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Quando Michael raccontò tutto a Luke se ne pentì subito. Cominciò a piangere ancora più di quanto non facesse prima, maledicendosi per essere così stupido e cominciando a insultarsi.

Dopo un paio d'ore Michael perse il controllo.

"Basta! Smettila!" Sbraitò "Smettila di insultarti Luke. Sei un ragazzo magnifico, con un sorriso stupendo, degli occhi favolosi, alto, magro, muscoloso. Solo perchè un ragazzo ti ha rifiutato non vuol dire che tu sia una merda. Ti rendi conto di quanti ragazzi là fuori" e preso dalla rabbia indicò la finestra "sarebbero disposti ad amarti, come io vorrei che tu amassi te stesso? Te ne rendi conto? Mi fai arrabbiare Luke! Perchè sei fantastico e per uno stronzo menefreghista ti abbatti così?" Mentre Michael urlava camminando avanti e indietro Luke si asciugò le lacrime dagli occhi con i palmi delle mani e si alzò in piedi e mentre Michael finiva il suo discorso Luke poggiò i palmi ancora umidi sulle guancie del tinto e premette le labbra sulle sue.

Michael rimase interdetto, ma subito dopo si lasciò andare e si baciarono con passione. Luke scaricava la tensione e Michael era così frenetico che voleva sbattere il biondo sul letto, ma si trattenne e lo prese per i fianchi con le mani.
Era un gioco di labbra di lingue e di passione. Ma adesso non era più Calum il menefreghista, ma Luke.

Letters To ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora