Le origini di un prete, Capitolo 6: Viva la pizza, ma non Tom Sawyer

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Ma improvvisamente, prima che i nostri eroi potessero trasformarsi, successe qualcosa di inaudito, che cambiò completamente il volgere degli eventi: era come se il creatore di quel mondo si fosse annoiato ad inventare una storia coerente ed abbia deciso di alterarne il finale bizzarramente.

In breve, dal nulla apparve uno strano macchinario, che sembrava un contenitore: era grigio metallico ed aveva davanti un portello, che si aprì. E da esso uscì... Il Pastore Nick? O era Thomas?

No, non era nessuno dei due. Era vero che egli era molto vicino alla fisionomia del nostro clerico, ma aveva qualcosa di... Diverso. Forse era perché al posto del naso aveva un cucciolo di foca, ma probabilmente era un impressione.

-E tu chi sei?- chiese Leer.

-Sono il Pastore Nick... Di un'altra dimensione!- esclamò, e puntò il dito contro il nostro Nikola. 

-Sono venuto a metterti in guardia!-

-Ohibò! E da cosa?-

-Io provengo da una dimensione... Una dimensione dove il Cinema della morte e della distruzione è stato distrutto, l'umanità ha seguito!-

-Ma è terribile!- esclamò Samuel L. Jackson.

Ma prima che uno dei due Nick potesse dire qualcosa, un secondo macchinario comparve, e da esso uscì un altro Nick.

-Ah, vedo che mi hanno preceduto. Io vengo da un mondo... In cui BOB ha corrotto tutta l'umanità!-

-Ma non l'avevate già sconfitto in passato?- chiese Leer.

-Si, ma è tornato. È tornato perché...-

Ma prima che potesse parlare, uno, due, cinque, venti, cento macchinari comparvero, e ognuno dei Pastori Nick raccontò la propria storia. Uno veniva da un'universo in cui il Comandante Levi era diventato il Tutto, un altro arrivava da un mondo dove un misterioso essere che si faceva chiamare Light aveva annientato il cosmo a causa di un mancato intervento del Re Fritz; un altro ancora veniva da un universo dove tutti i guerrieri erano morti a causa di una sfortunata olimpiade.

-Prima della fine del mondo, ci siamo messi in salvo grazie a una delle nostre, cioè anche una delle tue, invenzioni, e siamo tornati qui.-

-Gentiluomini! Esprimete quello che devo compiere, e io mi ascolterò!- disse Nikola Tesla.

-In ogni mondo,- cominciarono. -In ogni mondo ogni catastrofe succede per uno e un solo motivo: l'uccisione di Thomas Edison da parte di Leer.-

Il Nick della nostra dimensione si fermò qualche momento a ponderare. -Volete dire che Edison, e di conseguenza me, ha viaggiato così tante volte nelle dimensioni da risultare legato indissolubilmente al continuum?-

I Nick annuirono. 

-Intuizione corretta, ma non del tutto: è vero che in certe circostanze la sua scomparsa potrebbe causare la rottura dei sottili equilibri dell'universo. Ma perché ciò succeda, bisogna che egli venga ucciso da un'altro viaggiatore temporale.-

-Ma se non sono stato io ad ucciderlo...-

Nikola guardò nella direzione di Leer.

-Come è possibile...-

-Pensa, Nikola, pensa!-

E fu allora che Nick si ricordò di qualcosa.

Il processo per creare un clone era più complicato di quel che sembrasse: oltre al DNA, c'era bisogno di qualcos'altro.

Un'anima.

Ma per fortuna, grazie alle tecnologie che aveva perfezionato, aveva il potere di raccogliere anime vaganti, o fantasmi, che dir si voglia, e utilizzarli per i suoi esperimenti. Ma allora forse...

Attack on Titan-Storie brutteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora