9- Blood and Ink

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Severus's Pov

Quella mattina Severus si era svegliato presto. Non aveva mai dormito così bene. La giovane strega dormiva al suo fianco, con un leggero sorriso sul volto. Ripenso al giorno prima a come aveva tenuto testa al Signore Oscuro. Solo poche persone ci erano riuscite e per quello che lui sapeva ora erano tutte morte. Decise di mandare un messaggio a Potter e compagnia bella per far sapere che Hermione stava bene. Dopo il duello si era dimenticato che aveva rapito la strega in piena battaglia. L'aveva fatto prima su ordine del Signore Oscuro e poi per proprio scopo personale. Si perché Severus era egoistico. Avrebbero passato più tempo insieme certo che Lui, l'avrebbe affidata al professore. Per cui inviò il suo Patronus  (una Cervia) a Minerva con il messaggio desiderato. Fatto ciò tornò a guardare la strega dormire fra le sue braccia placidamente. Dopo un quarto d'ora aprì anche lei gli occhi felice e riposata.
-Buongiorno professore.-
Ridacchia felice. Sebbene non fossero più a scuola, lei continuava a chiamarlo così la maggior parte delle volte.
-Buongiorno Granger.. Dormito bene?-
Lei annuisce stiracchiandosi.
-Ci voleva, dopo il duello di ieri ne avevo bisogno. Per un attimo ho temuto di non farcela.-
Sussurro abbassando gli occhi. Lui le prese il mento portando gli occhi color Ambra che tanto amava nei suoi, neri come la pece.
-Sei stata bravissima. Solo poche persone sono state in grado di tenere testa al Signore Oscuro. Ed erano tutte adulte. A proposito mentre dormivi ho mandato il mio Patronus a Minerva per dire che stai bene. Con tutto il trambusto me ne ero completamente dimenticato.-
Lei annui, per poi alzarsi.
La seguii con lo sguardo verso il bagno. I capelli ricci si muovevano al suono dei suoi passi, le forme sinuose che si vedevano appena dalla sottoveste, i piedi scalzi.. Severus amava tutto di quella donna. Si sentiva incredibilmente fortunato. Lily ora apparteneva al passato. Adesso c'era lei. Sorrise solo al pensiero. Dopo una buona colazione, il Marchio Nero improvvisamente bruciò. Sbuffai sfregandomi la veste. Lei lo notò. Sollevò la manica. Il disegno era in rilievo. Passò con il dito i segni, creando a Severus un poco di sollievo.
-Vado a vedere cosa vuole.-
Lei scosse la testa.
-Aspetta, vengo con te. Quel marchio lo voglio anche io.-
Mi raggelai. Che cosa le prendeva? Fino al giorno prima aveva combattuto assiduamente da quale Grifondoro era e ora? La guardai interdetta. Che cosa aveva in mente?
-È pericoloso. Questo è il male. Il più grande sbaglio che abbia fatto. Lo detesto con tutto me stesso.-
Lei però era irremovibile. Sbuffando ci smaterializzammo al Maniero.

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Hermione's Pov

Hermione era nervosa. Sapeva che Severus non avrebbe approvato. Ma forse era l'unico modo per aiutare tutti quanti. Villa Malfoy era immersa nell'oscurità. Pavoni bianchi passeggiavano traqnuiamente. "La calma prima della tempesta." Pensò Hermione. Quando entrammo entrarono avvertirono l'aria farsi più tetra e fredda. Hermione levo il cappuccio del mantello nero, mentre avvertiva la veste del medesimo colore che le aveva prestato il professore, svolazzarle attorno. Cercò di infondersi un po di coraggio Grifondoro. In quella situazione le sarebbe servito. Aveva deciso di compiere quel gesto, semplicemente per amore. Sperava così di proteggere i suoi amici, la scuola e il professore che amava. Una volta davanti alla sala, esito. Poi, senza aspettare entrò per prima. Tutti i presenti si voltarono per vedere chi era entrato. Lucius e Bellatrix la fissarono incuriositi. Il volto fiero e il portamento austero, la portarono fino a Voldemort.
-Riddle, sono qui per adempiere alla tua richiesta. Ci ho pensato su e ho deciso che questa è la strada migliore da prendere.-
La poltrona che aveva davanti si girò verso di lei e incontrò due occhi rossi, e un ghigno malvagio stampato sul volto.
-Molto bene, sono sopreso di questo repentino cambio di umore.-
Prima che potesse dire altro Bellatrix avanzò.
-Mio Signore, è una Mezzosangie. Non possiamo accoglierla fra di noi.- disse contrariata. Lui la zitti con lo sguardo.
-Bella, silenzio. Decido io chi avere e chi no. Detto questo mia cara Hermione.. Porgimi il braccio sinistro.- nello sguardo aveva una luce malsana, la voce fremente e carica di eccitazione. Tirò fuori la bacchetta e attese porgendo la mano. Guardai Severus alla mia sinistra, rimasto impassibile. Senza battere ciglio, posai il mio braccio nella sua mano fredda come la morte. La punta della sua bacchetta toccò la mia pelle, dove il disegno si andava formando. Sembrava di essere intrisa di fuoco, la penna invisibile che disegnava senza sosta. Dopo dieci minuti buoni, il simbolo fu terminato.
-Benvenuta, Hermione. A breve  ci sarà una riunione a cui parteciperai. Mi aspetto grandi cose da te.-
Annuii, mentre mi ritraevo da parte.
- In quanto a te Severus, Hogwarts è caduta. Per il prossimo anno, sarai il Preside. Il Ministero della Magia non è ancora in mio possesso ma lo sarà molto presto. Potete andare adesso- con noncuranza il mago li fece uscire come se niente fosse. Hermione respiro l'aria fredda fuori dalla villa a pieni polmoni come se fosse la sua salvezza. Non aveva il coraggio di guardare Severus il quale le porse il braccio e si smaterializzarono nei vicoli bui di Spinners End. Rientrarono in casa del professore. Non aveva ancora detto una parola e sapeva che stava rimunginando su quanto accaduto. Hermione tutta via non aveva smesso di pensare al disegno. Avvertiva una strana magia oscura ora, all'interno del suo corpo, la stessa che aveva sentito poco prima di scagliare una delle maledizioni senza perdono. Ma lei però era Hermione Granger. Non poteva essere diventata Mangiamorte. E invece.. Non era un sogno. Si diede qualche pizzicotto tanto per esserne sicura. Ma era tutto vero. Si sedette esausta su una poltrona.
Lo hai fatto per stare con lui. Va contro i tuoi ideali ma è questo il vero motivo?
Oh sta zitta coscienza. Non ti ci mettere anche tu! 
Per me invece sei attratta dalla magia oscura. La tua sete di conoscenza ti ha portato a fare questo.. Ammettilo almeno.
Hermione mise a tacere la voce interiore. Non si era accorta che Severus la stava guardando da parecchi minuti, con una luce strana negli occhi.
- Sono preoccupato per te.-
Sussurro, mentre si avvicinava stringendola. Lei le sorrise, guardandolo.
-Ormai è fatta. Amami o odiami. Non so perché l ho fatto sono sincera. Forse ero talmente stanca della resistenza, che mi sono arresa.- lui annui, lo sguardo addolorato. Forse adesso si sentiva in colpa. Hermione lo guardò, mentre cullata dalle sue braccia si addormento, cadendo in un sonno profondo.

Cosa sta succedendo a Hermione? Che stia iniziando ad abbracciare la sottile arte oscura? E Severus troverà un modo per impedirglielo?

Let me know, when you need me.   CONCLUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora