Capitolo 16.

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"Throw me to the wolves
And I will return
Leading the pack"
Avverto Derek fremere di rabbia e stringermi più forte, mentre io tento di poggiare i piedi per terra.
-"Per favore, ci lasci andare. I miei amici non desiderano farle del male..."-
-"Oh si che lo desideriamo."- sento Stiles sussurrare.
-"Per favore, scenda. Mi lasci spiegare. Non le è bastato tutto il male che mi ha provocato in queste ultime ore? Perché continuare? Le sto dando la possibilità di rimediare a tutto ciò."- un brivido di freddo e uno spasmo doloroso mi fanno cadere in ginocchio, Derek mi rimette prontamente in piedi.
-"Stupida, stupida ragazzina. Non capisci che l'unica cosa che voglio è che la morte di Paige sia vendicata?"-
-"Io non..."-
Uno scintillio si fa strada nella luce del mattino, un centesimo di secondo dopo vedo il corpo di Isaac accasciarsi davanti a me, con un pugnale conficcato nel cuore.
Un urlo disumano si libera dal profondo del mio corpo.
Sento Allison che incocca una freccia e la scaglia senza esitazione, centrando il bersaglio.
Prendo tra le braccia il corpo morente di Isaac e me le tengo stretto, macchiando la sua maglietta delle mie lacrime.
-"Te l'avevo detto, è la supervelocità da lupo mannaro."- fa un sorriso macchiato di sangue mentre tossisce.
-"Isaac, per favore, resta con me! Hai capito? Resta con me!"-
Lo scuoto mentre gli ripeto di restare con me, di non chiudere gli occhi.
Ma attraverso i suoi occhi azzurri, vedo la fiamma della vita spegnersi lentamente.
Gli sussurro un grazie mentre lo sento scivolare via da me.
Gli chiudo gli occhi delicatamente e gli poso un bacio sulla fronte ancora calda.
Scoppio a piangere in modo isterico, con Derek che tenta di farmi alzare e io che gli urlo di andarsene e lasciarmi sola col suo corpo esanime.
Interviene allora Scott con gli occhi lucidi che mi sussurra di andarmene, che a Isaac penseremo dopo.
Mi aggrappo a Derek che mi trascina nella macchina quando vicino l'ombelico avverto un dolore acuto e una sensazione di vuoto.
Abbasso lo sguardo e vedo la punta di una lama, simile a quella che ha ucciso Isaac, sbucarmi dallo stomaco.
Afferro Derek per la manica della giacca e crollo a terra, il dolore si intensifica sensibilmente di secondo in secondo.
Il mio volto si sposta e vedo il mio aguzzino che sogghigna prima di chiudere gli occhi e morire.
-"Figlio di puttana!"-
Derek inveisce contro il cadavere dell'assassino ed io cerco di chiamarlo per farmi aiutare e non morire lì, su un tappeto di foglie scricchiolanti.
-"Derek, aiutami. Non credo di farcela."- dico, mentre estraggo il pugnale insanguinato.
Lui si precipita verso di me, mi prende in braccio e mi porta in macchina, dove ulula a Stiles di mettere in moto.
-"Derek, Derek ascoltami. Se non dovessi farcela...-" lui mi interrompe.
-"Melanie tu ce la farai. Ti portiamo all'ospedale. Noi...noi ti salveremo."-  
 -"Ascoltami, razza di idiota, ho perso troppo sangue. Promettimi che spiegherai ai miei genitori ogni cosa, va bene?"-
-"Melanie, forse c'è un modo di salvarti. Ascoltami, respira. Sto cercando di fermare l'emorragia. Forse so come salvarti."-
Vedo Stiles inchiodare e capire prima di me quello che sta per succedere.
Sento la carne che viene morsa all'altezza dell'avambraccio e sgrano gli occhi, tentando di fermare Derek.
Ma improvvisamente il buio prende il sopravvento.
Derek's Pov:
Ho deciso di morderla; sto tentando di salvarla, mentre urlo a Stiles di ripartire e dirigersi da Deaton.
Le mordo entrambe le braccia più e più volte, per poi passare alle gambe e fermarmi poco sotto il ginocchio.
Osservo il suo volto pallido e sento il battito cardiaco diminuire sempre di più, fino a quasi fermarsi.
Le faccio un massaggio cardiaco particolarmente poderoso, mentre vedo Stiles imboccare a una velocità suicida la strada per Beacon Hills.
Riesco a percepire che sotto il massaggio cardiaco il cuore riparte più velocemente, fino a quasi stabilizzarsi.
Faccio ripartire anche il respiro poggiando le mie labbra sulle sue insanguinate, tenendole chiuso il naso.
Soffio fino a non avere un forte mal di testa, soffio fino a che il suo respiro non riprende il ritmo costante, soffio fino a che non sento la vita riappropriarsi debolmente di quel corpo minuto.
Cerco di assorbire il suo dolore ma tutto quello che posso fare è fermare di poco l'emorragia, sono allo stremo delle forze e quando capisco che Stiles sta parcheggiando apro la portiera della macchina ancora in moto e, con Melanie sulle spalle, irrompo nello studio di Deaton.
Lui mi aiuta ad entrare e a posarla sul tavolo in acciaio.
In pochi attimi arriva il resto del branco che rimane sulla soglia della porta, tentando di lanciare qualche occhiata in più.
Deaton chiama Scott e ci chiede di tenere ferma Melanie mentre lui fa del suo meglio.
Le solleva la maglietta e si mette all'opera per fermare l'emorragia e curare gli organi danneggiati.
-"Derek passa del filo a Scott, lui si occuperà di metterle i punti e di richiudere eventuali ferite ancora aperte. Se non di curarle i muscoli danneggiati."- mi dice e poi prosegue, sempre rivolto a me -"E questi?"- indicando i morsi -"Questi sono opera tua?"-
Faccio segno di sì con la testa.
-"Speriamo solo che il corpo non rifiuti il morso."-
-"Non riuscirei mai a perdonarmelo."-
Dopo un'ora di lavoro estenuante, Deaton annuncia di aver finito e che, se non ci saranno altre complicazioni, per ora Melanie è fuori pericolo.
Passo tutto il resto della giornata e della notte a farle la guardia, del resto anche gli altri sono rimasti, dormono tutti ma sono rimasti.
-"Derek!"-
Melanie si sveglia con un urlo e noto che tutte le ferite si sono rimarginate, il che vuol dire che è diventata un licantropo.
Corro ad abbracciarla e a chiederle come si senta.
-"Io, io sto bene. Ma dov'è il corpo di Isaac?"-
-"Scott è andato a consegnarlo alla Polizia qualche ora fa. Riesci ad alzarti?"-
-"Sì riesco ad alzarmi, ma per il resto stanno tutti bene?"-
-"Tutti quanti."-
La vedo che si dirige verso l'ingresso per accertarsene personalmente e viene sommersa da una folla di volti tirati e occhi gonfi.
Dopo aver ringraziato tutti per il loro aiuto mi prende per una manica e mi trascina dietro la porta più vicina.
Prima che io possa dire nulla, lei mi bacia, sento le sue labbra screpolate che si posano sulle mie e le metto le mani sui fianchi, dove poche ore prima c'era un buco.
Le accarezzo le guance bagnate dalle sue lacrime e la stringo forte a me.
Quando si stacca mi guarda negli occhi, appoggia la testa sul mio petto ed emette uno sospiro di sollievo.
-"Non capisco perché l'abbia fatto. Perché Isaac mi ha salvata?"-
-"Ti voleva molto bene Mel. Avrebbe fatto di tutto per te."
Mi abbraccia e soffoca un paio di singhiozzi, la sento tirare su con il naso e intrecciare le sue mani con le mie.
-"Derek?"-
-"Sì?"-
-"Sei stato tu a trasformarmi?"-
-"Si Melanie. Ora tu sei come noi."-

And Every Day I Miss You ||Derek Hale||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora