Capitolo quattro

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-Vi è piaciuto l'allenamento?- disse mio padre mentre ci dirigevamo al parcheggio.

-Mi sembrano molto forti i ragazzi- disse mio fratello.

Quando eravamo pronti per salire in macchina qualcuno chiamò mio padre.

Noi tre ci girammo contemporaneamente e era niente di meno che Antoine, il ragazzo che aveva offuscato tutti i miei pensieri durante tutta la mattinata. Veniva correndo verso di noi

-Che succede?- gli chiese mio padre.

-Vengo da parte di tutta la squadra a invitarvi a pranzo questo sabato per darvi il benvenuto-

Mio padre fece un enorme sorriso

-Certo! Saremo molto felice di esserci. Vero ragazzi?-

-Bene. Noi ci vediamo questo pomeriggio?- disse con quel suo magnifico sorriso.

Mio padre e Giuli gli strinsero la mano. E senza aspettarmelo le sue labbra erano sulle mie guance, le quali adesso erano rossissime.

-Ciao- gli dicemmo in coro.

Lui girò i tacchi e iniziò a camminare verso i suoi amici che lo aspettavano infondo al parcheggio.

Non potetti evitare di seguirlo con lo sguardo mentre mi toccavo la guancia ancora arrossata.

Il momento che staccai gli occhi dalla sua figura fu quando mi accorsi che mio padre e mio fratello erano già in auto pronti per andare via.

PDV Antoine:

Quando l'allenamento mattutino finì, con i miei migliori amici (Fernando Torres, Gabi Fernàndez, Tiago, Koke e Mario M.) noi ci fermammo un minuto in più per parlare del nuovo allenatore. Tutti eravamo d'accordo su una cosa: era bravo nel suo lavoro.

-Dovremmo fare qualcosa per dargli il benvenuto nel club, non credete?- proposi io.

-Ottima idea, nano- mi disse Gabi. -potremmo fare un pranzo o una cena-

-Un pranzo sabato a casa mia, che ve ne pare? Mia moglie e i miei figli non ci sono, vanno da mia suocera in Segovia per tutto il week-end.-

-Non vai a far visita a tua suocera?- disse Mario in modo ironico

-Diciamo che andare da lei non è il mio passatempo preferito.- Disse Fernando ridendo.

-Volete che vada ad avvisarlo?- Disse Tiago.

-NO!- urlai -Vado io.-

-Mmmh..sembra che qualcuno qui è innamorato- disse lui in modo malizioso.

-Non dire idiozie, non la conosco nemmeno.- Disse, ed era vero. Non posso innamorarmi di una persona che ho conosciuto oggi. Solo penso sia molto bella.

-Quindi perchè sei tutto rosso?-

-Solo perchè fa caldo. Niente di più- Non sono bravo a dissimulare ne tanto meno a mentire visto che a Madrid fanno 5°

-Mmh..e perchè fa caldo?- Disse Mario e tutti sorrisero

Lo svantaggio di essere uno dei più piccoli del gruppo è che tutti mi trattano come se fossero i miei fratelli maggiori. Ma questo non mi infastidisce, anzi rendono le mie giornate più interessanti.

-Romeo se non ti sbrighi la tua Giulietta va via-

- A volte dubito che voi siete più grandi di me. Vado ad avvisare il mister.-

-si.. il mister- disse Tiago facendo uno strano gesto con le dita.

Repressi un sorriso e corsi verso il mister.

-Che succede?- mi disse il mister

-Vengo da parte di tutta la squadra per invitarvi sabato ad un pranzo di benvenuto-

Lui sorrise

-Certo, ci farebbe molto piacere, vero ragazzi?- disse rivolto ai suoi figli. Il mio sguardo si posò su di loro che annuirono.

Sorrisi.

Dopo aver salutato il mister e suo figlio con una stretta di mano decisi di salutare Abril con un bacio sulla guancia, sperando che i ragazzi non mi vedessero.

(...)

-Quindi sabato a casa mia il pranzo?-

Annuì.

-Bene!-

-Meglio che vada, ci vediamo oggi ragazzi.-

-A dopo Antoine- dissero loro.

PDV ABRIL:

Finalmente, dopo una lunga mattinata arrivammo a casa.

Mia madre ci aspettava con il pranzo pronto e un gran sorriso.

Baciò mio padre e abbracciò prima mio fratello e poi me.

-Com'è andata?-

-Bene, sono una gran bella squadra-

-Mi fa molto piacere per te, tesoro-

-Papà. perchè vi allenate sia la mattina che il pomeriggio?-

-Tutte le squadre spagnole fanno così- mi spiegò- Se preferisci riposarti e stare qui nel pomeriggio va bene Abril, è tanto per un solo giorno- mi sorrise e io annuì.

Morivo dalla voglia di rivedere quel biondino con gli occhi celesti però ero davvero stanca.

Mia madre mentre ripuliva i resti del pranzo parlava con mio padre di tutto quello che avevano fatto in mattinata. Io me ne andai nella mia stanza.

Mi coricai nel mio letto col mio cellulare.

Sorrisi desiderando che domani arrivasse subito per incontrare dinuovo quel ragazzo bellissimo.

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SALVEEEE! eccoci qui con il quarto capitolo, spero vi piaccia!

mi raccomando: STELLINATEEEE!

PS: mi piacerebbe tantissimo fare una specie di spazio 'autrice' in cui vi racconto un po' di me e se vi va voi potete fare lo stesso nei commenti. Non l'ho fatto fin ora per timore di poter sembrare presuntuosa. Se vi fa piacere quest'idea fatemelo sapere attraverso i commenti.

Baci Marya.

La Figlia Del Mister.|| Antoine Griezmann.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora