scoperte

1.3K 37 0
                                    

Apro gli occhi, sospiro felice "buongiorno compagna" mormora Soran tra i miei capelli.
"Buongiorno compagno" dico divertita, mi giro verso il suo petto e mi stringe forte, alzo il viso guardandolo "dormito bene?"
"Si, come non potrei con te tra le braccia" dice sorridendo.
Rimango senza fiato a quelle parole, lo guardo con affetto e lo bacio.
"Mi piace quando dici queste cose" dico sulle sue labbra, mi alzo e vado in bagno a farmi la doccia, esco con un asciugamano attorno al corpo, indosso un pantaloncino corto di jeans e una canottiera, metto gli occhiali da sole, mi pettino e indosso il mio cappellino alla francese.
Soran mi guarda affascinato ma poi corruga la fronte "cambia i pantaloni" dice serio.
"Cosa?" Dico sorpresa.
"Si vede troppo cambiati i pantaloni" dice deciso.
"Stai scherzando spero, che ti prende?" Dico confusa.
"Mi da fastidio, sei la mia compagna e decido io mettiti dei pantaloni più lunghi" dice alzandosi minaccioso, corrugo la fronte.
E no carino, nessuno può dirmi cosa fare.
"Te lo scordi" dico furiosa.
"Alexia ti conviene obbedire o giuro che te li metto io" dice avvicinandosi.
Il mio lupo si agita all'idea delle sue mani sul mio corpo, scuoto la testa con forza allontanando il pensiero.
"Non puoi dirmi cosa devo o non devo fare" dico arrabbiata.
"Alexia" ringhia minaccioso.
"Me ne vado" esco dalla stanza sbattendo la porta e scendo per le scale mentre lui mi chiama urlando "non ti sopporto, non sei nessuno per dirmi cosa fare e cosa non"
Vado a sbattere contro qualcuno e cado a terra "scusami non volevo" dico massaggiandomi il sedere dolorante.
"Oh non preoccuparti tutto bene?" un uomo sulla sessantina mi porge una mano, una donna al suo fianco mi guarda preoccupata, prendo la mano dell'uomo che mi tira in piedi.
"Si sto bene grazie" dico asciugandomi una lacrima e sorridendo "scusatemi, buona giornata"
"Alexia!" Mi volto velocemente verso Soran, è furioso.
"Non avvicinarti a me fino a che non avrai capito che nessuno può ordinarmi cosa fare chiaro? Giuro che se ti avvicini me ne vado per sempre" dico minacciosa, spalanca gli occhi irrigidendosi.
"Cosa?" Dice sorpreso, fa un passo verso di me e io uno indietro, si blocca, mi giro ed esco velocemente, mi asciugo un'altra lacrima e comincio a passeggiare tranquillamente guardando le vetrine dei negozi, decido di fare colazione in un bar, prendo un cappuccino e un cornetto alla nutella.
Il ragazzo dietro al bancone mi guarda preoccupato "tutto okay piccola?"
"Si solo un piccolo litigio tra fidanzati, può capitare" dico annuendo, sospiro e mezzo lo zucchero nel cappuccino, mischio tranquilla.
"A me non sembra un semplice litigio" dice gentilmente, beve dell'acqua da una bottiglietta.
"È geloso e vuole impormi come vestirmi, mi da fastidio tutto qui, non sono una ragazza che si fa mettere i piedi in testa" do un morso al cornetto e lo mastico velocemente "voglio dire" metto una mano davanti alla bocca e lui sorride "sono gentile e dolce se voglio ma nessuno può permettersi di mettermi i piedi in testa"
"Insomma sei una ragazza peperina" dice divertito.
"Abbastanza" dico annuendo "e golosa, molto golosa, potrei mangiarmi dolci per tutto il giorno ma poi diventerei obesa no?"
Mi accorgo solo adesso che ho quasi finito il mio cornetto "visto è già finito, sto parlando a raffica, sono nervosa, mi vado a suicidare" bevo il caffelatte sotto il suo sguardo attento "cosa c'è?"
Mi pulisco la bocca sospirando "niente"
"Mi stai fissando ci deve essere qualcosa dillo" dico alzando un sopracciglio.
"Forse lui non ti merita, stai male per uno stupido" dice cominciando a lavare la mia tazza.
"E chi mi meriterebbe, tu?" Dico guardandolo intensamente.
"Io saprei renderti felice, e forse si sarei meglio di lui" dice sorridendo "non ti obbligherei a vestirti come voglio io e di sicuro non ti lascerei sola"
"Mhh sembra meraviglioso ma non credo potrebbe funzionare, sono un lupo solitario, non mi piace chi cerca di approfittarsi di me" mi alzo e metto i soldi sul bancone "buona giornata"
Mi guarda scioccato mentre esco, rimetto gli occhiali da sole mentre gli occhi di molti ragazzi sono su di me, guardo le vetrine sorridendo appena, vedo un bellissimo vestito nero, è lungo, elegante, abbastanza sobrio, non ha scollature se non sulla schiena, le spalle sono coperte e il petto è super coperto, il vestito è a tubino, sul petto ha la scollatura a cuore ma il tessuto di pizzo lo porta fino al collo creando le spalle, si chiude dietro il collo con una fascia di tessuto che lo circonda, scende fino alle ginocchia stretto, entro nel negozio e lo provo, mi guardo allo specchio.

La Lupa SolitariaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora