Capitolo 29

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"I'm so into you, I can barely breath. And all I wanna do is to fall in deep."

Ho preso le mie cose e sono fuggita, non è stato facile perché mi dispiaceva abbandonare Scott ma avevo prenotato un taxi che ora mi sta aspettando.

Sono uscita da quella finestrella in fretta e mi sono calata fino a toccare con i piedi per terra, mentre sentivo Scott parlare al telefono con Derek.

La sacchetta rossa ondeggia mentre corro  davanti a casa del Vero Alfa, mi giro diverse volte per controllare che nessuno mi abbia seguito e poi cerco con lo sguardo il taxi.

Arrivo davanti al vialetto e mi appoggio alla cassetta delle lettere, che ormai ha la vernice turchese quasi del tutto scrostata.

Apro lo sportellino per ritirare la posta e una piccola somma di denaro fa capolino da sotto una busta in plastica, che odora di granturco, afferro anche un paio di barattoli dal contenuto incerto.

Il giallo splendente del taxi parcheggiato mi rende ancora più determinata, vedo la macchina fremere e penso che anche questo motore inanimato abbia voglia di partire ed allontanarsi il più velocemente possibile da questa città.

Busso insistentemente sul finestrino mentre il mio fiato crea piccole nuvolette di condensa, il tassista, un uomo dall'aspetto arcigno e oscuro, mi fa cenno di salire.

Gli consegno un paio di banconote e poi mi getto senza ritegno sul sedile posteriore, buttando la sacca da qualche parte.

Mentre il motore si scalda poggio la fronte sul finestrino gelido e comincio a pensare a tutti gli eventi delle settimane passate: le trasformazioni, la prima fuga subito dopo essere stata cacciata di casa di Derek e i sogni.

Quegli stramaledetti sogni che mi perseguitano ormai da tempo, l'ambientazione è sempre la stessa e lo scenario cambia di poco: Derek che mi tortura, Derek che mi uccide, Derek che mi abbandona nel bosco di notte, Derek che mi spara.

La fuga, alla fine non è che una delle tante, si è svolta in un modo quasi troppo semplice.

Mia madre mi ha fornito i soldi e ha chiamato il taxi, io mi sono messa le gambe in spalle e sono fuggita, correndo lontana come una dannata dall'unica persona che abbia mostrato un minimo di umanità nei miei confronti.

Sono riuscita a ripagare la gentilezza di Scott e il suo affetto solo fuggendo, senza salutarlo o altro ma detesto gli addii, quindi in fondo è meglio così per entrambi.

Lydia spero si ricorderà di me per un po', quando sarò mille miglia lontana le manderò un messaggio dove la ringrazierò di tutto, spiegandole il perché di questo allontanamento improvviso.

Ma ho bisogno di cambiare aria, qua tutto mi parla di lui, persino i muri sembrano ripetere all'infinito il suo nome nella notte.

E poi perché restare? A quale scopo? Non ho una casa, un appoggio economico stabile, un lavoro e dovunque mi giri tutti sembrano volermi ricordare in ogni modo lui, è una situazione insopportabile.

Mi addormento perché il tragitto è lungo, il tepore del riscaldamento si fa strada nella mia mente e mi offusca i pensieri, costringendomi a chiudere le palpebre.

Derek's Pov:

Sono corso il prima possibile a casa del Vero Alfa, quando spalanco la porta vedo che in cucina sono radunati solamente la Banshee psicopatica e Scott.

Lydia alza il sopracciglio e quando anche Scott mi restituisce un'occhiata preoccupata l'occhio mi cade su uno specchio all'ingresso di casa McCall e rabbrividisco.

Lo specchio mi restituisce l'immagine di un uomo trascurato, la barba è decisamente più lunga del normale e ho un aspetto che sfiora l'abbandonato, sembro quasi un eremita.

And Every Day I Miss You ||Derek Hale||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora