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Da Michael:
Luke. Sono le 11. Sono in aereoporto. Dove sei?

Da Michael:
Luke, ti prego. Tu hai visto una mia foto. Io no, non posso riconoscerti in mezzo a milioni di persone.

Da Michael:
Hai idea di quanta gente ci sia qui che è appena uscita dal Arrivals dell'aereoporto?

Da Michael:
Luuuukee

Da Michael:
Ti prego.

Da Michael:
Sono 20 minuti che sono qui.

Da Luke:
Sta calmo non trovo la valigia!

Da Michael:
Luke! :)

Da Luke:
Si? 😏

Da Michael:
Muoviti!

Da Luke:
Arrivo...

Dopo alcuni minuti di altra attesa Michael si sedette su una panchina poco distante e buttò indietro la testa per rilassarsi. Aveva ancora in mano il cartello con scritto 'Luke Hemmings' quindi chiuse gli occhi e attese.
Dopo qualche secondo un grande frastuono, sembrava qualcuno che correva con il trolley che non riusciva a seguirlo e quando aprì gli occhi vide ciò che non avrebbe mai immaginato.
Un ragazzo altissimo, magro come uno stuzzicadente, biondo e con una barba di almeno 3 giorni sul viso stava correndo mentre trascinava un trolley. Michael lo osservò sfrecciargli davanti mentre si guardava intorno e pregò che fosse Luke, perchè quel ragazzo era veramente un figo della madonna.
Michael però pensò che se fosse stato lui avrebbe visto il cartello che aveva in mano. E tornò a fissarsi le scarpe afflitto. Suonò il cellulare.

"Pronto?"
"Mikey dove sei?" L'ultima voce che Michael si sarebbe aspettato era quella di Luke. Una voce bassa roca e gutturale.
"Non chiamarmi Mikey. Sono su una panchina di fronte alla scritta 'Arrivi'. Sei già uscito?"
"Si ed evidentemente non ti ho visto perchè sono quasi all'uscita. Arrivo non muoverti."
"Ho un cartello in mano lo alzo?"
"Si grazie, che maglia hai?"
Michael guardo in basso.
"Bianca maniche nere con scritta rossa, skinny neri, all star." Disse tenendo il cellulare con la guancia e la spalla per alzare il cartello.
"Forse ti ho visto! Oh, merda! Sei quel pezzo di f..." si zittì subito. Ci fu un silenzio imbarazzante per qualche secondo. Poi Michael sentì un trolley dietro di sé, ma non si volle girare.

"Michael?" Sentì la voce sia nel cellulare sia davanti a sè, aprì gli occhi. E quello che vide fu il ragazzo biondo figo di prima.

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