Capitolo 11.

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"Don't light yourself on fire to keep someone else warm"
-"Allora, io vado."-
-"Sei sicura?"-
-"Certo, ci si vede in giro. Grazie per avermi ospitata durante queste quattro meravigliose ore, dove ho lasciato il mio ragazzo dopo averlo tradito con te. Ti ringrazio di cuore."-
Derek non dice niente ma ha un'espressione particolare.
-"Ricordati che qui c'è sempre un letto per te."-
-"Intendi il tuo? Non me la sento di condividerlo con qualche aitante ragazza, grazie per l'offerta."- ribatto, acida e cattiva.
Derek mi spinge fuori di casa, chiudendo violentemente il portone alle mie spalle.
Me la sono cercata.
Arrivata a casa, apro la porta e trovo i miei genitori che stanno guardando un film, che sembra d'azione, a detta del sangue e delle braccia mozzate che volano come palloncini durante le fiere.
-"Sei già tornata? Non dovevi rimanerci per qualche giorno dal tuo "amico"?"- mi chiede mia madre, continuando a seguire il film, mentre con le mani mima la parola "amico".
-"Se non ti dispiace, questa sarebbe anche casa mia, sai com'è. E comunque, sì, non sto più da questo mio "amico"."-
Salgo di sopra e rimetto a posto tutte le cose che pensavo mi sarebbero servite e che invece si sono dimostrate abbastanza inutili.
Mi butto sul letto, e comincio a leggere il mio romanzo preferito, ovvero "Via dalla pazza folla", che letteralmente adoro (l'avrò letto circa cinque o sei volte).
Proprio mentre sto per cominciare il quinto capitolo, sento il suono di qualcosa che urta il vetro della finestra.
Mi alzo e schiaccio il naso per vedere meglio e scorgo Derek che mi chiede a gesti se può salire.
Io mi volto e mi distendo sul letto per continuare in santa pace la lettura.
Quando sento altri piccoli corpi che cozzano contro il vetro.
Il suono dei sassolini scandisce quasi il tempo, infatti, quando improvvisamente torna il silenzio, mi alzo di scatto e corro alla finestra per vedere se lui è ancora lì, ma non vedo nessuno.
Sto per girare i tacchi e mettere fine a questa buffonata quando un volto familiare compare dall'altra parte del vetro.
-"Non mi sembra ti avessi detto che potevi salire."-
-"Non me lo hai detto, ma l'ho fatto lo stesso, qualcosa da ridire al riguardo?"-
-"Oh assolutamente. Che ne dici di cominciare col fatto che questa è proprietà privata? E che io potrei scambiarti per un pericoloso ladro e tirarti un coltello? Ma sono solo ipotesi, eh."-
Mentre scavalca il parapetto della finestra fa una smorfia e rotea gli occhi.
-"Di cosa volevi parlare, comunque?"-
-"Di questo."-
E poi mi solleva il mento e mi bacia, con inaspettata delicatezza.
Sono io che mi stacco leggermente per parlare.
-"Stai scherzando, vero? Non puoi venire qui e pretendere con un bacio di rimettere a posto tutto! Mi hai detto che quello che era successo è stato un errore. Non puoi pretendere che ti rincorra sempre, quindi ora vattene Derek."-
-"Sono venuto per restare."-
-"Non ci credo. Non siamo mai stati insieme, cosa è questa botta di passione?"-
-"Non capisci."-
-"E allora tu spiegami."-
Ci sediamo sul letto e noto che sono in uno stato alquanto pietoso: capelli arruffati e scompigliati orribilmente e pigiama con panda e cuccioli, un pigiama che ha più o meno la mia età.
Prende le mie mani tra le sue e le stringe forte.
-"Piano che me le rompi."- dico, cercando di sdrammatizzare.
-"Sapevo che quello che stava succedendo questa mattina era sbagliato, ma mi sentivo così bene..."-
-"Fortuna, avevi una faccia abbastanza disgustata."-
-"La parte umana sapeva... sapeva che stava tradendo un membro del suo branco, ma non riuscivo a resistere. Era una tentazione troppo grande."-
-"Questi sì, che sono i complimenti che ogni donna vorrebbe sentirsi rivolgere."-
-"Per favore Melanie, è una cosa seria."-
-"Va bene, mi do una regolata."- lo guardo e poi appoggio la testa sulla sua spalla.
-"È una sensazione strana, mi manca la terra sotto i piedi a volte."-
-"Non mi dispiace fare da pavimento."-
-"Mel..."-
-"Okay. Messaggio ricevuto."-
-"Io non so come spiegarmi. E tu non aiuti di certo."- mi rivolge un'occhiata obliqua.
-"Scusa."-
-"Io... Oh Dio, è così imbarazzante."- è diventato color mattone.
-"Mi stai chiedendo di uscire per caso?"-
-"È possibile..."-
-"Mh okay. È un po' strano perché ho appena lasciato Isaac e non voglio passare da " ragazza facile", ma se vuoi, va bene. Potremo guardare anche un film a casa tua, che ne dici?"-
-"Io... È okay. Cioè va benissimo."-
-"Va bene Alfa che si imbarazza a chiedere ad una ragazza di uscire, ci vediamo... uhm domani?
-"È... Okay, ci vediamo domani, nel pomeriggio."- mentre lo dice mi da un buffetto sui capelli.
-"Ci vediamo domani."-
***
Mentre cammino verso casa di Derek, mi accorgo di non aver preso la felpa e comincio a sentire un po' di freddo.
Affretto il passo per arrivare il prima possibile e appena scorgo il profilo della casa comincio a correre.
Busso violentemente sul portone e mi apre in fretta Derek, che mi prende per mano e si chiude il portone dietro le spalle.
Vedo che mi squadra in silenzio e lo rimbecco.
-"Che c'è? Non ti va bene che mi sono presentata in jeans e maglietta, anche struccata? Questa è dedizione."-
-"Più che altro mi sembra pigrizia. Comunque stai benissimo così, non farti strane idee."-
-"Oh ma che dolce, quasi mi commuovo. Quasi."-
-"Che ti va di vedere?"- mi chiede facendomi sedere sul divano.
-"Niente horror, mi rifiuto."-
-"E io non voglio vedere un film romantico, che ne dici di qualcosa di azione?"-
-"Va bene, basta che non volino arti amputati da tutte le parti come fossimo ad una sagra delle braccia tagliate."-
-"La maggior parte dei film d'azione fanno vedere scene d'azione. Ti stai confondendo con i film horror."-
-"Mh. Okay."-
-"Eddai, quindi? Che film?"-
-"Fai un po' tu."-
Alla fine optiamo per un fantasy, mezzo horror.
-"Che stai cercando?"-
-"E me lo chiedi pure? Cerco delle patatine, snack, gelati, qualcosa di paradisiaco insomma. Sai più o meno di cosa parlo?"-
-"Certo. Ma non ne abbiamo."-
-"Stai scherzando? In una casa di soli uomini non è presente del cibo spazzatura? Ma dove vivi tu, in un centro di riabilitazione?"-
-"No, non ne ho e ora muoviti che ho messo su il film."-
-"Arrivo."-
Mi sdraio sul divano, cercando di trovare una posizione comoda, quando una mano mi afferra per il polso e mi trascina.
Sono praticamente sdraiata su Derek, con la testa appoggiata sul suo petto, solo che non so dove allungare le braccia.
Risolve anche questo Derek prendendomi per mano e intrecciando le sue dita con le mie.
Alla fine mi addormento perché il film fa schifo e in più lui è molto comodo.
-"Mi hai sbavato la maglietta... Non ho parole."-
-"Eh vabbe, te la laverò io. E non usarlo come pretesto per togliertela perché altrimenti ti prendo a sprangate sugli stinchi."-
-"Dove vuoi andare, che sei ancora sopra di me?"-
-"Solo perché ho freddo... E in più perché sei comodo."-
-"Mh Mh."- mi afferra da sotto le ascelle e mi tira su -"E ora vuoi ancora andare da qualche parte?"-
Mi ritrovo a qualche millimetro dal suo viso e vedo i suoi occhi chiari e il suo volto seminascosto nella penombra della stanza.
Questa volta mi faccio avanti io, appoggio le mie labbra sulle sue e sento le sue ciglia che mi solleticano delicatamente la guancia.
Le sue mani mi afferrano i fianchi e mi fanno girare, tentando di trovare una posizione più comoda per entrambi.
La sua barba corta mi gratta la guancia e mi stringe a sè, ci incastriamo perfettamente e lo spazio tra di noi si riduce visibilmente.
Appoggia il volto sull'incavo della mia spalla e strofina lentamente il naso sul collo, come farebbe un cucciolo qualsiasi.
-"Profumi di... Gardenia. Mi piace il tuo odore."-
-"Mh grazie, tu profumi di uomo. Uomo lupo, con un forte accenno di selvatico."-
Affonda le mani nei miei capelli e fa scorrere le dita sulla massa castana, che rimangono aggrovigliate in tanti piccoli vortici.
-"Va bene per te se stanotte rimango a dormire qua?"- lo guardo sorridendo.
-"E me lo chiedi?"-

Spazio autrice:
Hello!
Alluuura, ho deciso di continuare a pubblicare i capitoli di questa storia, ma la lascerò incompleta, poiché di capitoli ne ho scritti abbastanza ma mi manca l'ispirazione per farla continuare.
In compenso sto scrivendo una storia Sterek e mi farebbe molto piacere se le andaste a dare un' occhiata, si chiama "Take my hand ||Sterek||".
Un saluto❤

And Every Day I Miss You ||Derek Hale||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora