Non posso crederci !

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" Libiamo, libiamo ne' lieti calici,
che la bellezza infiora;
e la fuggevol, fuggevol ora
s'inebri a voluttà.
Libiam ne' dolci fremiti
che suscita l'amore,
poichè quell'occhio al core
onnipotente va.
Libiamo, amore, amor fra i calici
più caldi baci avrà."

Si avvicina a me dopo aver cantato la prima parte e abbassandosi verso lo spartito e di conseguenza avvicinandosi al mio viso disse:
< Ecco, qua c'è la parte dei coristi, che fa...>

"Libiam, amore, amor fra i calici
più caldi baci avrà."

< Okay, dopo di ciò ce la parte di Violetta > dissi, avrei voluto tanto cantare con lui, però non era possibile così mi accontentai di suonare con lui.
< Va bene, la parte di Violetta saltiamola, passiamo nuovamente alla mia parte > disse
Riprendiamo a suonare e arrivati all'ultima pagina
agli ultimi pentagrammi
alle ultime battute
all'ultima battuta
all'ultima nota
Mi ritrovai le sue labbra sulle mie e...
per quanto mi piacesse che mi baciasse, mi alzai dallo sgabello, e dopo avermi perso nei suoi occhi dissi con una punta di dispiacere :       < Jack, mi dispiace, ma non deve succedere più, tu per me...sei solo un... amico >
I suoi che guardavano fissi i miei cambiarono "sentimento" appena pronunciai la parola amico.
< Scusa, allora. Amici? > mi porse la mano ed io gli e la strinsi accennando un sorriso.

Driin...
< Ora è il momento di salire andiamo ? > disse
< Tu vai, io devo andare prima in bagno >
< Okay, ci vediamo su, Beth >

Uscii dall'aula e andai in bagno e poi ritornai nell'aula: avevo bisogno di assorbire le conseguenze della conversazione avuta con Jack: mi dispiaceva, vedevo come mi guardava; ma io non provo quello che prova lui per me! Per me è solo e soltanto amicizia, e anche se ci siamo baciati, quello che provo non supera i limiti dell'amicizia.

Chiusi la porta e mi rimisi a sedere e gli occhi mi andarano nella partitura di Violetta, che era davanti ai miei occhi, così curiosa di sentire come fosse la parte iniziai a suonare e non so come, iniziai a cantare :

"Tra voi, tra voi saprò dividere
il tempo mio giocondo;
tutto è follia, follia nel mondo
ciò che non è piacer.
Godiam, fugace e rapido
è il gaudio dell'amore;"

Sentii il cigolare della porta, ma non mi girai, non so il motivo e così finii la frase:

"è un fior che nasce e muore,
nè più si può goder."

Mi sentii osservata e alla fine mi voltai e non potevo credere ai miei occhi!

Avevo cantato davanti...

davanti...a...

a... Nick!!

Con i suoi occhi blu notte fissi nei miei, la porta si chiuse alle sue spalle e rimasimo dentro l'aula a fissarci:

Fino a quando...

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