*STEFANO POV'S*
Quello che mi ha detto mia ha fatto maledettamente male,ho iniziato a correre all'impazzata con le lacrime che mi rigavano il viso,evitai due ragazzi alti e robusto per poi fermarmi stanco dalla corsa e sedermi sul marciapiede poco dopo quel viottolo in cui c'erano quei due timorosi ragazzi,ad un tratto sento un urlo e vedo i due ragazzi prendere a correre dall'altra parte della strada,mi alzo di scatto temendo sia successo qualcosa di brutto,mi acciglio sulla piccola via e vedo il corpo disteso di Sascha per terra,aveva gli occhi chiusi,le labbra dischiuse con piccole macchie di sangue,la pelle bianca come un ciencio,quel suo bellissimo viso sfigurato da sangue che scendeva dal naso senza mai smettere di colare,lo guardo e subito mi metto in ginocchio vicino a lui mi avvicino al suo cuore e metto una mano sotto al suo naso per sentire se era ancora vivo,fortunatamente lo era,le lacrime minacciavano di scendere,vederlo in quello stato mi faceva stare male,ho deciso di chiamare l'ambulanza,passano 5 minuti,dove io mi ero seduto di fianco a lui e gli avevo lasciato qualche bacio sperando in un suo risveglio e le lacrime scendevano come una fontana.
Cosa ho fatto?È tutta colpa mia,è colpa mia se abbiamo litigato,è colpa mia se il suo corpo ora era lì con il viso sfigurato,alcune lacrime si erano asciutte sul suo viso.
X: Spostati,dobbiamo prendere il ragazzo steso,è meglio che vai a casa-Dice un'uomo dall'accento Newyorkese
Io: Signore mi scusi ma lui e il mio fidanzato
X: Oh allora può salire sul l'ambulanza-Dice accenando un piccolo sorriso
Entro nell'ambulanza e dopo circa 5 minuti arriviamo in ospedale,lo portano in una camera dopo 2 ore sono arrivati anche tutti gli altri e gli ho raccontato l'accaduto,ad un tratto esce un medico dalla porta di quella maledetta stanza,io gli corro incontro
Io: Come sta?
Lui: È in coma-Dice in tono freddo è dispiaciuto allo stesso tempo
Io mi accascio a terra con le mani davanti al viso,le lacrime scendono come pioggia in una giornata d'autunno,mi sentivo in quel modo,mi sentivo come l'autunno,quella stagione dimenticata da tutti,continuavo a ripetere che era colpa mia,in effetti lo era,era tutta colpa mia,io sono scappato e l'ho lasciato lì da solo,ad un tratto mi alzo deciso e faccio irruzione in quella stupida stanza,mi trovo davanti il suo corpo svenuto sul lettino dell'ospedale pieno di fili e flebo attaccate al suo gracile corpicino,in quella stanza con il pavimento grigio come il fumo e le pareti bianche piene di crepe,mi avvicino a una sedia in parte al letto appoggio la mia mano sulla sua e inizio a parlare.
Io: Sascha,scusa,scusa se sono un disastro,scusa per quello che ho fatto, perché quello che è successo é tutta colpa mia,lo continuerò a ripetere,finché non ci sarai tu con quella voce angelica e mi dirai che va tutto bene,che non è stata colpa mia,fino ad allora sarà colpa mia,io ti amo più di qualunque altra cosa,persona o animale che ci sia al mondo,sono stato uno stupido a comportarmi in quel modo,scusa,scusa,scusa,sicuramente non mi sentirai,ma ci tenevo a dirtelo,Sascha ti amo.
Le lacrime iniziano a scendere e io stringo di più la sua mano poi mi addormento lì con lui,sognandolo.
------
«Ci vediamo questa notte.
Stessa ora.
Stesso posto.
Stesso sogno.»
------
Auguri Dylan O'brien😍❤️
STAI LEGGENDO
Destinati a stare insieme ||Saschefano|| finita
Jugendliteratur3 parole Saschefano is real❤️ #769 in ten fiction 2/05/18