In foto: i ragazzi insieme a Genny a Roma, sugli scalini della Basilica di San Pietro, nell'episodio 5: "Occhi negli Occhi" della seconda stagione della serie.
Due mesi dopo...
... Ma poi, chi l'avrebbe mai detto che la mia nuova vita mi sarebbe piaciuta molto di più di quella precedente.
È già passato un intero mese da quando sono "nel sistema", come dice Carmine, e sono cambiate talmente tante cose che non so nemmeno io come starci dietro.
Cominciamo dal mio lavoro.
Sono praticamente la proprietaria della piazza, io devo gestire qualsiasi cosa e devo dire a tutti cosa fare.
Il primo giorno è stato davvero difficile: tutti mi guardavano con un certo disprezzo, e sembrava che nessuno volesse prendere ordini da me.
Ma, lentamente, ho dimostrato perfino a me stessa, di essere una "boss" migliore del previsto.
Mi piace dare ordini.
Non l'ho mai fatto con nessuno, e adesso che, nel mio piccolo, comando io, mi sento la padrona del mondo.
Inoltre, sto dando grande dimostrazione di forza.
Non è facile, per una ragazza come me, svegliarsi ogni giorno alle sette del mattino per scaricare due o tre camion STRACOLMI di cocaina.
E non è finita, perché lavorarla è più difficile di quanto chiunque potrebbe immaginare.
Bisogna raffinarla, dividerla, e anche assaggiarla per capire se è adeguatamente pronta per "l'imbustamento".
Sì, è un termine inventato al momento.
Insomma, è faticoso, ma in qualche modo divertente.
Ora tutti, in piazza, mi rispettano, e sono entrata nel giro a tutti gli effetti.
Ma questa non è l'unica cosa ad essere diversa.
Il cambiamento più evidente è il mio rapporto con i ragazzi, ormai miei coinquilini a tutti gli effetti.
Andiamo con ordine: tutti e tre mi trattavano, all'inizio, come se non fosse mai successo nulla, e per i primi tempi c'è stato un grande muro indistruttibile tra di noi, messo su da me stessa, e non volevo che nessuno di loro lo oltrepassasse, specialmente Davide e Filippo.
Tra i due, il più difficile da gestire è stato sicuramente Davide.
Non ci rivolgevamo la parola, io non volevo nemmeno guardarlo in faccia.
Ma purtroppo, cominciare a parlargli è stato inevitabile.
Abitiamo comunque insieme, quindi, lentamente, abbiamo acquisito un minimo di confidenza tale da poterci considerare amici, tra molte fila di virgolette.
Insomma, non potrò mai fidarmi di lui dopo quello che è successo, ma almeno riesco ad andarci d'accordo e a mettere in disparte quello che ha fatto, per quieto vivere.
So di essere troppo buona.
Con Carmine, invece, è stato molto facile: si è rivelato una persona migliore del previsto, e mi ha accettato fin da subito, come se fossi stata una di loro da sempre.
Mentre, per quanto riguarda Filippo...
Dio, io non sono riuscita a resistere.
Sono stupida, lo so, ma lui è così dolce... mi ha dato un sacco di consigli utili sulle piazze, mi è stato vicino quando ne ho avuto bisogno, e inoltre ha sempre impedito a Davide e agli altri della piazza di trattarmi male, mi ha protetta.
Un paio di settimane fa, lui mi ha chiesto scusa per quello che mi ha fatto, ha ammesso di essersi comportato di merda e mi ha rivelato di esserne profondamente dispiaciuto, ma mi ha anche detto che mi ama, e che vuole rendermi felice.
Io mi sono sciolta all'istante -maledetta me-, ma sono riuscita a resistere, dicendogli che avevo bisogno di tempo per pensarci.
Ma la resistenza non è durata molto.
Neanche paio di giorni dopo, abbiamo fatto sesso mentre gli altri erano in piazza, e da allora stiamo assieme.
Sono certa che non mi deluderà più.Non sono mai stata così felice.
Ho un fidanzato che amo da morire, un lavoro che mi fa guadagnare un sacco di soldi -nonostante siano sporchi-, e non mi sono mai sentita così forte e in pace con me stessa, soprattutto perché negli affari "importanti", noi quattro non siamo mai coinvolti.
I ragazzi non sono contenti di questo: vorrebbero darsi da fare, fare bagni di sangue e dar sfogo alla loro indole violenta, ma io invece sto benissimo così. Non saprei come comportarmi, con un'arma tra le mani!È mattina presto, sono appena le otto e dieci.
I camion sono in ritardo, come al solito, e mentre li aspetto, sento il mio telefono agitarsi e vibrare insistentemente all'interno della tasca dei miei jeans.
Lo prendo, e sullo schermo leggo "Chiamata in arrivo da: Filippo💕".
Sorrido, è così strano vedere il suo vero numero, col suo nome.
Rispondo quasi subito.
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Alone in my soul
FanfictionImmaginate una ragazza. Una ragazza bellissima, giovane, intelligente, sensibile, forse un po' ingenua, un'inguaribile romantica, che farebbe qualsiasi cosa pur di non rinunciare al suo sogno d'amore. Ora immaginate la stessa ragazza, che riesce fin...