Parcheggió la macchina in un piccolo vialetto di fianco ad una casetta in riva al lago.
"Siamo arrivati." Annunció.
Lo guardai un attimo cercando una spiegazione, ma poi capii non me l'avrebbe data, quindi sospirai ed usci dall'auto.
Salimmo su una lunga scala a chiocciola che portava ad una porta in legno vecchio stile.
Sascha tiró fuori delle chiavi dalla tasca e le inserì facendo scattare la porta.
Entrammo e subito venni accolta da un profumo di vaniglia.
La casa non era grande, aveva un salotto subito all'entrata con un grosso divano rosso, poi vidi la cucina e una porta di quello che mi sembrava il bagno. Poi notai una scala, ma non sali, mi limitai a sedermi sul divano incrociando le braccia aspettando una spiegazione plausibile.
"Allora ti aspetterai una spiegazione giusto?" Disse Sascha andando verso la cucina senza degnarmi di uno sguardo.
Annui pur sapendo che tanto non mi poteva vedere.
"Beh ecco, c'è un motivo per cui ti ho portata qui, ma non te lo diró ora. Lo scoprirai da sola. - fece una pausa e mi guardó - la camera da letto è di sopra, e ci sono dei vestiti nell'armadio se ti vuoi cambiare"
Ero ammattita. Non dissi nulla, mi alzai e sali di sopra.
La camera da letto era stupenda, un grosso letto rotondo con le lenzuola rosse.
Apri il gande armadio che si trovava davanti e con mio grande stupore ci trovai un completino di pizzo rosso.
Ottimo, mi dissi tra me e me.
Lo presi un attimo in mano per "esaminarlo" ma poi lo rimisi giù, piuttosto cercai dei vestiti per cambiarmi e ci trovai un maglione blu scuro largo e degli short di jeans. Li indossai e scesi giù.
Trovai Sascha con una camicia e dei jeans lunghi.
"Signorina Cereseto, posso avere l'onore di cenare con lei?"
Si mise in ginocchio e mi tese la mano.Sorrisi a quel gesto davvero insolito.
"Con molto piacere."
Mi prese la mano e mi fece salire in macchina, aprendomi la portiera.
Andammo a mangiare in ristorante carino, sushi ovviamente.
"Quindi?" Chiesi guardando Sascha che addentava il suo sushi.
"Oh nono, non ora" rispose con non curanza.
Rimasi un po' sbigottita. Peró cercai di non pensarci e mi concentrai sul mio sushi.
Finito di mangiare, Sascha pagó, anche se io ho insistito di pagare la mia parte, ma non c'è stato verso.
Salimmo in macchina e Sascha si fermó davanti ad un pontile di legno.
"Adesso scoprirai il motivo per cui siamo venuti qui"
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Sorry, I love you - Sascha Burci | Sabrina Cereseto
FanfictionSabrina, fa la youtuber, si si parlo de 'lasabrigamer'. Un giorno verrà aggiunta ad un gruppo whatsapp dove conoscerà Sascha, la persona che l'ha presa in giro da quando ha iniziato a fare video. Ma se tra i due nascesse qualcosa? COMPLETA