.Revival.

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Vi chiedo, nel capitolo, di immedesimarvi in Stefano e nella sue sensazioni del corpo. Rende di più😻
Ciau💕👊🏻

'My name's Blurryface
And I care what you think.'

Stefano's pov
Sento le sirene arrivare.
Salvatore e Giuseppe mi parlano, sperando in una risposta.
Salvatore mi prende la mano, e io riesco a stringerla,evidentemente...
Poi più niente...
Vado in uno stato di vuoto assoluto.
Tutto bianco, non vedo niente, nessuno.
Non sento suoni e non percepisco il mio corpo.
Ad un certo punto, riprendo sensibilità delle mie mani. Niente di più.
Ho il palmo freddo, appoggiato a quello di qualcuno o di qualcosa.
La vista inizia a schiarirsi.
Le immagini sfocate mi confondono più di prima,insieme ai *bip* regolari di qualche macchinario.

Okay.
Mi sono lanciato giù da un edificio, o di una casa, non abbastanza alta per farmi morire.
Sono arrivati ambulanza, polizia , Salvatore e Giuseppe.
E Sascha? Mi aveva promesso sarebbe venuto...
Ah già.
Mi ha lasciato.

I ricordi riaffiorano nella mia mente come poesia da ricordare a memoria.
Abbiamo litigato e lui, mi ha detto con voce fredda, di andarmene.
Mi ha anche detto che, nel tempo passato insieme, ha preso tutto alla leggera, come me.

Piango. Con le poche forze che ho. Piango. Non ci credo. Non voglio realizzare.
'Stefano! Giuseppe vieni [...] piange!' Non capisco tutto, ma so che mi vedono piangere.
'Giuseppe! Vieni! [...] sì, si è svegliato ora... Credo'
'Hai ragione! [...] infermiera!'
Sento una voce femminile, assomiglia molto a quella della Marina, al primo impatto, e questo mi fa piangere ancor di più.
'Hey, Ste' è Salvatore, lo riconosco.
'Stefano, [...] sveglio?'
'Fammi un [...] se mi senti. Ugh, sbatti le palpebre.'
Provai a sbatterle, sentivo solo le lacrime cadere su una mia mano, vicino al petto.
'Mi ha sentito! Giuseppe [...]!'
La sua voce, per quello che sentivo, sembrava contenta.
'Signorino, lasci fare a me.' Una donna.

Mi toccò le mani e le spostò dal petto ai fianchi.
La mia faccia era ancora insensibile al tatto, ma capivo che me la stava toccando.
All'improvviso una fitta lancinante alla testa, mi fece rizzare i tendini delle mani.
'Ok, sta buono... Ho [...] finito.'
Iniziavo ad odiare quel dolore alla nuca, provocato dall'infermiera.
'Mhh'  riuscii a mugolare incazzato.
'Ok,ok ho capito. La smetto.'
Finalmente...

Le uniche parti sensibili del mio corpo sono mani, guance e natiche... Non so per quale strano motivo..
Sento in mio corpo sollevarsi e la testa cadermi all'indietro.

'Portatelo [...]' questa volta, una voce maschile si fa spazio tra i brusii.
Non ho sentito dove mi porteranno ma so solo che Salvatore e Giuseppe non potranno venire perchè lo sento replicare all'ordine del medico.
'Ok,Stefano, mi senti bene?'
Non riesco a parlare, quindi con la mano destra, scuoto l'indice per negare.
'Allora [...] infermiera, gli metta il camice.
Mi spogliarono e mi misero un camice color ciano.
Vedevo meglio, ma ancora sfocato.
'Infermiera,sono le [...] ,deve sbrigarsi a portare il [..] operatoria.'
La sala operatoria? Seriamente?!
'No..' La mia bocca impastata fece tutto da sè, inconsciamente.
Probabilmente sussurrai, non mi sentivano.
Iniziavo a prendere controllo del mio corpo. Sentivo anche gambe e braccia ora.
La mia faccia rimaneva insensibile.

Durante l'operazione mi tolsero un vetro dalla testa e scoprirono un trauma celebrale e un paio di costole contuse, insieme ad una gamba ingessata.

La prossima volta, devo salire su un grattacielo, lì, sicuro, non sopravvivo.

Inizio a sentire bene tutti i rumori e gli odori che mi circondano.
I miei occhi vedono bene.
La mia faccia ha ripreso sensibilità e riesco a dire alcune parole, sforzandomi, siccome appena pronuncio una sillaba, le mie costole e la mia nuca iniziano a pulsare, provocandomi un dolore atroce, che penetra nelle ossa.

L'operazione durò circa due, tre ore.
Passarono abbastanza velocemente, anche perchè non sentivo niente,grazie all'anestesia.
'Stefano!' Salvatore saltellò verso di me, con un viso allegro, ma allo stesso tempo dispiaciuto.
'Sal...' La mia voce sembrava quella di un bull dog di 18 anni,senza voce.
'Se ci provi ancora una volta, giuro, che ti butto giù io, veramente!'
'Sal, non so...'
'Io lo so invece! Stronzo...' Disse triste, forse si era preoccupato per me, non era arrabbiato,soltanto triste
'Scusa, giuro.' Con quelle parole, ci siamo capiti: io mai più, e lui con me.
'Quando posso tornare a casa?'
'Non lo so, ora chiedo.' Si dirige verso una sala accanto al mio lettino e dopo poco ritorna con una faccia illuminata da un sorriso.
'Tra una settimana sei a casa Ste!'
Aspetta. Ma quale casa? Quella che condividevo con Sascha, è intestata a lui....
'Sal, c'è un problema.'
'Tranquillo, stai da me! Ho già portato là la tua valigia!'.
'Tu sei mio fratello.'
'No,tu sei mio fratello.'
'Siamo fratelli.'
'Ti voglio bene Stefanino'
'No, ti prego...' Il mio volto si incupì tutto d'un tratto.
'Ti voglio bene Stefano.' Il mio amico mi capì subito, e esaudì la mia richiesta.
'Grazie... Anche io. Come ti abbraccio ora?!' Feci il labbruccio.
'Povero bimbo, non puoi abbracciare il papà, piccolo?' Unì le mani e il suo accento si fece più acuto, ironicamente.
Ridacchiammo, anzi, lui ridacchiò. Io risi ma un colpo di tosse provocato dal dolore alle costole, smorzò la risata.

La settimana passò lentamente, tutta uguale: sveglia,doccia,pranzo,noia,cena,dormi.
E avanti così tutta la settimana...

'Stefano! Aspetta che ti aiuto!' La voce di Salvatore si fece strada, col suo corpo, tra la gente.
Venne verso di me, prendendo il borsone preparato da lui, una settimana prima.
'Grazie, ma ce la facevo da solo!' Ridacchiai, questa volta senza problemi. Ero felice.
'Dove mi porti?' Chiesi dal sedile del passeggero, con una voce da bambino in gita con papà.
'Andiamo al bar, voglio farti fare una colazione decente!' Era allegro Salvatore mentre pronunciava questa frase.
Sorrisi senza dare una vera risposta alla scoperta.

'Una brioche al cioccolato e un cappuccio, grazie.' Il mio ordine era appena stato fatto.
'Per me un thé freddo al limone e una brioche vuota.'
'Tu, vuoi farmi sentire obeso.' Dissi ridendo.
'Oh, non è mica colpa mia se sei goloso!' Aprì le braccia, ridendo con me.
Ridemmo, parlando del più e del meno, come due ragazzi sereni, senza alcun problema. Quei ragazzi che fanno tutti i giorni le stesse cose, senza intoppi e preoccupazioni.

Era ora di ricominciare a vivere.
Ricominciare, andare avanti.
Voglio essere normale.
Per una volta nella vita voglio vivere la mia vita come voglio io, senza intoppi.

💦

Sequel¡!😻
Questo capitolo mi piace, tanto.
Vi piace questo "nuovo stile"?
A me siiii👽👊🏻
Boh, siccome sono le *guarda l'ora perchè è rincoglionita* una meno dieci, vado a nanna.
Dubai patati🌹
•Viola•

Only us -sequel-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora