GIABRINA

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Per favore leggete lo spazio autrice in fondo💕
Buona lettura

Lo schermo del telefono si accende.
La suoneria dei messaggi risuona nella stanza silenziosa.
Mi tiro faticosamente a sedere, stropicciandomi gli occhi con forza.
Prendo in mano il dispositivo e guardo il nome sul display.
Giada.
Le mie labbra formano un sorriso istintivo sulla mia faccia stanca.
Quella ragazza non ha ancora capito il significato di "fuso orario".
Scorro il pollice sullo schermo, dandomi accesso al telefono.
"Ehy Sabri"
Muovo le dita veloci sulla tastiera a digitare un saluto per la ragazza.
Inviato.
Consegnato.
Non ancora letto.
Rimango a fissare le due spunte grigie nella speranza che diventino verdi.
5 minuti.
10 minuti.
15 minuti.
Niente.
Guardo l'ora. Sono le 2:30.
Ciò significa che per lei dovrebbero essere le 22:00.
Sospiro, appoggiando il telefono sul tavolino di mogano affianco al mio letto.
Appena la mia schiena entra a contatto col materasso, il cervello entra in funzione e inizia a fantasticare.
Pensieri matti e congetture complicate.
Giada non risponde.
Sono ossessionata da questo.
Ci conosciamo da quattro anni ormai, eppure nell'ultimo periodo, ogni volta che il mio cervello può galoppare libero nella valle dei pensieri, si ferma sempre una volta arrivato a Giada.
Il mio cuore perde un battito.
Il mio stomaco fa le capriole.
Cosa mi sta succedendo?

Apro gli occhi.
Un timido raggio di sole fa capolino tra le imposte.
Stanotte devo essermi addormentata.
Porto le mani ai lati della schiena e con l'aiuto di una leggera pressione mi ritrovo seduta.
Prendo in mano il telefono e trovo un messaggio di Giada.
"Tra poco sono da te💕"
Il mio cuore si ferma.
Il mio corpo si immobilizza.
Mi ero dimenticata che sarebbe arrivata oggi.
Scendo le scale del mio albergo di corsa, precipitandomi sul buffet.
Butto giù qualcosa per colazione e torno in camera di fretta.
-Sabri potresti...-
Ignoro la richiesta di mio padre, lavo i denti e spazzolo i capelli.
Rimango a fissarmi nello specchio per qualche secondo.
Voglio essere bella.
Voglio essere bella per lei.
-Vado a prendere la Giada, ciao- urlo alla mia famiglia prima di uscire dalla porta.
Esco dal portone dell'albergo e fermo un taxi.
Una delle cose positive dell'essere finalmente maggiorenni è poter girare in tutta libertà per le città.
Finalmente i miei piedi si posano sul cemento antistante l'aeroporto.
Entro dalle porte scorrevoli e un getto di aria fresca mi inonda, facendomi tirare un respiro di sollievo.
Aspetto dietro a delle transenne.
Un minuto, due, tre.
È l'aeroporto giusto?
Cinque minuti, dieci, venti.
Doveva arrivare a quest'ora, vero?
Trenta minuti, trentacinque, quaranta.
Finalmente riconosco la testa riccia e bruna, gli occhi scuri e brillanti e quello splendido sorriso.
In un attimo le mie mani sono sulla sua schiena e le mie braccia la circondano.
-Testa di civetta!- strilla felice la ragazza.
-Ehy faccia di morto- le rispondo, lasciandole un bacio sulla guancia.
Sento un brivido.
Non è il mio corpo.
-Hai freddo Giada?- le chiedo, spezzando quel legame che mi faceva stare bene.
-No, perché dovrei?- mi chiede, sorridendomi.
-Hai avuto un brivido-
-Non è vero...-
Alzo gli occhi al cielo.
Perché deve contraddirmi? Dopo quattro anni dovrebbe conoscere il mio carattere cocciuto.
-Sì invece- le rispondo, per poi tornare ad osservarla.
La pelle chiara e le labbra rosso fragola.
Le guance leggermente rosate e le ciglia lunghe.
Non ricordo da quando ha iniziato a truccarsi, ma è semplicemente splendida.
-Come ci siamo fatte belle oggi- le dico, sorridendole, non riuscendo a spezzare l'attrazione magnetica che si è formata tra i nostri sguardi.
Le guance della ragazza si tingono di rosso.
Brividi e rossore.
E da parte mia batticuore e capriole nello stomaco.
Quattro sintomi per una malattia.
Non me ne sono mai accorta prima.
Condividiamo un'attrazione da mesi, forse anni.
Le circondo il collo con le mani.
Le sue labbra sono morbide.
Sento le sue mani sul mio volto e un sorriso accennato.
Ci stacchiamo e il silenzio cala su di noi, sottile e leggero.
A volte è meglio stare zitti che perdersi in un mare di parole in cui si rischia di annegare.
Ma probabilmente non è questo il caso.
-Giada, vorresti...-
La ragazza mi interrompe con un sorriso.
-Sì Sabri, voglio essere la tua ragazza, lo voglio assolutamente-
La mia bocca si distende in un sorriso.
Delle farfalle volano nel mio stomaco, le sue labbra di nuovo sulle mie.
Passano i giorni, le settimane.
La perfezione ha deciso di prendere dimora in lei.
Passano i mesi, passano gli anni.
E a scuola dicono tante bugie quando ci insegnano che le farfalle vivono un giorno soltanto.
Perché nel mio stomaco crescono e si fortificano, si moltiplicano e volano sempre più forte.
Le sue labbra sulle mie, le mie mani nelle sue.
La amo.

Spazio autrice
Ehylaaa
Rieccomi con una ship un po' insolita.
Non è fandom, non trucidatemi
Sono solo due ragazze che io shippo tanto😍
Questa one shot sta partecipando ad un concorso su Instagram
Quindi se mi volete bene e volete un unicorno andate a dare like a questa sulla page @/fierobecco.ippogrifo per piacere
Ve lo chiedo per favore
È la prima one shot del concorso e la fan art rappresenta due ragazze.
VI AMO TUTTI SE LO FATE
BACIOSONIIII
|Cate|

Novelle Fandomiane (E Qualche Piccolo Sgarro)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora