GERZA|| Fantasma.

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⚠️In questa one-shot Gerard è morto ecco perché il titolo ⚠️

Titania quel giorno era distrutta, nonostante tutto ciò che riguardava quella prigione chiama torre paradiso non poteva che essere triste, prima aveva perso il suo grande amico d'infanzia Simeon e poi quello che era l'uomo che aveva tanto amato si da bambina.
Anche se Gerard era diventato malvagio è posseduto dalla volontà di Zeref sapeva per certo che fu lui a salvarle la vita dalla esplosione.
Rimase a nudo con i suoi sentimenti fra le rovine di una casa distrutta, la testa fra le ginocchia con calde lacrime amare che le rigavano il viso, persa nei suoi ricordi.
Era stato Gerard a darle la forza di andare avanti in quel posto infernale, dove non si faceva scrupoli per bambini o anziani, si ricordò di nonno Rob e di tutti gli altri che l'avevano aiutata a trovare la sua agognata libertà.
Eppure ora cosa le rimaneva? È vero aveva la Gilda e il suo team nonchè famiglia ma sentiva una mancanza nel suo cuore, quella che occupava Gerard.
Avrebbe voluto che tutto fosse andato diversamente, si sentiva più sola che mai.
Ad un certo punto il vento si alzò e divenne più freddo del normale, una presenza la chiuse in un abbraccio dolce e rassicurante, quel abbraccio la fece sentire a casa.
Pianse ancora più forte e sentì anche i suoi singhiozzi e la presa diventare più salda.
-Gerard.. mi manchi.. -disse la rossa stringendosi su se stessa, lo sapeva era lui, doveva dargli l'ultimo addio ma come poteva farlo, lei voleva poter stare con lui ancora.
-Sai Erza me lo sono ricordato.. Era scarlatto come i tuoi capelli- rispose lui dandole un bacio dolce sulla nuca e lasciando la presa per poi svanire per sempre, la regina delle fate spalancò gli occhi e si girò immediatamente non trovando nessuno, la sua mente la catapultò a quel giorno.

La prigionia si faceva sentire e i bambini erano sempre più tristi e senza voglia di vivere, tranne un giovane ragazzo dai capelli turchesi e il tatuaggio rosso sul l'occhio sinistro, lui era come una speranza dentro quel posto. Era lui che incoraggiava gli amici a resistere per trovare la libertà e di questo la piccola Erza ne era affascinata tanto da seguirlo ovunque e sentirlo parlare per ore. Un giorno però mentre tutto approfondivano la loro conoscenza si erano detti nome e cognome, Erza era ammagliata da quanti cognomi i suoi  amici possedessero e gli trovò uno più bello dell'altro. Quando arrivò il suo turno però il suo sguardo si fece triste e abbassò lo sguardo, da quando era stata rapita sapeva appena il nome del suo villaggio e il suo, era impensabile che così piccola di ricordasse il suo cognome e pensò proprio di non averlo mai avuto.
-Io sono Erza.. Erza e basta.- disse esprimendo il suo pensiero, il giovane Gerard le si avvicinò in un primo momento per darle conforto ma quando le fu vicino le prese una ciocca di capelli rossi ammirandoli. Sorrise.
-Scarlet, come i tuoi capelli rossi scarlatti!- disse poi sorridendo, la bambina lo guardò con gli occhi lucidi e finalmente felice sorrise.

Stavolta non piante più, prese una lunga ciocca di capelli scarlatti e la strinse a se come per dare un ultimo abbraccio a quel uomo che tanto amava e amerà per sempre.
Le sfuggì una lacrima solitaria, poi se con lentezza se ne andò da quel suo piccolo rifugio.
Se solo Erza avesse alzato lo sguardo avrebbe potuto ammirare un bellissimo tramonto rosso Scarlatto.

Angolo autrice:
Questa è un pochino triste né? Spero vi sia piaciuta anche questa Gerza! Chissà cosa sarà la prossima one-shot! Se avete richieste ben accette eh!!

Alla prossima 💎

⚜A Fairy one-shot story⚜Where stories live. Discover now