Verità

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Soran pov's
È scomparsa, non risponde al cellulare, non la troviamo da nessuna parte, è colpa mia, ha frainteso, stavo parlando con mia sorella e lei ha pensato che la stessi tradendo, è scappata e la sto cercando ovunque con gli altri, non c'è, non troviamo nemmeno il suo odore.
Vedo Adam o Jey, come lo volete chiamare, correre verso di me.
"È partita, era in aeroporto l'altro ieri, è scappata in Alaska" dice serio.
Spalanco gli occhi e ringhio furioso "andiamo!" Corro giù per la montagna e mi affianca con le sorelle di Alexia e Cameron.
Andiamo all'aeroporto, vedo un uomo che discute con una receptionist.
"Cacciatore" ringhia Adam, l'uomo si gira, è di bell'aspetto, ha i capelli castani e gli occhi color ghiaccio, è muscoloso e sembra sapere il fatto suo.
"Non permetterò che se ne vada per sempre" dice l'uomo furioso.
"Cosa c'entri tu non lei?" Dico ringhiando furioso mentre le ragazze prendono i biglietti.
"Lei è mia" dice serio, gli do un pugno ma Adam  mi ferma mentre mi sto per accanire su di lui "lasciami che lo sistemo! Sta lontano dalla mia compagna razza di maledetto cacciatore!"
"Calmati Soran, non risolverai niente con la violenza, fermo!"
"Ecco chi era il bastardo! È colpa tua se lei se ne andrà da qui, lei ama questo posto e tu la stai portando lontano da tutto ciò che ama e da me!" Si avventa su di me, cominciamo a picchiarci a sangue, una folla di persone ci guarda e ci fa video e foto.
"Adesso basta signori!" Tuona una voce grossa e intimidatoria.
Lo guardiamo mentre quattro  uomini enormi ci separano, ha un'aria familiare.
"Papà" sussurra Elisabeth da dietro di me.
Ringhio sommessamente.
"Signori basta riprendere non siamo al circo!" Dice serio alle persone attorno a noi, tutti obbediscono e si disperdono,tiene gli occhi puntati su di me "la ragazza che stai cercando è in Alaska, sta finendo il suo viaggio per riflettere, per avere tempo per se stessa"
"Tornerà?" Dico serio.
"Oh si tornerà, lei torna sempre, tu cacciatore, lei non ti ama! Ti ha usato e come uno stupido ti sei fatto abbindolare" dice freddo "tuttavia tiene a te e questo nessuno può negarlo, d'altronde l'hai protetta dagli altri cacciatori si da quando eri bambino"
"Che ne sai tu?" Dice il cacciatore a denti stretti.
"Io so tutto, io vedo tutto, io sono il dio del fuoco" dice beffardo, diverse fiamme appaiono attorno a lui fluttuanti.
"Papà" dice Emma facendo un passo avanti, lui la guarda e sul suo viso appare un sorriso enorme, lei corre ad abbracciarlo e così Kayla.
"le mie bambine" dice lui con calore, mi libero dagli uomini e il cacciatore fa lo stesso, ci guardiamo in cagnesco.
"Toccala e sei morto" dico minaccioso.
"Non puoi tenermi lontano da lei" dice serio.
"Non ricominciate" Adam si mette tra noi, guarda il cacciatore "mia sorella non ti ama, ti ha usato quindi piantala di seguirla, se tieni a lei almeno un po' lasciala stare non farla soffrire ancora di più"
"Non è per colpa mia che stava piangendo tre giorni fa" dice fulminandomi con lo sguardo.
"Ha frainteso! Cristo quella ragazza mi farà impazzire" dico seria.
"In ogni caso dammi il biglietto per New York" dice il cacciatore alla receptionist.
"Cacciatore non raggiungerla" dice il padre di Alexia.
"Mia sorella sta male, non sto andando da Alexia, ci siamo detti addio tre giorni fa e così sarà" dice freddo, la ragazza guarda l'uomo che annuisce e gli da il biglietto, lui prende un borsone e io corrugò la fronte.
"Ragazzo, mia figlia non è una ragazza facile con cui trattare, è testarda, avventata e a volte un po' permalosa, tornerà vedrai" disse fiero, annuí esitante.
"Lo spero..."

Alexia pov's
Kyle è simpatico, è piacevole stare in sua compagnia, mi ha fatto fare un giro del bosco facendomi vedere i posti più belli.
"Vieni al mio branco avrai fame" dice gentilmente.
"In effetti..." andiamo al branco, è pieno di lupi bianchi, lo guardo sorpresa.
"Ehi vieni" andiamo a casa sua dopo che mi ha toccato una spalla, annuisco seguendolo esitante.

Passano cinque giorni, Kyle non mi lascia mai un secondo, ma stranamente stamattina mi ha lasciata a casa sua, faccio un giro per il villaggio, lo vedo sottoforma di Lupo mentre parla con altri lupi bianchi.
Delle lupe mi guardano preoccupate, sento odore di sangue ma fingo indifferenza, guardo le sue zampe e vedo che sono tinte di rosso.
Lo guardo attentamente e senza fami vedere mi allontano, comincio a correre scappando, sento odore di coniglio, lo seguo, ne vedo uno nascosto nella neve, lo uccido e lo mangio tranquilla, ricomincio a correre esplorando, entro in una città di umani, mi trasformo e affitto una camera in albergo, metto un maglioncino a collo alto e sospiro, mi siedo sul letto tristemente, penso al mio dolce Soran, al suo sorriso, al suo profumo, ai suoi occhi e alle sue mani calde che mi accarezzano dolcemente, ma all'improvviso la sua telefonata mi torna in mente.
Piango, piango per ore, da sola, in questa stanza enorme, semplicemente piango, sfogandomi fino a finire le lacrime.
Il cellulare squilla e non guardo chi era.
"Pronto?" Dico dolcemente tirando su col naso, mi guardo i piedi tristemente.
"Alexia" la sua voce dolce e triste mi fa stringere il cuore, un'altra lacrima mi riga il viso.
"Soran" sorrido tra le lacrime "Soran..."
"Stai piangendo?" Dice dolcemente.
"No, sto bene, io..." dico asciugandomi le lacrime, sorrido "mi dispiace, mi dispiace essere scappata, ti ho sentito parlare e..."
"Era mia sorella" dice velocemente, mi si blocca il respiro "stavo parlando con lei e tu sei passata e..."
"Davvero?"
"Si, te lo giuro, puoi chiederglielo..." dice dolcemente.
Metto una mano davanti alla bocca e scoppio a piangere di nuovo "oh mio Dio, mi dispiace tanto..." dico dolcemente.
"Dove sei amore mio? Vengo da te subito"
"Torno io, torno subito, prendo il primo volo" dico gentilmente "aspettami a San Diego"
"Okay"
La porta si apre sbattendo, vedo Kyle con gli occhi rosso sangue.
"Dov'eri?" Ringhia minaccioso.
"Cosa?"
"Come osi scappare dopo tutto quello che ho fatto per te? Torna al villaggio" dice furioso, corrugo la fronte.
"Cosa vuoi da me? Non sei nessuno per ordinarmi cosa fare"
"Oh si che sono qualcuno, sei nel mio territorio ragazzina, ora obbedirai da brava" dice serio, ringhio minacciosa, i miei occhi diventano rosso sangue come i suoi, mi guarda sorpreso per un attimo.
"Sei un alpha quindi" dice beffardo.
Ringhio minacciosa gli do un pugno facendolo cadere a terra "mi sono fidata di te" dico seria.
"E cosa ti ha fatto cambiare idea?" Dice corrugando la fronte.
"Il sangue sul tuo corpo, era di lupo, cosa volevi fare Kyle, uccidermi forse?"
"L'idea era quella, non l'avrei fatto subito, ma ora le cose cambiano" dice beffardo, cominciamo a combattere ferendoci entrambi, corriamo nel bosco e ci trasformiamo, combattiamo finché non riesce a bloccarmi, mi trasformo in umana e sono nuda sotto di lui, mi imita rimanendo a cavalcioni su di me.
"Cosa vuoi fare ora" dico guardando il suo corpo, mi blocca le mani sopra la testa.
"Fammi vedere, che meraviglia" disse toccandomi il seno, lo guardo schifata.
Improvvisamente spalanca gli occhi, alzo lo sguardo e vedo Gabriel.
"Gabriel" dico sorpresa, mi toglie Kyle di dosso e mi guarda preoccupato, guarda le mie ferite e pulisce il sangue fermandolo, lo guardo attentamente, resta in silenzio.
"Gabriel perché sei-?"
"Non dire niente" dice serio, obbedisco abbassando lo sguardo.
"Cosa ti hanno detto?" Dico seria.
"La verità, che mi hai mentito, mi hai usato fino ad ora"
Sussulto "non è vero..."
"Non mentire, cristo Alexia mi fidavo di te, pensavo che provassi quello che provo io e invece..."
"Non ti ho usato, non è così" dico con forza, gli occhi mi si riempiono di lacrime "è vero, inizialmente ti usavo per proteggere il branco e poi...poi la tua dolcezza, la tua attenzione, la tua gentilezza...mi hanno fatto innamorare di te e non posso credere di riuscire a dirlo così ma, io mi sono innamorata di te e non riesco a cancellare questi sentimenti perché cavolo sono così forti che io-" mi bacia con passione, metto una mano sul suo viso, mi spinge con la schiena per terra, gemo staccandomi "è ghiacciato!"
Lui scoppia a ridere "sai sempre come rovinare un momento romantico vero?" Dice divertito.
"Non è colpa mia" dico imbarazzata, mi prende in stile sposa dopo avermi messo la sua giacca, mi porta in albergo e mi addormento tra le sue braccia.

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