Chapter Three

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«Alla fine sei andato da zio Nash?»

«Se finisci velocemente la colazione ti porto io all'asilo così possiamo continuare il racconto, che ne dici?» Isabelle annuì per poi finire velocemente gli ultimi pezzi di toast che restavano nel suo piatto. Quando si stava avviando verso la porta Liah la fermò.

«Ti sei dimenticata nulla?» chiese fingendosi leggermente offesa. Isabelle corse da lei ad abbracciarla e lasciarle poi una miriade di bacini nelle guance.

«Ora va meglio» sorrise avvicinandosi poi a Shawn baciandolo velocemente.

«Vai prima che rischiate di arrivare entrambi in ritardo» l'ultima cosa che sentì Liah prima che se ne fossero andati su il marito urlarle un "ti amo" e sorrise pensando a quando fosse fortunata.

«Bene, zaino?»

«C'è!»

«Cintura?»

«Messa!»

«Allora siamo pronti a partire. Prima che ti addormentassi ti stavo raccontando che avevo appena finito i compiti giusto?» Isabelle sorrise annuendo e Shawn riprese a parlare.

«Dopo aver avvertito Aaliyah che stavo uscendo, aprii il portone di casa...

Era una giornata maledettamente fredda a Los Angeles e mi maledii mentalmente per aver messo solo un leggero giubbotto di pelle sopra la maglia a maniche corte, mi ricordai di non aver nemmeno chiesto a Nash se fosse in casa decisi quindi di chiamarlo.

«Pronto?»

«Nash, sono io. Ho bisogno di te, sei a casa?»

«È successo qualcosa di brutto? Comunque sì sono a casa»

«No, tranquillo. Perfetto, sono da te tra poco»

«Okay, a dopo»

«Ciao» chiusa la chiamata aumentai il passo per arrivare il prima possibile, dopo pochi minuti fui davanti alla porta di Nash, per fortuna non abitavamo lontani. Suonai il campanello, alla porta venne ad aprire la madre di Nash, Elizabeth.

«Oh, ciao Shawn, Nash mi aveva detto che stavi arrivando ma sei stato davvero veloce, dai entra che si congela» le sorrisi grato, il mio bel sedere si stava ghiacciando fuori.

«Nash è di sopra in camera sua»

«Grazie Elizabeth»

«E di cosa? Vai su!» le sorrisi un'altra volta prima di salire le scale. Arrivai davanti alla camera di Nash e bussai dato che la porta era chiusa dopo aver ricevuto un assenso entrai. Trovai Nash con la faccia dentro l'armadio e la stanza piena di vestiti.

«Prima che arrivassi è passato un uragano?» chiesi ridendo.

«Stasera vengono dei colleghi dei miei, per una cena di lavoro e mamma mi ha minacciato di buttare il computer e la videocamera giù dalla finestra se non mi vesto elegantemente» con uno sbuffo rovesciò una pila di vestiti in terra per farmi posto sul suo letto.

«Allora, di cosa hai bisogno?» iniziai a raccontargli prima l'incontro del bagno e poi quello dell'autobus, lui rimase silenzioso fino a quando io non finii.

«Quindi se ho ben capito vuoi sapere se conosco questa ragazza?»

«Tu conosci tutta la scuola pensavo conoscessi anche lei»

«Mi dispiace deluderti, amico, ma non la conosco, deve essersi trasferita da poco» mi diede una pacca sulla spalla prima di alzarsi e provare di nuovo a trovare qualcosa di elegante.

«Odio diverti mandare via, ma a meno che tu non ti trasformi in un completo elegante su misura, devo chiedere al tuo grazioso culo di uscire di qui o mi toccherà comprare della nuova attrezzatura» disse guardando con affetto il suo pc e la telecamera, ridacchiando lo salutai e scesi dalle scale pronto per tornare a casa e quando stavo per aprire la porta principale Elizabeth uscì dalla cucina con fare premuroso.

«Vai già via?»

«I miei hanno una cena di lavoro e devo badare a Aaliyah»

«Oh certo che sciocca sono qui da noi anche loro, avrebbero potuto portarvi dopo tutto ci saranno anche Nash, Hayes, Skylynn e la figlia dell'altra coppia» disse poi lei colpendosi leggermente la fronte con il palmo.

«Stai tranquilla, abbiamo tutto pronto a casa»

«Va bene tesoro, mi raccomando stai attento mentre torni a casa»

«Certo Elizabeth, grazie ancora, ci vediamo la prossima volta» dissi per poi aprire e uscire mentre lei mi salutava con la mano. Arrivai a casa poco dopo e appena entrato mi buttai sopra il divano trovandolo insolitamente scomodo, fino a che non sentii un lamento e capii di essermi lanciato sopra mia sorella schiacciandola probabilmente sotto il mio peso.

«Oddio scusa non ti avevo vista, ti sei mimetizzata con il divano, cavolo!» l'unica cosa che fece Aaliyah fu scoccarmi un'occhiataccia, prima di stiracchiarsi.

«Io ho fame, che fai da mangiare?»

«Mamma ha lasciato le lasagne mettile nel forno a microonde e porta il tuo culo qui che scegliamo un film da vedere»

«Anche le tue?»

«Magari, sai sarebbe gentile»

«Meno male che dovresti essere tu a occuparti di me»

«Ma io lo faccio, mia ingenua sorellina» le mostrai un sorriso a 320 denti, mente lei scocciata entrava in cucina. A quel punto inizai a urlare dei titoli di film in modo da accordarci ma non sembrava essere particolarmente disposta a guardare quello che dicevo io.

«La saga di Harry Potter?» chiesi speranzoso.

«Tutti e otto?»

«No non soppravivresti» mi fermai per un secondo, «Il Prigioniero Di Azkaban!» gridai poi facendola spaventare.

«Oddio no! Lo so a memoria ormai»

«Cosa proponi allora?»

«Colpa delle stelle!»

«Nemmeno per sogno non ho voglia di asciugare il lago che farai piangendo» stettimo qualche secondo in silenzio per poi guardarci negli occhi e urlare all'unisono «Città di carta!» scoppiammo a ridere per poi mettere il film. La serata passò velocemente Aaliyah si era addormentata sulla mia spalla poco prima che Q riuscisse a trovare Margo, sorrisi e la presi in braccio, la portai in camera sua e la misi a letto, andai in camera mia e mi coricai anche io.

«Bene ora ci fermiamo qui quando torni a casa ti racconterò della cena e andremo avanti, va bene?» Isabelle annuì prima di slacciarsi la cintura e lasciare che il padre la aiutasse a scendere dall'auto. Shawn portò la sua piccolina davanti all'entrata e la consegnò alla maestra, prima di andarsene si inginocchiò alla sua altezza salutandola.

«Mi raccomando fai la brava, torno a prenderti questo pomeriggio, ti voglio bene amore» diede un bacio sulla testolina di Izzy prima di alzarsi e tornare alla sua macchina diretto in ufficio.

Hello, stavolta non so davvero che scrivere, spero che la lettura sia stata divertente. Peace.

4dudessavedme

She. S.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora