Volo

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Passano le ore, all'improvviso entriamo in una grande nube nera.
"Signori vi preghiamo di mettere le cinture di sicurezza" metto la cintura al bambino che mi guarda spaventato, gli accarezzo una guancia.
"Sta tranquillo, andrà tutto bene promesso"
Annuisce esitante, gli do un bacio sulla fronte, un forte scossone mi fa perdere l'equilibrio, Lizzie si sveglia di scatto, le metto la cintura.
"È bloccata!" Urla una donna poco distante da me, la guardo cerca di mettere la cintura a sua figlia, mi avvicino a lei barcollando, la aiuto e riesco ad agganciarla tra le urla della gente che mi dice di sedermi e mettere la cintura, guardo la bambina negli occhi.
"Va tutto bene, sta tranquilla okay? Non ascoltare nessuno" dico gentilmente "tieniti forte e andrà tutto bene"
Annuisce e un altro scossone fa cadere accanto a me una bombola antincendio, mi manca per un pelo, spalanco gli occhi e torno al mio posto velocemente, metto la cintura.
"Preghiamo i passeggeri di rimanere calmi, siamo nel bel mezzo di una tempesta, il comandante Laston vi raccomanda di tenervi tretti, i sacchetti del vomito li troverete ai vostri piedi" dice la voce del co-pilota.
Guardo fuori e vedo una specie di tornado.
"Cos'è quello?" Urla un uomo.
"Un tornado!" Dice una donna nel bel mezzo di una crisi isterica.
"Un tornado!" Urlano altre persone, alcuni piangono, altri si agitano, alcuni si fanno prendere dal panico, Lizzie mi prende una mano stringendola forte, guardo Soran.
Prendo la sua mano e la bacio delicatamente sorridendo.
"Ti fidi di me?" Dico tranquilla, Cameron, Lizzie e altre persone ci guardano.
"Fino alla morte" dice sorridendo, slaccio la cintura e lo bacio mettendogli una mano sul viso.
"Ti amo" vado verso il davanti dell'aereo legandomi i capelli, uno scossone mi costringe ad appoggiarmi a un sedile.
"Sognorina, si segga" dice un uomo preoccupato.
Lo ignorai e avanzai "è vietato passare" dice una hostess.
"Fottiti" dico brusca, la metto a sedere e le metto la cintura, entro nella cabina del comandante, lo vedo privo di sensi accasciato sul manubrio, lo sposto e il co-pilota mi guarda, metto le cuffie sedendomi.
"Signorina non può stare qui" dice sorpreso.
"Ti salvo il culo signor co-pilota dammi il comando" dico seria.
"Sai pilotare un aereo?"
"Ovvio se no non sarei qui" dico alzando un sopracciglio.
"D'accordo" dice serio.
Mi da il comando e accellero velocemente, sento le urla da dietro "signori qui è il nuovo comandante, se urlate mi distraete perciò vi chiedo per favore di non urlare disperatamente" dico alla radiolina, la chiudo, prendo la ricetrasmittente che mi collega all'aeroporto "qui Alexia, volo diretto nel Venezuela, siamo in una tempesta, ripeto qui Alexia, volo diretto nel Venezuela siamo in una tempesta" dico seria.
Sento un interferenza "qui....aer....Angeles.....succede?" La voce è sempre interrotta.
"Qui Alexia, non capisco c'è un interferenza" guardo i pulsanti sopra e miglioro il segnale.
"Qui aeroporto di Los Angeles che succede dov'è il comandante?" Dice la voce.
"È svenuto, ho preso il comando dell'aereo, lo sto conducendo fuori dalla nube ma siamo in continuo pericolo, ci sono fulmini e vento che promettono molto male, ci sono dei tornadi attorno a noi"
"Salite di quota e uscite dalla nube" dice la voce.
"D'accordo" salgo verso l'alto ma uno scossone fa capovolgere l'aereo, sento del vetro infrangersi.
Giro l'aereo lentamente e riesco ad uscire dalla nube a fatica, riprendo la radiolina "qui Alexia, volo direto nel Venezuela, siamo fuori dalla nube, ripeto siamo fuori dalla nube" dico seria.
"Qui aeroporto di Los Angeles, ottimo lavoro, grazie Alexia" dice l'uomo gentilmente.
"È un onore" dico sorridendo, prendo la radio per i passeggeri "bene signori la turbolenza è finita ma tenete le cinture per sicurezza, io e il co-pilota vi auguriamo buon viaggio"
Sento delle urla di gioia e pianti che ringraziano dio e me per averli salvati, guardo il pilota e vedo che perde sangue, deve aver sbattuto quando l'aereo si è girato.
Guido per parecchie ore, passiamo il nero e scendo di quota lentamente "senti un po co-pilota come ti chiami?"
"Justin" dice sospirando.
"Avete dell'acqua? ragazzi muoio di sete" dico sospirando.
"Aspetta" pende una radiolina "Ingrid porteresti dell'acqua per favore?"
"Sissignore"
In pochi secondi una ragazza dai folti capelli ricci e neri ci porta due bottiglie d'acqua.
"Grazie Ingrid"
"Grazie a lei per averci salvato la vita" dice la donna, le sorrido.
"È stato un piacere, ci sono dei feriti?"
"Un uomo si è ferito al braccio ma lo abbiamo medicato e ora sta bene" dice sorridendo.
"Ottimo" dico sorridendo "meglio così"
Vedo uno stormo di uccelli venirci incontro, alzo un sopracciglio "tentano il suicidio?"
A pochi centimetri da noi di dividono ma uno di essi sbatte contro il vetro, lo guardiamo sorpresi.
"Starà bene?" Dice Justin.
Scoppiamo tutti a ridere "non credo" dico divertita, sotto di noi si estende il mare, guardo il gps, non manca molto.
"Ci siamo quasi" dice Justin "un'ora e dovremmo arrivare"
Annuisco "perfetto" mi lecco le labbra e mi metto comoda, Ingrid se ne va.
"Bambina non puoi-" una bambina entra all'improvviso nella cabina di pilotaggio.
"Oh ma tu sei la bambina della cintura" dico divertita.
"Signorina tu sei un angelo?" Dice affascinata avvicinandosi a me.
"Tu che dici?" Dico divertita.
"Secondo me si" dice sorridendo.
"Allora può essere che io lo sia" dico facendole l'occhiolino.
"Ahhhh un angeo, ho conosciuto un angelo! Grazie angelo Alexia!" Dice saltellando, mi abbraccia.
"Ora vai di la okay?" Dico divertita e sorpresa.
Obbedisce e guardo Justin, scoppiamo a ridere.
"Un angelo" dico divertita.
"Bhe hai salvato tutti noi, sei un angelo Alexia" dice sorridendo.
"ci stai provando con me co-pilota?"
"Può essere" dice stringendosi nelle spalle, sorrido divertita ridacchiando.
"Sono già impegnata, il mio fidanzato e futuro marito è di là" dico divertita "sono una donna fedele quindi niente strane idee o proposte"
"Sissignora, abbandono le speranze" dice divertito.
"Che bravo ragazzo" dico divertita, sento uno scoppio, guardo Justin e spalanchiamo gli occhi, guardiamo le ali e ne vedo quella sinistra fuori uso "ma porca vacca!"
"Porca vacca?" Dice divertito.
"Si l'altro è troppo volgare" dico sorridendo, prendo la radiolina "a tutti i passeggeri, qui è Alexia che vi parla, vi prego ti mettere le cinture e mantenere la calma" dico divertita.
L'aereo si inclina leggermente ma lo rimetto dritto "cristo il viaggio peggiore della mia vita" dice Justin serio.
"Quando piloti un aereo questi sono i rischi Justin, non ci puoi fare niente" dico divertita.
"Come fai a rimanere calma?" Dice confuso.
"Perché io...sono il pilota" dico in modo sexy e misterioso.
Alza un sopracciglio e io scoppio a ridere divertita "a parte gli scherzi, diciamo che ho avuto una vita abbastanza...movimentata e ho visto la morte sfiorarmi parecchie volte" dico sorridendo appena "perciò...riesco a mantenere una certa calma"
Mi guarda sorpreso, guardo il gps e sorrido "okay venti minuti all'atterraggio, i più lunghi della nostra vita pronto?"
"Ormai siamo in ballo, balliamo" dice sospirando, perdo quota lentamente.
Prendo la radiolina e la collego all'aeroporto di Venezuela "qui Alexia, chiedo il permesso ti atterrare su una pista secondaria, ho un ala rotta e tra poco sicuramente si fonderà anche l'altra, mancano venti minutinda qui a lì, chiedo il permesso" dico seria.
"Via libera, permesso accordato, avete dei feriti?"
"Solo il capitano, tra i passeggeri si era ferito un uomo ma è stato diligentemente medicato dalle hostess"
"Perfetto, ma lei chi è?"
"Ero una passeggera e ora sono il pilota qualche problema? Sto salvando la pelle a questa gente" dico alzando un sopraciglio.
"D'accordo signorina in ogni caso permesso accordato, degli uomini vi segneranno la pista su cui atterrare" dice l'uomo alla radio.
"Perfetto grazie"
Sorrido e chiudo la comunicazione "tieni d'occhio l'ala destra"

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