Le origini di un Prete, Capitolo 3: Verità dall' Oblio

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Il pastore Nick, o meglio, Nikola Tesla, fu interrotto da uno strano suono simile a una tromba proveniente dall'esterno.

-Sono loro.- Disse Samuel.

A confermare ciò, un noto personaggio avanzò nel corridoio. Era Oluo Bozado, la spalla del prete.

-Ah, Bozado!- Lo salutò Nick. -Ce ne hai messo di tempo!-

-Oi, prete, non sono io che sono caduto in questa trappola!- ribattè Oluo. -Sbrigatevi, che il nostro mezzo di trasporto ci sta aspettando!-

Nick, Samuel e Oluo uscirono e Leer si incamminò dietro di loro. La luce del sole lo accecò per qualche secondo, e quando si riprese vide uno strano veicolo che somigliava a un carro, ma che apparentemente non era trainata da alcun cavallo. La sua superficie era ricoperta di un materiale ignoto.

-Ma cos'è questo? E dov'è Harrison Ford?- chiese Leer.

Un uomo piuttosto anziano dai capelli grigi spuntò da dietro il veicolo.

-Harrison Ford? Dovete essere in errore. Il mio nome è Henry Ford, per servirla.-

-H. Ford.- disse Nick. -Te l'avevo detto, no? È un altro amico mio.-

-Vi prego, spiegatemi cosa sta succedendo! Non ci sto capendo più niente!- pregò Leer.

-Quanta fretta, figliolo! So che pretendi risposte, ma dobbiamo raggiungere Thomas. Sali nella macchina.- Il ragazzo obbedì e Ford, alla guida, partì a razzo. I titani, incuriositi dallo strano oggetto, tentavano di avvicinarsi, ma la macchina era troppo veloce. Leer notò che essi sprigionavano scariche elettriche.

-Reverendo, lei ha detto che voleva parlare dei nuovi poteri dei titani.-

Nick annuì.

-Esatto. Come sospettavo, sono opera di Thomas. Immagino che tu voglia delle chiarificazioni. Ordunque! Come ho detto prima, io non provengo da questo mondo.-

-Aspetta un secondo!- lo fermò Leer. -Cosa intende? Viene dal cielo?-

-Oh, no, caro Leer. Vengo da un mondo che è proprio come questo, ma c'è una differenza. Infatti, lì, i titani non esistono.-

Leer cercò di comprendere quello che il prete gli aveva appena detto. Un mondo senza titani! Non riusciva neanche a immaginarselo.

Nick continuò. -Ovviamente, senza questa grande minaccia a frenare gli avanzamenti tecnologici, la scienza umana si è sviluppata in maniera vertiginosa. Per esempio, gli oggetti che hai visto nella grotta sono...-

-Oi, Henry, stai attento!- li interruppe Bozado.

Ford infatti era tanto preso dal racconto di Nick che non si accorse che un titano stava venendo verso di loro. Il gigante cominciò a scagliare fulmini dal corpo, ed Henry guidava come un pazzo per evitarli. Il pastore Nick, a risposta di quell'attacco, alzò le mani e un lampo di energia oscura scaturì da esse, andando a colpire il titano e mettendolo in ginocchio.

-Finiscilo, Bozado!-

Oluo balzò dalla macchina, si agganciò al titano reso immobile dal colpo di Nick e ne trafisse la collottola, uccidendolo. Dopodichè, tornò nella macchina.

-Ma questi poteri, quindi... Non vengono dagli dei?-

Il prete sembrò esitare. -Vedi, Leer, non sono autorizzato a rivelare queste informazioni. Sono confidenziali. Posso solo dire che noi della Chiesa delle Mura proteggiamo un terribile segreto che non ha a che fare con le divinità. Insomma, per rispondere a questa domanda, no, Leer.-

Samuel lo incalzò. -Forza, continua! Ora arriva la parte migliore.

Il prete annuì.

-Dunque, nel mio mondo stavo cominciando a diventare vecchio. Ma, capite, c'erano ancora troppe cose che dovevo fare, troppe tecnologie da sviluppare. Così ho creato un ultimo congegno: una macchina in grado di trasferire la mia coscienza in un altro corpo, nel tempo e nello spazio: non c'era modo di sapere dove sarei finito, ma a quanto pare tutte le versioni del mio congengo hanno questa dimensione come destinazione.-

-Quindi è così che è giunto qui.-

-Si, e non solo io. Anche altre illustre menti hanno usufruito del mio congegno e sono rinate qui, e occupano posizioni di spicco nel Culto delle Mura. Purtroppo, nel mio mondo mi ero fatto diversi nemici. Uno di questi era Thomas: in qualche modo ha rubato la macchina ed è arrivato anch'egli qui. Ma il caso ha voluto che nascesse con un'identità strettamente legata a me: in questo mondo, infatti, è il mio fratello gemello.-

Ecco spiegati i due pastori identici, pensò Leer. Ma ora c'era un'ultima questione da sbrigare.

-Sa cosa voglio sapere, Nick. Me lo dica e basta.-

Il pastore sospirò. -Si, immagino di si. Vedi, Leer, Thomas è pericoloso. Molto più pericoloso di tutti i titani. Anche lui è uno scienziato, come me. Ha cominciato da subito a parlare di "rimettere questo mondo in ordine". Devi sapere, Leer, che Thomas è pazzo: queste parole potrebbero sembrare ispiratrici ma, come vedi dai nuovi poteri acquisiti da titani, sta progettando qualcosa di molto losco. E così...-

-Così ha creato me e mi ha mentito per tutta la vita?-

-Beh, se la vuoi mettere così, si. Ho ricreato un nuovo laboratorio e ho cercato di fare quello che potevo con i materiali di questo mondo. Dopo anni di ricerca ho sviluppato la tecnologia necessaria per creare, a partire da un individuo, una sua copia. Quindi mi sono preso un assistente, Samuel, e ho dato inizio al progetto Soldato Supremo per creare un individuo in grado di sconfiggere Thomas.-

-E perché non me l'ha mai detto?- chiese Leer.

-Non ti fidi di me?-

-Ho appena scoperto che tutto quello che credevo di sapere è stato una bugia. Forse Thomas sarà veramente pazzo come dice, ma neanche lei scherza, reverendo. Era necessario tutto ciò? O mi ha creato solo per dimostrare il suo potere? Per giocare a fare Dio? E anche il Culto delle Mura: cosa state nascondendo? No, non mi fido di lei, pastore Nick.-

Nick lo guardò negli occhi. -Posso comprendere i tuoi sentimenti, ragazzo. Tuttavia, tu sei la chiave di volta di tutta questa vicenda: pensaci, e quando sarà il momento, fai la scelta giusta, e aiutami a sconfiggere il male.-

-Digli di Marco.- gli suggerì Ford.

-Ah, si, non ti ho detto di Marco.- disse Nick. -Lui, beh, è la chiave di tutto. Se riuscissimo a risvegliarlo dalla morte, potremmo riuscire non solo a sconfiggere Thomas, ma persino a liberarci dei titani per sempre.-

Leer era pensoso.

-Mi dispiace, reverendo, ma ancora non posso fidarmi. Dovrò sentire la versione di Thomas.-

-Non ascoltare il demonio.- lo ammonì Nick. -O ti troverai a camminare sulla strada del male.-

Ford li interruppe. -Siamo arrivati, signori!-

La macchina si fermò davanti a un grande edificio dall'aria antica. Sembrava un tempio di qualche tipo.

-Qui è dove Thomas custodisce l'altra metà di Marco.- disse Nick. -All'interno dell'intoccabile Arca dell'Alleanza. Leer, so cosa provi, ma solo tu puoi salvarci ora!-

Ed entrò nel tempio, andando incontro al suo nemico.

Thomas Edison.

Angolo dell'autore

Un capitolo pieno di dialoghi, questo! Ma ogni tanto ci vogliono, non trovate? Il prossimo avrà più spazio per l'azione. Forse.


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