capitolo 6

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*d'ora in avanti la storia verrà narrata in terza persona*

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Hayley se ne stava lì seduta. Certo, si sentiva confusa, non capiva per quale motivo fosse stata messa in un ospedale psichiatrico, ma una cosa la sapeva: i malati mentali vengono messi là dentro. Malati mentali di ogni genere: chi schizofrenico, chi psicopatico, chi bipolare, chi con disordini mentali/alimentari.
E Hayley si sentiva così a disagio messa lì, in quelle quattro mura così bianche che potrebbe affogarci dentro e quei mobili tutti così uguali che le ricordavano come lei si sentisse spesso. Era tutto così malato lì che lei non poteva fare a meno di sentirsi tale.
Inoltre, l'incontro che aveva avuto con lui, dannazione, lei non poteva ancora crederci. Perchè era stata messa in mezzo a gente malata se alla fine lei non lo era? Lui esisteva, era vivo, così vivo che lei avrebbe potuto toccarlo se solo avesse voluto. Ma questa cosa ancora non se la spiegava, e neanche lui.

***

Hayley venne svegliata da un rumore che veniva proprio dalla sua stanza.
"Scusami per averti svegliato." Le disse con timidezza una voce delicatissima.
Hayley si stropicciò gli occhi e cercò di mettere a fuoco la vista. Una ragazza che aveva più o meno la sua età, abbastanza stravagante, con i capelli molto mossi di un rosso acceso e con dei tatuaggi che non aveva vergogna a mostrare, stava accanto a quello che doveva essere il suo letto. Hayley non si era accorta che la camera fosse per due, ma a quanto pare così era. Dedusse che quella ragazza fosse la sua compagna di stanza.
"Posso sistemare la mia roba qui, non è vero? Non è il tuo cassetto, vero?" Era molto - molto a dir poco - agitata.
Hayley si limitò ad annuire.
Mentre stava mettendo - per così dire - i suoi vestiti nel cassetto, si presentò ad Hayley.
"Cecilia, piacere." Le strinse la mano in modo amichevole, sorridendo.
"Hayley." Disse l'altra.
"Quindi" cominciò mettendosi a sedere sul letto di Hayley che ormai era sveglia e seduta "perchè sei qui Ashley?"
"Hayley. È Hayley." La corresse in modo abbastanza brusco ma la rossa non ci fece caso.
"Oh! Giusto. Dicevo" disse ricomponendosi "come mai sei qui?"
Hayley la guardò un po' e si rese conto che la ragazza aveva un piercing sul sopracciglio.
"N-non lo so neanche io, sinceramente." Rispose scrollando le spalle.
"E tu?"
"Disturbo bipolare della personalità. È abbastanza difficile da gestire, anche per le persone che devono convivere con me, ma spero che riuscirai a sopportarmi." Le disse scherzando e pizzicandole il braccio.
Hayley sorrise, e solo in quel momento iniziò a trovare la ragazza molto - anche troppo - solare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 16, 2016 ⏰

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Daydream ; Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora