tavolo imbandito e gli occhi di Yoongi si sgranarono a ciò che gli si stava presentando dinanzi. Zuppa, riso e altri tipi di portate ben disposte. ʻʻHo fatto abbastanza per te e tua madre, per quando tornerà.ʼʼ
ʻʻNon mangi?ʼʼ Domandò con un sopracciglio alzato, pensando già alla risposta. Jimin scosse la testa.
ʻʻNon ho molta fame.ʼʼ Il maggiore sembrava assorto, ricordando poi lʼallarme rosso menzionato nel sito web che stava leggendo la scorsa notte.
Cucinare piatti elaborati per altri ma rifiutarsi di mangiarli.
ʻʻAlmeno ti siedi con me?ʼʼ Chiese, e Jimin annuì, tirandosi le maniche della felpa mentre si avvicinava al tavolo.
Si sentiva leggermente a disagio per essere lʼunico a mangiare, ma lo fece comunque. Il cibo era buono, ed il fatto che fosse stato preparato da Jimin appositamente per lui lo rese migliore.
ʻʻEcco, mangiane un poʼ. Per me.ʼʼ Disse, alzando con le sue bacchette un boccone di kimchi. Sporse il labbro mentre si avvicinò alla bocca di Jimin, che sospirò e dopo avergli lanciato unʼocchiataccia, schiuse infine le labbra. Sorrise trionfante quando riuscì a dargli da mangiare, poi continuò con la sua colazione.
Jimin giocava con il cucchiaio che aveva nascosto sotto alle maniche, sentendosi in colpa per averlo preso. Posò la mano sul tavolo e lo lasciò scivolare sulla superficie. Il rumore attirò lʼattenzione di Yoongi, che guardò prima il cucchiaio e poi lui.
ʻʻScusa.ʼʼ Disse Jimin a bassa voce. Aggiustò poi il cucchiaio così che stesse steso dritto e non di traverso.
ʻʻHai mai pensato di farti dare una mano?ʼʼ Domandò Yoongi, ma non aveva intenzione di essere così schietto. Jimin annuì, non alzando lo sguardo dal cucchiaio. ʻʻE perché non ti fai aiutare?ʼʼ
ʻʻMi manderebbero via,ʼʼ disse a bassa voce, il suo battito delle palpebre incrementò, guardando con una certa intensità lʼoggetto. ʻʻO forse andrò in prigione, non voglio essere arrestato.ʼʼ
ʻʻNon ti arresteranno, non possono farlo perché sei cleptomane,ʼʼ Yoongi allungò la mano per toccare quella di Jimin, ma questo ritirò immediatamente la sua posandola sulle gambe. ʻʻProveresti almeno una volta?ʼʼ
ʻʻNon posso. E non avrebbe senso comunque.ʼʼ
ʻʻPerché no?ʼʼ Chiese, aggrottando la fronte leggermente.
ʻʻPerché non migliorerò mai.ʼʼ
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ʻʻHyung, pensi che io sia grasso?ʼʼ Domandò tutto dʼun tratto nel mezzo di un film, dopo aver passato parte del tempo a guardarsi. Yoongi si accigliò, spostando lʼattenzione dal film per posarla su Jimin. ʻʻIntendevo, guarda tutto il grasso che cʼè in me.ʼʼ
Si pizzicò la vita, tirando a malapena la carne. Yoongi gli prese la mano, deviandola dal suo corpo, per poi scuotere la testa.
ʻʻSarò completamente sincero con te, Jimin, sei troppo magro al punto da spaventarmi,ʼʼ ammise, facendogli aggrottare la fronte in confusione. Non gli credeva, poteva averlo fatto per farlo sentire meglio. ʻʻVolevo dire, in te cʼè a malapena carne. Se tu sei grasso, allora io dovrei essere obeso o simile.ʼʼ
ʻʻTu non sei grasso, sei normale.ʼʼ Disse Jimin, portando la mano per toccare il ventre piatto di Yoongi. Poi toccò il suo di ventre.
ʻʻJimin, per favore fidati quando dico che non sei grasso,ʼʼ il maggiore gli prese la mano con la sua e Jimin alzò lo sguardo. ʻʻTi fidi di me?ʼʼ
Jimin scosse la testa.
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𝑪 𝑶 𝑵 𝑻 𝑰 𝑵 𝑼 𝑨
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