Jack mi accompagnò a casa, durante il tragitto non parlammo, ci salutammo ed entrai in casa: dovevo andare a "sfogare" quel misto di emozioni sedendomi al mio pianoforte, ma nel momento in cui mi stavo dirigendo nella mia stanza dei sogni, spunta dalla sua camera, mia madre, con le braccia conserte e con occhi minacciosi.
< Signorina, noi due dobbiamo fare due chiacchiere > mi disse incamminandosi verso la cucina, la seguii e mi sedetti al tavolo difronte a lei.
< Si, mamma, cosa devi dirmi? > domandai facendo finta di niente
< Quando me lo avresti detto che hai il ragazzo? >
< Mamma, Jack non è il mio ragazzo! È solo un amico >
< Elisabeth, non mentire a tua madre! Ho visto come ti guardava quel giovanotto! >
< Mamma ti ripeto, è solo un amico, lo sai che prima di fidanzarmi lo direi a te e a papà; non ti ricordi la relazione che ebbi con James ? >
A sentire quella parole, la mamma cambiò espressione e capii che stavo dicendo la verità, o quasi...
< Scusami Beth, hai ragione, però ho visto come ti guardava, e poi un appuntamento, le cose non mi quadrano, mi potresti spiegare? >
< Si lo so, mi guarda in un modo strano, forse gli piaccio...>
< E a te piace ? > non mi fece finire, a volte mia madre era peggio di Vanessa, d'altronde lei era mia madre, glielo potevo dire cosa era successo quel pomeriggio.
< Non so se mi piace, però oggi è scappato un bacio; non so cosa provo, però lui da come mi guarda e da come si pone, mi fa capire che è cotto>
< Oh, amore, scusami se sono stata così aggressiva con te, però sai come sono > "meno male che lo ammette" penso tra me e me
< Non metterti fretta tesoro, se capisci che questo Jack, è il ragazzo giusto per te, lo capirai da sola, devi darti un po di tempo >
< Scusa, mamma, per non averti detto dell'appuntamento con Jack. Però adesso basta, sai che non mi piace molto parlare con te di queste cose, ora vado a suonare > ero un po imbarazzata, erano rare le volte in cui io e mia madre parlavamo di ragazzi, e quelle poche volte erano già tante; mi alzai da tavola, le lasciai un bacio in guancia e andai nella mia stanza, pensando a quello che aveva detto mia madre e a quello che era successo con Jack.Mi sedetti al piano, e iniziai a suonare, era l'unico a farmi riflettere, e questo mi liberava da tutti i pensieri che mi tartassavano la mente.
Erano già le 21:30, accesi la connessione Internet e trovai un messaggio di Jack, sì ,ci eravamo scambiati i numeri di telefono, gli risposi, e dopo aver parlato del più e del meno, andai a dormire.
Mi svegliai con un unico pensiero: come mi sarei comportata oggi con Jack.
Mi alzai dal letto, feci colazione, mi vestii e uscii di casa: ero in perfetto orario; quando girando gli occhi verso l'altro parciapiede, noto una custodia di un violoncello, e solo una persona suona il violoncello in questa zona del quartiere!
< Ehi Nick > gridai
Si sentì chiamare e si girò, era così bello con i suoi occhi blu notte.
< Ehi Beth, anche tu oggi in anticipo?>
< E sì, tu invece sempre con il cello dietro cammini ? >
< Certamente >
< Quanto lo adoro! > dissi a voce alta senza rendermene conto
< Adori cosa, o per meglio dire chi ? > disse guardandomi e alzando un sopracciglio
< Il cello ovviamente, chi sennò? Te? >
< Ovviamente, occhi bellissimi >
Okay calma Beth, ti ha chiamato occhi bellissimi, respira e non fare vedere il tuo sorriso a 32 denti!
< Si certamente, sogna Nick > velocizzai il passo e con ancora un sorriso gigantesco stampato in faccia, entrai a scuola.
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Questo tuo modo di amare
RomanceElisabeth White, una ragazza amante della musica; per lei la musica non era un 'hobby' era la sua vita scorreva nel suo sangue e quando questa arrivava nel cuore tutto andava in palle... È si, solo con la musica si poteva giungere al suo cuore perch...