-Brad...- piangnucolo, allontanandomi dal suo corpo.
-Vieni a casa mia- propone, allungando una mano verso di me.
-No-
Scappo il più velocemente possibile e non mi fermo finché non sento un dolore alla milza lancinante. Mi siedo su una panchina e mi porto le ginocchia al petto. Le lacrime scorrono indisturbate sulle mie guance. Tento di asciugarle con la sciarpa, ma il mio unico risultato è quello di sporcarla tutta di nero. Fanculo agli eyeliner. Forse sono passati pochi minuti, forse un'ora, da quando sono seduta, sto bene stretta nei miei vestiti pesanti, ma inizia a nevicare.
-Porca puttana- mi lamento, tirando in testa il cappuccio, che purtroppo non ne vuole proprio sapere di stare su.
Alla fine decido di lasciar cadere i fiocchi sui miei capelli azzurri e rosa. Allungo la mia mano per prenderne qualcuno al volo. La mia pelle è bianca come quella di un cadavere, con le vene blu che spiccano in tutta quella pallidità. Tiro fuori il cellulare. Compongo un numero di telefono e chiamo. Forse sbaglio. Forse no. Non lo so nemmeno io.
-Forse mi odierai ancora, non so... ma ho bisogno di un favore. Ho bisogno di un consiglio- asserisco appena risponde.****
I capelli neri nel perfetto ciuffo sono la prima cosa che noto. Gli occhi magnetici la seconda. E il suo fisico asciutto la terza. Si siede accanto a me.
-Ciao...-
Volta il viso verso di me, come per scannerizzarmi.
-Ciao, Holland. Non mi aspettavo una chiamata. Stai bene?- chiede, con un tono di voce calmo.
Mi sono sistemata alla bella e meglio l'eyeliner, anche se dubito che il mio viso abbia un aspetto anche solo lontanamente decente.
-Più o meno. E secondo me non è che non ti aspettavi una mia telefonata, non ti aspettavi che io ti perdonassi. Mi hai dato della troia un paio di volte- lo canzono ridacchiando.
Lui mi imita.
-Già, ho sbagliato-
Faccio spallucce.
-Me lo meritavo-
-Come mai qui?- mi chiede curioso.
I suoi occhi trasparenti sembrano perforarmi la testa, come se stesse per leggermi i pensieri.
-Siamo stati insieme, Jake. Penso che tu sia una persona piuttosto bilanciata per darmi un consiglio. O sbaglio?-
Jake annuisce lentamente.
-Okay... spara-
Prendo un grosso respiro.
-Non ti sei mai sentito come se volessi due cose allo stesso tempo che non puoi avere insieme?-
La mia domanda lo mette in difficoltà, così continuo.
-Cioè... non ti è mai capitato che fossi così accecato dall'idea di volerle tutte due, da non capire che, alla fine, prendendone una annullerai completamente l'altra?- chiedo nuovamente.
Stavolta sembra avere una risposta pronta.
-Holland, chi tutto vuole, nulla stringe. Ricorda-
Lo interrompo a priori.
-Sì, questo lo so, ma come posso fare a decidere? Devo seguire il cuore, o la ragione?-
Torturo il legno della panchina con le mie dita nervose.
-Spesso il cuore e la testa vanno in due parti completamente opposte, e tu ti disperi perché capisci che non seguirai mai tutte due, dato che sarebbe impossibile. E questa cosa ti resta sulla coscienza. Ti chiederai sempre cosa sarebbe successo se avessi seguito uno al posto dell'altro. Tutto ciò ti renderebbe sempre triste e avresti solo un grosso rimpianto...-
Gli scocco un'occhiataccia.
-Non mi stai aiutando più di tanto- piangnucolo.
Mi ammonisce con lo sguardo, anche se gli angoli della sua bocca sono tirati verso l'alto.
-Fammi finire-
Sbuffo ridacchiando.
-Okay-
Fa un colpo di tosse, forse per il freddo pungente, poi continua.
-Stavo dicendo che saresti sempre combattuta dalla parte di te che voleva scegliere l'altra strada e non ci sarà modo di spegnere questa altra parte. Tuttavia, c'è una cosa che quasi nessuno ci ha mai pensato. Ci sarà una visuale in cui vedi solo due linee opposte, che non si incontreranno mai, non si incontreranno né tra qualche giorno, né tra qualche anno. Ma se impari a guardare da un'altra prospettiva, riuscirai a vedere una soluzione-
-Una soluzione?- ripeto stranita.
-Sì. Una soluzione che farà in modo che tu possa seguire entrambe-
-Davvero?- chiedo, lasciandomi trasportare dall'entusiasmo.
-Sì, certo. Tuttavia dovrai limitare tutte e due le scelte. Con qualche stop in più riuscirai a far combaciare tutte e due-
Dopo qualche attimo di silenzio aggiunge altre due parole.
-Hai capito?- chiede, vedendomi in pensiero.
-Forse sì, forse no-
Lui si lascia scappare un sorriso.
-Holland. Devi solo ascoltare il cuore e la ragione contemporaneamente, se scavi a fondo troverai dei punti in comune. Poi devi solo intrecciarli. Capisci adesso?-
Ci penso su. Non ha torto. Se ci rifletto ha davvero senso.
-Hai bisogno di una lampadina accesa sulla testa per illuminarti?- mi punzecchia.
Gli faccio una smorfia divertita, poi riprendo un'espressione meno da stupida.
-Porca puttana, Jake! Sei davvero bravo a dare consigli! Per fortuna avevo ancora il tuo numero di telefono, pensavo che non mi avresti risposto. Sai, mi dispiace ancora di averti tradito così. Mi sono sempre sentita in colpa-
-Direi di aver trovato la mia vocazione- esclama ridacchiando.
Dapprima divertito, poi torna serio.
-Non ti avrei mai sbattuto il telefono in faccia, Holland. All'inizio ero molto incazzato dato che mi piacevi sul serio, ma poi ho lasciato perdere, forse ti piaceva veramente Brad, o forse ti piace anche adesso- esclama guardandomi in viso.
-Ti ringrazio, nessuno avrebbe potuto consigliarmi meglio di te. E ti ringrazio anche per non esserti arrabbiato troppo con me. Mi piacerebbe essere tua amica- esclamo imbarazzata, evitando il nome di Brad o di menzionare il mio affetto verso di lui.
-Certo. Anzi, dovrei ringraziati io, perché dopo la nostra rottura mi sono guardato intorno e ho trovato una ragazza- esclama girando il viso dall'altra parte.
Avrei giurato che stava arrossendo.
-Davvero? Sono contenta per te!- dico stringendogli le mani, pallide quasi quanto le mie.
Poi nella testa mi riaffiora un ricordo. Un ricordo di qualche mese fa.
-Aspetta... quel giorno che ci hai trovato a casa insieme, me e Brad, hai detto che pensavi fosse come la storia di una ragazza... com'era che si chiamava?- domandai.
-Amanda, intendi?- chiede, e io annuisco.
-Beh, una volta uscivo con una ragazza, Amanda appunto, poi una sera in discoteca avevamo bevuto abbastanza e io l'avevo persa di vista per un po'. L'ho ritrovata a letto con Brad, in una stanza del piano superiore-
-Oh... mi dispiace, Jake- sussurro, stringendomi nel cappotto pensante.
-Tranquilla, ora è passato, ma in quel periodo ero davvero distrutto. Le mie storie e Brad non vanno molto d'accordo.- dice, scrollando le spalle.
Sorrido debolmente e mi volto verso di lui, abbracciandolo. Lui, all'inizio si irrigidisce, poi ricambia il gesto affettuoso, tirandomi un po' più verso il suo petto.
-Sai... mi era mancato parlare con te, in classe ci siamo sempre ignorati- asserisco, staccandomi da lui.
-Già, anche a me. Potremo uscire qualche volta, andare al cinema oppure solo per un caffè e una brioche, no?- propone Jake.
-Va bene. Ci sentiamo per messaggio, nel caso.-
C'è qualche secondo di profondo silenzio. Poi lo vedo controllare l'ora sull'orologio al mio polso.
-Devo proprio andare- esclama e mi rendo conto anche io che è tardi e il sole pallido di gennaio sta già scomparendo.
-Idem. Ci vediamo domani a scuola, okay?-
-Okay, buona serata-
-Anche a te-
Ci abbracciamo un'ultima volta, poi io alzo il cappuccio e stringo le cordicelle che non mi ero accorta di avere, in modo che non mi cada sempre. Dopo la chiaccherata con Jake mi sento molto più libera, come se mi fossi liberata di un peso schiacciante. Probabilmente dovevo riallacciare i rapporti persino con il passato. Tuttavia, la prospettiva più favorevole non la vedo ancora. O forse sì?Spazio autrice
Buonsalve!
Volevo solo dire una cosina.
Capisco anche io che è assolutamente improbabile che Holland incontri in una giornata e soprattutto in una strada a caso due persone che conosce.
Ovviamente sono casualità che appartengono al tema "libro" perché io ad esempio non incontro mai nessuno in giro in una città piccola, figuriamoci nel Queens😂
Faccio in modo che la nostra protagonista incontri così tante persone importanti per darle quella instabilità morale che si intreccia a lei nella trama del racconto.
Spero di avervi fatto capire!
Bacioni
Lussy🌸
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This Is L.A.
Teen Fiction- Sequel di "Not Again" - Baylee, James e Cameron sono a New York, e Holland, dapprima piena di dubbi e paure, alla luce di alcuni fatti accaduti non vede altro che una possibilità sia per distrazione che per riavvolgrere il suo cuore con quella sco...