11. Tra Sogno e Realtà

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La guardo...così distesa immobile nel letto sembra un angelo,ma posso assicurare che non aveva niente di angelico quando si concedeva a me .
É diventata spudoratamente lussuriosa ultimamente.
Devo dire che é stata brava,molto scaltra nel farmi diventare un marito più presente e attento, quelle attenzioni che mi aveva chiesto e che le avevo negato, é riuscita ad ottenerle col sesso,é da un po'che le ronzo attorno come un cagnolino.
Ho persino saltato il calcetto,per stare con lei,il bar ,gli amici,sono diventato
schiavo del suo corpo.
Ricordo ancora la prima volta che mi sorprese facendosi conoscere sotto questa luce diversa, successe al nostro solito appuntamento settimanale.
Si spoglio'per me lentamente,si mostrò a me sicura del suo corpo,come se improvvisamente della ragazza insicura e timida di un tempo non vi fosse più traccia.
Si stese sul letto e mi chiese di guardarla,mentre si toccava;comincio' ad accarezzarsi i seni poi la sua mano scivolo' tra le gambe,le stringeva forte,io mi sentii tremendamente eccitato,appoggiai le mani sulle sue ginocchia, lei aprì gli occhi,capì subito quello che volevo e aprì le gambe.
Guardai le sue dita scivolare dentro,la guardavo gemere e contorcersi per il piacere,la fermai prima che raggiungesse l'orgasmo;assaporai le sue dita,poi affondai il viso tra le gambe,giocai con la lingua facendola gridare,le bloccai le mani dietro la testa,la baciai in bocca col sapore ancora vivo del suo sesso e scivolai dentro di lei.
Facemmo l'amore con un'intensità e un trasporto che da troppo tempo mancava nella nostra vita,venni dentro di lei,anche questo mi era mancato,aveva sempre voluto che usassi il preservativo nonostante prendesse la pillola,forse non si fidava di me.
Da quella sera non lo usammo più,facevamo l'amore in ogni dove,senza freni,senza nessuna inibizione; lei mi provocava continuamente col suo abbigliamento, col suo modo di fare.
Quando non potevamo fare l'amore,mi accontentavo di toccarla,di assaporarla,amavo sentirla bagnata e lasciarla sospesa,perché sapevo che quella sensazione l'avrebbe accompagnata durante la giornata e questo,l' avrebbe fatta pensare a me.
Farlo nei posti più strani la eccitava tantissimo e di conseguenza eccitava anche me,godevo nel vederla godere.
Lo facevamo in piedi contro porte e muri,voleva che le premessi la mano sulla bocca per soffocare i suoi gemiti;il tavolo della cucina era diventato uno dei nostri posti preferiti..lo facevamo anche in macchina nel parcheggio sotto casa,l'idea che qualcuno potesse sorprenderci rendeva la situazione più piccante.
Lei era diventata una macchina da guerra in fatto di sesso,come se stesse sfogando tutti insieme anni di restrizioni ;in questa sua continua ricerca di emozioni però,a volte rasentavamo il limite,ma era sempre pronta ad affrontarlo.
L'esperienza più forte é stata sicuramente quando l'ho presa analmente,arrivammo a questo per caso,non avevo mai pensato di prenderla in quel modo così brutale,
fu lei a chiedermelo.
La penetrai con forza, lei gridò e disse "ancora";la presi in parola e continuai con affondi secchi e regolari,lei stringeva forte il cuscino e continuava a gridare,pensai stesse godendo e non mi fermai finche' non venni dentro di lei.
Soltanto dopo mi accorsi dei suoi occhi lucidi,la baciai teneramente chiedendole perdono,non so perché non mi fermo' e neanche glielo chiesi.
Mi sentii terribilmente in colpa,andai in bagno e riempii la vasca con l'acqua tiepida,la tenni li' fra le mie braccia coccolandola tutto il tempo per lenire i miei sensi di colpa.

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