Caccia al vampiro.

1.2K 46 1
                                    

CAPITOLO SETTIMO: Caccia al Vampiro.





Quando Astrea aprì gli occhi, il sole era già sorto, diede un'occhiata al suo cellulare e sobbalzò accorgendosi che fossero le otto passate. Cercò di muoversi ma il bracco di Raphael la bloccava sul letto, così provò a scostarlo con dolcezza. Il Vampiro mugolò qualcosa e si strinse di più al corpo della ragazza, che sorrise e gli stampò un bacio sulla guancia.


"Devo andare." gli sussurrò Astrea con un sorriso. Raphael si mise seduto e si passò una mano sul viso, era strano svegliarsi di mattina quando invece lui era solito dormire. Era una sensazione fantastica doveva ammettere. La Nephilim scese dal letto e raccattò i suoi vestiti, poi si chiuse in bagno e ne uscì pochi minuti dopo nei suoi panni; non si era tolta il trucco. Raphael l'aspettava in corridoio e l'accompagnò all'uscita, nessuno dei due parlava ma il silenzio non era imbarazzante, anzi era piacevole. Raggiunsero in pochi minuti la porta ma lì il Nascosto dovette fermarsi per evitare di cuocere al sole.


"Grazie per avermi portato alla festa." disse Astrea, cercando di mantenere un atteggiamento neutrale. Raphael arrotolò un ciuffo di capelli argentati all'indice e le sorrise.


"Sei in debito con me, Shadowhunter."


Astrea ridacchiò e si avvicinò a lui di qualche passo, si guardarono negli occhi per un minuto scarso e poi lei si sporse per dargli un bacio a stampo.


"Quando vuoi, Santiago."


Dopo un ultimo scambio di sorrisi e sguardi la ragazza lasciò l'Hotel per tornare a casa da Magnus e Alec. Il Vampiro chiuse la porta e aveva un sorriso da ebete stampato sulla faccia che si spense quando vide davanti ai suoi occhi Stan. Sbuffò e si avviò verso le scale.


"Quindi adesso dormi di notte e baci una Cacciatrice? Quale sarà il prossimo passo? Abbandoni il Clan per vivere con lei per sempre felici e contenti? Oh dimenticavo che tu sei immortale e che lei prima o poi morirà." Stan pronunciò quelle parole con un tono così tagliente che sembrava fendere l'aria come una lama. Raphael lo spinse con forza e lo scaraventò contro la parete tanto forte che il lampadario tremò. Lo afferrò per il colletto della giacca e gli tirò un pugno, rompendogli il naso.


"Ti avevo avvertito, Stan. Non devi dire una sola parola su Astrea, ma tu sei cocciuto e hai osato. Hai un secondo per lasciare il DuMort. Non farti più vedere o, giuro su Dio, ti uccido!" tuonò la voce di Raphael minacciosa. Stan rise e i denti erano macchiati di sangue che cadeva dal naso.


"Tu non hai più un Dio da settanta anni." disse con irrisione, poi sputò un grumo di sangue sul gilet di Raphael che lo sbatté di nuovo contro il muro.


"Vattene o ti pianto un paletto nel cuore."


Nel frattempo le loro urla avevano attirato tutti i Vampiri dell'Hotel che ora si erano riuniti attorno a loro. Sally corse ad aiutare Stan e gli premette sul sangue un fazzoletto. Raphael voltò loro le spalle e ritornò nella sua camera.





"Ti sembra questa l'ora di tornare? E cosa diamine hai sulla faccia?" queste furono le prime parole che Alec rivolse ad Astrea non appena mise piede in casa. Accanto a lui, sul divano, c'era Magnus con indosso un pigiama di raso blu e beveva la sua quotidiana tazza di the indiano


"Sta calmo, Alec. Aveva avvisato che sarei rimasta a dormire al DuMort e questo si chiama trucco."


"Dormire al DuMort? Mi sembra normale dormire in un covo di essere il cui unico scopo è succhiare sangue, certo!" sbraitò ancora una volta il ragazzo dagli occhi blu.


"Ha dormito con Raphael, è ovvio." esordì Magnus con voce pacata e un'espressione maliziosa sul viso. Alec si gettò su Astrea, le spostò i capelli e analizzò il suo collo nei minimi dettagli. La ragazza lo allontanò bruscamente e si portò una mano sul collo.

Troublehunter.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora