Capitolo 12.

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"Who you gonna call when you need somebody, when you need someone?"

Ilenia's Pov

L'avevo sentita poco e niente quella sera, volevo lasciarla sola con Zayn, ma non mi aspettavo una reazione così da suo padre. Un padre che per lei è stato totalmente assente dopo la morte della mamma.
Che cosa gli era passato dalla testa nessuno l'aveva capito, eppure io continuavo a farmi domande mentre sorseggiavo il mio caffè. L'avevo preso in fretta e in furia mentre andavo al posto dove avrei dovuto vedere Tin.

Ero al vecchio campo da basket che utilizzava la nostra scuola per gli allenamenti della squadra dell'istituto. Ci andavo con Tindari per vedere i ragazzi giocare, è lì che ho conosciuto il mio ragazzo.
Buttai il contenitore vuoto del caffè e mi guardai intorno seduta sugli spalti, intorno a me la desolazione. Da quando l'hanno dichiarato inagibile tutto è andato in rovina.
Ci sono scritte sui muri, rottami di auto gettati qua e là, il canestro rotto e arrugginito, insomma un vero e proprio schifo.

Mi girai improvvisamente sentendo delle voci in lontananza, così mi sollevai e infilai le mani nelle tasche della mia felpa aspettando di vedere qualcuno. Sono un po' cieca, non metto le lenti e gli occhiali perché succede sempre che mi rompo, ma quelli sono dettagli.

Tindari's Pov

Scesa dalla macchina di Zayn cominciai a far ruotare le ruote della mia sedia verso il campetto, avevo intravisto Ilenia così non aspettai molto per raggiungerla, aveva un'aria abbastanza preoccupata e anche perplessa devo dire.
Con Zayn al mio fianco arrivai al primo gradino degli spalti e guardai la mia migliore amica, me la ritrovai al collo e mi strinse forte.

"Stai bene vero? Dimmi che stai bene."

Le accarezzai la schiena prima di staccarmi da lei lentamente.

"Si, sto bene.. e tutto grazie a Zayn, senza di lui non so cosa avrei combinato.."

Sentì il ragazzo sospirare dopo avermi sorriso, ma la mia attenzione in quel momento era rivolta verso Ilenia.

"Ora che hai intenzione di fare? Tornare a casa o, che so, trovare un altro posto...?"

Passai la lingua velocemente sulle labbra e mi schioccai le dita, è un'abitudine che ho da quando sono sulla sedia a rotelle, mi si incriccano le ossa quando faccio girare le ruote ed è una cosa che odio.

"A casa mia per un po' non ci torno, non mi interessa cosa pensa mio padre, sono maggiorenne da un bel po' e posso cavarmela da sola.
Cercherò una casetta su un piano fatta per me.. però per adesso ho bisogno di un posto dove stare.."

Ilenia annuì e si sedè sul gradino guardandosi le unghie mangiucchiate, abbassò il viso per un secondo e poi mi guardò.

"Vieni a stare da me, ti aiuterò io per i primi tempi, lo sai che non ci sono problemi. Solo che dovrai abituarti al weekend quando resto da Gius.."

Feci per rispondere ma Zayn mi interruppe mettendo una mano sulla mia spalla.

"Nel weekend starà con me, anche perché sono libero e non ho impegni di alcun genere!"

Misi la mano su quella di Zayn e sorrisi appena, stavo creando troppo disturbo per i miei gusti e io non volevo affatto questo. In poche parole mi sento in debito con loro, sprecano il loro tempo per una come me.
Noi persone disabili siamo, purtroppo, di peso per tutti e io non voglio esserlo, non voglio esserlo per niente.

"Siete troppo buoni con me... E non me lo merito, per niente."

Girai le ruote e piano scesi la rampa che portava al campo, fissai per qualche secondo il canestro e poi alzai il viso verso il limpido cielo, non c'erano nuvole quella mattina. Le ho sempre odiate, mi impedivano di vedere la mia mamma, eppure io amo la pioggia.. so che può essere un contro senso, ma ho sempre avuto "disturbi" del genere.

"Piccola, tu meriti questo ed altro."

La voce di Zayn mi fece ritornare in me e me lo ritrovai inginocchiato davanti alla mia figura, prese la mia mano e la baciò dolcemente.

"Piccola.. l'unica cosa che tu non meriti è il male."

Abbassai il volto e strinsi il suo palmo caldo e ruvido.

"Posso essere d'accordo con Zayn? Anche perché ci sono anche io eh? Non sto facendo la candela!!"

Risi sentendo Ilenia e arricciai il naso per non piangere, mi pizzicavano gli occhi e dovevo trovare un modo per distrarmi.

"E va bene.. farò come dite voi, ma a patto che se vi dovessi creare problemi o fastidi, voi me lo direte subito, d'accordo?"

Annuirono e io sorrisi, forse era un sorriso di quelli forzati, ma non potevo fare altrimenti. Sarà tutto diverso da ora in poi...eh si.. lo sarà e come.

Late Nights.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora