Capitolo 18.

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Tindari's Pov

Ed eccomi di nuovo qui mentre mi guardo allo specchio; indossavo un vestitino nero con delle frange di pelle che ricadevano sul tessuto scuro.
Mi piegai per allacciare il cinturino delle mie scarpe col tacco e sistemai i piedi sul piano della sedia.
Arricciai meglio i capelli controllando che qualche riccio non si fosse incastrato negli orecchini e mi sorrisi.
Afferrai la borsa e il telefono per poi uscire dalla stanza, Ilenya era uscita con Gius senza dirmi nulla, quindi non dovetti nuovamente affrontarla come qualche ora prima.

Chiusi bene a chiave la porta di casa una volta fuori e girando le ruote aspettai Zayn in giardino, non sostai molto perché qualche secondo dopo un Audi sfrecciò con la musica ad alto volume nella strada. Si fermò al ciglio e il finestrino si abbassò rivelando ai miei occhi il bellissimo viso del ragazzo che aspettavo.

Si toccò la barba sorridendo e alzo un sopracciglio sorridendo.

"Salve signorina, aspetta qualcuno?"

Sorrisi anche io e mi avvicinai alla macchina girando le ruote con le mani. Lui nel mentre abbassò il volume dello stereo e aprì la portiera.

"Si, aspettavo un ragazzo, dovrebbe arrivare tra qualche minuto."

Si piegò lasciandomi un bacio a fior di labbra e sorrise accarezzandomi lentamente la guancia rosea.

"Allora dovrò prelevarti prima che arrivi e mi lasci secco."

Rise e mi prese in braccio facendo  giro della vettura, aprì la portiera dal lato del passeggero e mi adagiò delicatamente sul sedile per poi lasciarmi un altro bacio. Lo vidi piegare la sedia e infilarla nel cofano, dopo di che entrò nella macchina allacciandosi la cintura, feci lo stesso osservandolo.

"Non credo sia così geloso da vedermi con un altro ragazzo."

Mi sistemai la direzione del ciuffo riccio e guardai poi la strada quando mise in moto la macchina.

"Credi male."

Non lo guardai, sorrisi e basta senza dargli una risposta alla sua affermazione. Restai in silenzio ad arrossire mentre mi stringevo nelle spalle.
Durante il tragitto verso una destinazione a me sconosciuta parlammo del più e del meno delle ore che abbiamo trascorso separati, ma nulla di che, scherzammo dandoci gomitate e schiaffi sulle braccia.
Ho sempre sognato un rapporto del genere con un ragazzo e Zayn mi piaceva anche per questo, riusciva a darmi ciò che volevo.

"Signorina Brown, le andrebbe di condividere con il sottoscritto un bel joint in riva al mare a Venice Beach?"

Annuii battendo le mani e lui vedendo la mia reazione non esitò a ridere quasi divertito.

"Le devo far assaggiare una cosa buona, arrivata direttamente dal giardino di casa mia."

Mi morsi le labbra e lo guardai attentamente.

"Ah bravo, oltre al calciatore fai anche il contadino? Mi stupisci."

Girò il volante con una mano e poi parcheggiò la macchina, eravamo di fronte al mare e c'era una vita a dir poco mozzafiato, per non parlare della tranquillità che ci circondava.
Spense il motore e si voltò verso di me alzando un sopracciglio.

"Ti stupiresti se sapessi in quante cose sono bravo, signorina."

Gli misi una mano in faccia ridendo e lui si allungò sfiorando con la mano la mia coscia scoperta. Un brivido percorse la mia pelle in quel momento, le sue labbra sfiorarono le mie e il desiderio di baciarlo mi saliva in una maniera assurda.

"Può gentilmente spostarsi? Devo prendere il libretto della patente."

Trattenne una risata e io rimasi ferma come una stupida aspettando che lui prendesse ciò che voleva, afferò il libretto dal portaoggetti della mia portiera e lo mise sulle sue gambe.

Late Nights.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora