XVI

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Capitolo 16

Dopo tanta attesa Teebe si è deciso finalmente a stabilire un piano definitivo per l'attacco alla terra dei lupi. Quando siamo andati con Maurice al poligono avevo paura di dare un'arma in mano a Clara, ma alla fine la ragazzina si è dimostrata più brava del previsto.

Quindi a questo punto non c'è nessun motivo per cui dovremmo rimandare ancora. Infatti sempre per lo stesso motivo adesso mi trovo nel cassone cabinato del furgoncino di Teebe. E già, ora che sono una criminale non posso farmi vedere. Dura la vita da criminali...

Purtroppo dobbiamo farci ben due giorni di cammino, solo fino ad un certo punto possiamo usare il camioncino.

Arriviamo al bosco nel tardo pomeriggio. Camminiamo un po' in cerca di un buon posto per la notte. Accendiamo un fuoco e andiamo a dormire. Io non ci riesco, ovviamente. Questa notte sono gli incubi a non darmi pace. L'indomani trovo Clara che ha cacciato un coniglio e lo sta preparando per colazione.

"Ti ho già detto di non andare in giro da sola, a maggior ragione qui che possono arrivare i lupi da un momento all'altro," dico.

"Ma cosa dici che i lupi distano due giorni di cammino da qui," dice lei.

"Non è vero, il bosco è tutto dei lupi, noi stiamo cercando solo i capibranco o qualsiasi cosa siano," spiego.

"Capito mamma..." dice lei.

La capisco sempre meno...

Ci incamminiamo.

Dopo un giorno e mezzo di cammino più o meno arriviamo nel centro del bosco, dove si dovrebbe trovare il branco più importante.

C'era solo un piccolo e trascurabile particolare: non avevo la più pallida idea di come fosse organizzato un branco. Fortunatamente, Clara, che a quanto pare era parecchio intelligente e acculturata, per non parlare dei quintali di libroni importanti che aveva letto, era molto informata sullo stile di vita di qualsiasi popolo vivente conosciuti nella loro dimensione. Non sarebbe momento di pensare a certe cavolate, ma avrei voglia di vedere Clara e Teebe sfidarsi in un quiz show. Tornando alla missione, il branco era organizzato in questo modo: una famiglia di alfa, l'esemplare maschio era quello che identifichiamo come "re", la femmina era la consigliera più importante. La maggior parte dei consiglieri era proveniente da alcune famiglie di beta anziani con i loro rispettivi figli. A quanto pare, al momento, c'erano due famiglie formate da un maschio, una femmina e due figli che avevano a loro volta dei cuccioli troppo piccoli per essere considerati parte importante del branco, in più c'era una famiglia di omega considerata degna di far parte del consiglio dall'alfa stesso. La famiglia ha una sola figlia femmina, chiamata Nukpana, che significa male, dato che era l'unica figlia nata dall'unica cucciolata che la lupa aveva avuto. Si racconta, ma in realtà è possibile che siano solo voci, che la lupa più anziana del loro vecchio branco abbia visto nella cucciola Nukpana il maligno e che abbia costretto l'intera famiglia di beta ad andarsene dal branco, rendendoli degli omega. Quando i due si opposero, l'anziana lanciò una maledizione sulla lupa, ed è per questo che non può avere più altri cuccioli. A quanto è stato detto da Clara, l'alfa si chiama Regola e l'altro esemplare femmina si chiama Guadalupe.

Il piano sarebbe di infiltrarci e chiedere accoglienza per qualche giorno. In realtà non abbiamo affatto un motivo per infiltrarci, solo che io e Clara abbiamo insistito così tanto per vivere qualche giorno coi lupi che Teebe non ci ha sopportate più e ha accettato. Sono troppo emozionata all'idea.

Siccome è già notte, e di notte i lupi sono sempre trasformati quindi non possiamo certo chiedergli di ospitarci, ci troviamo un posto abbastanza sicuro per riposare un po'.

L'indomani ci svegliamo di buon'ora e andiamo a parlare con i lupi. Alcuni erano seduti intorno alla parte restante di un grosso tronco tagliato usato come tavolo, e c'erano dei bambini/cuccioli che giocavano alla lotta. Anche se di giorno i lupi assumono la forma di umani possono trasformarsi quando vogliono, quindi io starei abbastanza attenta.

"Scusate lupi," dice Clara ad alta voce.

Non mi aspettavo parlasse lei, spero solo non dica cavolate.

"Siamo dei viandanti in cerca di accoglienza, speriamo voi possiate offrircene," continua.

Gli uomini seduti al tavolo si guardano.

"Viandanti eh? O forse siete solo delle spie infami del mondo dei puzzolenti mortali ?" dice uno chiudendo la frase con un ringhio.

"Stai calmo, Conwenna, sono solo viandanti," cerca di calmarlo un uomo dai capelli grigi.

"Oh taci Wapasha, avresti detto la stessa cosa con quelle altre spie..." dice.

"... se ci fossi stato" continua con asprezza, stringendo gli occhi.

"Conwenna porta rispetto per i lupi più anziani!" dice un altro. A quel punto arriva una donna.

"Non capisco perché voi tre continuate a frequentarvi, dato che andate così poco d'accordo" dice la donna.

A giudicare dal silenzio calato dopo quella frase penso che quella donna sia abbastanza importante, magari potrebbe essere Guadalupe.

"Se questi viandanti hanno bisogno di ospitalità non saremo certo noi a negargliela, non vorremo certo che si dica in giro che siamo solo un branco di scorbutici e solitari vecchi lupi no?"dice la donna.

"La ringrazio signora ," dice Clara.

"Potete chiamarmi Guadalupe, rimanete quanto volete nel nostro villaggio," dice la donna che come avevo previsto era Guadalupe.

Infiltrarci nel villaggio è stato più che mai semplice, vediamo come andrà.







Ciao Nadir!!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 22, 2016 ⏰

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