2. Tra Sogno e Realtà

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Matteo, solo a pronunciare il suo nome sento un calore pervadermi tutto il corpo;da quando é entrato nei miei pensieri la mia vita ha un sapore diverso,lui mi fa sentire viva,mi fa sentire una donna.
É un po' più giovane di me e non é sposato,questo lo rende sicuramente più attento, più aperto alle esigenze di una donna come me;forse ha letto quella frustrazione che da troppo tempo mi trascino  dietro e dopo un innocente amicizia,il nostro rapporto si é trasformato in incontri sempre più peccaminosi.
L'ho conosciuto al centro commerciale che frequento regolarmente,essendo poco distante da casa mia.
Lui lavora presso il supermercato come ragazzo tuttofare,si occupa del magazzino ,degli scaffali,degli ordini e delle clienti mi verrebbe da dire,ma voglio pensare che certe attenzioni le riserva solo a me.
Mi ha conquistato con il suo fare gentile,con il suo sorriso;il suo modo di interagire con me dal primo istante,é spiccato in quell'ambiente così freddo e distaccato ,nonostante siano anni ormai che frequento quel posto, prima del suo arrivo non mi sono mai sentita trattata come una persona, ma solo come un numero.
Forse perché vengo da una cittadina di provincia,dove le persone quando si incontrano si salutano ancora,non mi sono ancora abituata all'indifferenza che regna in città come questa.
All'inizio ci scambiavano solo il buongiorno,seguito da un sorriso sincero, sentito;poi,un giorno ci siamo presentati, abbiamo cominciato a scambiare qualche parola,a raccontarci qualcosa di noi.
Non avevo mai avuto fantasie su di lui,potrà sembrare strano lo so,ma é la verità;forse ho fatto di peggio però,
ho cominciato a farmi bella per piacergli.
Facevo la spesa quotidianamente come d'abitudine, per riempire un po'le mie giornate,ma facevo più attenzione al trucco,al modo di vestirmi;prima molto spesso uscivo con la tuta e i capelli raccolti,sicuramente il mio aspetto ha tratto giovamento da tutto questo.
Ho provato a me stessa,di poter ancora piacere a qualcuno.
Ricordo ancora bene quel giorno in cui tornata dalla spesa,mi sono spogliata completamente e mi sono messa davanti allo specchio,il mio corpo aveva ancora una bella linea,ma sicuramente non era più tonico come una volta.In tutti questi anni non ho fatto niente per renderlo o mantenerlo tale,avevo bisogno di fare un po'di palestra e quella sera stessa mi iscrissi in quella più vicino a casa.
Simone aveva appreso quella notizia con un ghigno,non credeva molto nella mia forza di volontà.
-Durerai poco vedrai-mi aveva detto.
Io la presi come una sfida personale,non mi sarei fatta prendere dall'indolenza,era una cosa troppo importante a cui tenevo molto.
Oggi posso dire di aver vinto la sfida,il mio corpo mi piace e non piace solo a me...

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