Capitolo 2

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Camila's Pov

La mattina seguente...

Sentii dei rumori dalla cucina, così decisi di alzarmi. Dinah mi aveva portata nel letto della sua camera degli ospiti. Casa sua era accogliente e molto grande, adoravo girare in quella abitazione. Mi stiracchiai e scesi al piano di sotto dove vidi Dinah che stava tentando di cucinare la nostra colazione.

"DJ, hai intenzione di mandare a fuoco tutta la casa?"

"Mila smettila e apprezza ciò che faccio"

Risi

"Comunque devo parlarti" continuò.

"Dimmi tutto."

"So che avrei dovuto aspettarti, ma non ho potuto..." disse

"Mmh... continua"

"Ecco, vedi... ho prenotato una stanza di hotel per noi due, staremo lì circa due settimane. L'hotel è il Golden Palace ed è uno dei più prestigiosi di Miami, scusami se non ti ho detto niente, so che odi che le persone facciano le cose senza avvertirti, ma non potevo aspettare, stavi soffrendo troppo per Austin e ho pensato che una vacanza non ti farebbe per niente male!" mi disse tutto d'un fiato

"Oddio DJ! Come hai potuto non dirmi nulla?!" dissi con tono arrabbiato, scherzando ovviamente, volevo far prendere un infarto alla mia amica.

"Scusa Mila, scusami..." disse con tono triste

Era sul punto di piangere, che bellina

"Sto scherzando DJ! Come potrei avercela con te? Ho apprezzato molto il tuo gesto, grazie, grazie davvero" dissi per poi abbracciarla.

"Ti voglio bene, Mila"

"Anche io te ne voglio DJ, ma..."

"Ma...?"

"Quando si parte?" chiesi

"Tra una settimana! Hanno le camere libere e quindi dobbiamo aspettare"

"Va bene va bene, corro a casa a preparare le valigie!"

"Le valigie? Di già?" rise

"Sono felice!" urlai saltellando per tutta la cucina.

"Va bene, ma prima fai colazione"

"Scusa mammina, ora mangio i waffles che hai bruciato!" risi

"Pff, tu neanche li sai cucinare" disse con tono abbastanza seccato.

"Mi sottovaluti, Dinah Jane."

"Ti sto sfidando Karla Camila Cabello"

"Non chiamarmi in quel modo!" 

"E invece sì"

Iniziai a rincorrerla per tutta la casa e lei iniziò a scappare. Dopo dieci minuti di corsa decidemmo che forse era meglio mangiare.

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Lauren's Pov

"Buongiorno ragazze!" Urlò Normani.

"Buongiorno, Ally dorme ancora?" chiesi e mi alzai dal letto in cui dormivamo tutte e tre.

"Sì" rispose Normani.

"Le facciamo uno scherzo?" proposi

"Certo che sì! Ho già un'idea perfida in mente." disse

"Dimmi dimmi!"

"Allora, ne faremo più di uno"

"Okay, ti ascolto" dissi

"Innanzitutto le mettiamo della schiuma da barba nelle pantofole, nella punta, dove non si vede, dopo del dentifricio nei capelli, le scarabocchiamo il viso e successivamente le buttiamo un secchio d'acqua addosso, ci stai?" 

"Si" risi piano per non svegliare Ally.

Preparammo lo scherzo e feci tutto quello che mi disse Normani, senza saltare un passaggio. Eravamo pronte per tirare il secchio d'acqua in faccia a Ally. Lo riempimmo e, con molto coraggio, glielo tirai addosso. Ero consapevole del fatto che, una volta sveglia, ci avrebbe ucciso, ma poco importa, ci siamo divertite.

Io e Normani, non appena lanciai l'acqua addosso a Ally, scoppiammo a ridere, mentre lei si svegliò.

"Vi pare normale svegliare le persone così?!" urlò, fortunatamente non si era ancora accorta dei capelli, della faccia e delle pantofole.

"Scusa è che non ti svegliavi e quindi siamo passate alle maniere forti..." giustificò Normani.

"Uhm va bene" rispose

Io trattenni a stento una risata.

Indossò le pantofole, quando si accorse della schiuma da barba.

"Ragazze, vi prego, ditemi che non è successo quello che penso io, perché vi giuro che vi faccio diventare dei toast." disse con tono arrabbiato.

"Noi? Non abbiamo fatto nulla!" urlammo in coro io e Normani.

"Come giustificate la schiuma da barba nelle mie pantofole?" chiese con un sorriso abbastanza inquietante. 

"Sarà finita lì per caso... sai se ne sentono tante di questi tempi..." continuò a giustificare Normani

"Normani Kordei Hamilton, hai per caso voglia di scherzare oggi?" disse Ally

"Io? Assolutamente no!"

"Mmh..." disse Ally grattandosi la nuca e accorgendosi del dentifricio sopra di essa. Fece una faccia sorpresa e incavolata allo stesso tempo.

"No ragazze, non lo avete fatto veramente" corse verso il bagno e si guardò allo specchio, era piena di dentifricio e di scarabocchi sulla faccia. Quando si accorse del disastro che le avevamo combinato, diventò rossa, credo che fosse un pochino incavolata con noi... forse giusto un po'.

"Normani Kordei Hamilton e Lauren Michelle Jauregui Morgado. Cosa avete fatto alla mia faccia e ai miei capelli mentre dormivo?!" urlò. Io continuavo a ridere mentre Normani guardava Ally preoccupata. Mimò un 'scappa' e iniziammo a correre, ci inseguì per tutta la casa, finché non si stancò. Io e Normani l'avevamo scampata.

"Questa me la pagherete, ora, per farvi perdonare, preparatemi la colazione!" disse la nanetta

Intonammo un "Sissignor!" e ci dirigemmo verso la cucina. 

Preparai io la colazione, Normani era più imbranata di non so chi in cucina. Iniziammo a mangiare quando...

Din- Don

"Il postino!" urlammo tutte e tre.

"Corro ad aprire." Dissi

Aprì la porta e il postino mi consegnò tre buste, destinate a me e alle mie amiche.

"Ragazze ecco le risposte dei nostri curriculum!" dissi e consegnai le buste ad Ally e Normani

"Sono stata presa!" Urlò di felicità Ally

"Anche io!" Disse Normani

"Io...no." risposi.

Le mie amiche mi guardarono stupite.

Life in Paradise(L.I.F.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora