Capitolo 9

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Succhio velocemente il bastoncino di zucchero, uno dei pochi dolcetti natalizi che mi piacciono e che mi sono rimasti, mentre guardo Pretty Little Liars sul portatile. Le cuffie incastrate nelle orecchie, gli occhi puntati sullo schermo. Una delle mie solite serate di fine gennaio. Mi tolgo l'ennesima coperta di dosso perché comincio a sentire davvero caldo. Appena finisco l'episodio, butto nel cestino la carta che avvolgeva il dolce e scendo in sala. La casa è avvolta nel silenzio, ed è molto fredda, ma non nel senso della temperatura. L'unica cosa calda qua però, sembra solo la mia febbre. Sono relegata a letto da più di una settimana e mi sto annoiando da morire. Quel pomeriggio sulla spiaggia mi ha giocato un brutto scherzo, purtroppo. Baylee mi ha chiamata almeno sette volte in questi dieci giorni e mi è sembrata una cosa veramente carina. Forse vuole davvero riallacciare i rapporti. Sia lei che Cameron e James sono venuti a trovarmi una mattina, quando ero da sola in casa, e il desiderio di andarci a letto è salito in maniera impressionante. Anche se è totalmente sbagliato, la vita libera e spensierata di Los Angeles mi manca molto. Apro la finestra della sala, e una folata di vento fa volare le tende azzurre. Sbuffo rumorosamente, senza preoccuparmi di prendere freddo, con solo il pigiama addosso. Mi verso un bicchiere d'acqua e misuro la febbre. Un 37,5. Si è abbassata notevolmente, per fortuna. Sorseggio lentamente l'acqua del rubinetto e mando giù una pastiglia di antidolorifico. Qualcosa poi spezza il silenzio.
-Hei!-
Per poco non caccio un urlo.
-Cameron!!- sbraito, tenendo basso il tono della voce.
-Mi hai fatto prendere un colpo!- continuo, dandogli un pugno sulla spalla.
-Sei diventata una fifona, lo sai? Come stai, comunque?- mi chiede, stringendomi le spalle con le sue mani grandi.
Per risposta, le scrollo. Lo sento sorridere sul mio collo.
-Posso dormire qua?-
Aggrotto le sopracciglia.
-James e Baylee lo sanno?-
Lui ghigna e io alzo gli occhi.
-Va bene, ma se ti ammali non è colpa mia! Anzi, adesso che ci penso... preparami una tazza di cioccolata!-
Lui sospira, poi alza le spalle.
-Se proprio devo-
-Muoviti!!- lo punzecchio, seguendolo in cucina.
Lui mi manda a quel paese, io ridacchio. Certe cose non cambiano e non cambieranno mai.

****

Prendo un fazzoletto dal comodino per me e uno per Cam. Mi pulisco la bocca e li appallottolo per poi lanciarli nel cestino a fianco della scrivania. La cioccolata calda era leggermente bruciata, ma né io, né il mio amico siamo grandi cuochi.
-È colpa tua se ho bruciato la cioccolata!- si lamenta nuovamente Cameron, sotto alle coperte con me al suo fianco.
La sua mano tamburella ritmicamente sulla mia clavicola ossuta.
-Mavva!!-
Teniamo tutti e due la voce bassa, sempre per non farci scoprire, Sophie è tornata venti minuti fa con la mamma. Chissà cosa farebbe quest'ultima se scoprisse che loro tre sono arrivati fino a New York solamente per me. Mi sdraio di fianco e appoggio la guancia sul suo petto muscoloso.
-Cam... com'è morto Will?- chiedo poi, dopo un momento di silenzio.
Lui prende un lungo respiro.
-Sai... quella sera eravamo al vecchio Black.. te lo ricordi il vecchio Black?-
Annuisco, come potrei dimenticarlo? Il vecchio Black, un tempo era un parcheggio molto frequentato che venne poi abbandonato nel nostro quartiere, popolato dalle persone sbagliate nei momenti sbagliati. Succedeva sempre qualcosa di spiacevole, da uno stupido spavento ad una piccola rissa ad un incendio.
-Beh... eravamo là con il gruppo di Jonathan e stavamo fumando. Avevamo dato fuoco ad una macchina scassata, si stava da Dio, non c'era nemmeno freddo. Saranno state le tre e passa, sono arrivate delle persone. Non ricordo i nomi, ma hanno cominciato a strattonare le nostre ragazze. Un bastardo ha letteralmente afferrato Baylee da un braccio e l'ha chiamata puttana più volte. Ha tirato fuori un coltello quando ha capito che stavamo per intervenire. Era ubriaco marcio. Ha piantato quel cazzo di coltello nel fianco di Baylee, dato che  continuava a dimenarsi. Siamo usciti di matto. Jonathan e quei codardi sono scappati urlando come delle dodicenni, noi siamo rimasti a difendere la nostra ragazza, oramai a terra, immersa in una pozza di sangue. Will ha aggredito quel porco e si sono scazzottati parecchio. Io ho preso Baylee da una parte, l'ho bendata con la mia camicia e le ho dato uno dei sonniferi che avevo in tasca. Ricordi che avevo problemi di insonnia, vero? Beh, glielo avevo dato per tranquillizzarla, come mi aveva detto James. So che non è stata una saggia idea, ma stava per avere un colpo al cuore. L'ho assistita mentre perdeva conoscenza. Poi ho sentito un rumore. Un rumore agghiacciante. Mi sono girato e ho visto Will a terra. Coperto di botte. Era morto. Non ci ho visto più. Mi sono buttato su quel bastardo e l'ho pestato a sangue. James mi ha strattonato via prima che lo uccidessi. Sono scappati. Abbiamo preso Baylee in braccio e l'abbiamo portata a casa di James. È arrivato Harry, il medico di famiglia di un suo amico spacciatore, e l'ha curata giurando di non dire nulla a nessuno. Quando si è svegliata e glielo abbiamo detto, ha urlato fino a non avere più voce. Era distrutta. È corsa in camera e ha cercato dappertutto una siringa. James non ne aveva, fortunatamente. Quello che voleva iniettarsi l'avrebbe uccisa. Prima il tuo addio, poi l'omicidio di suo fratello. Ha pianto fino ad addormentarsi. Vederla così, cazzo, mi ha spezzato il cuore- sussurra.
Mi copro gli occhi. Ecco perché quando avevamo fatto sesso nel bagno della scuola avevo visto una strana cicatrice sul fianco destro.
-È stata tutta colpa mia-
Le lacrime fuoriescono dai miei occhi senza che io dia loro il permesso.
-No, Holland. Non è stata colpa tua.- mi tranquillizza lui.
-Mi siete mancati così tanto...- bisbiglio sul suo collo.
Lo bacio lentamente, bagnandogli la pelle. Questa stupidaggine è solo un pazzo desiderio. Voglio che lui mi faccia sentire viva come una volta.
-Cazzo-
Lui si siede a cavalcioni sui miei fianchi. La sua mano affonda sotto alla mia maglia viola a maniche lunghe, buttandola poi sul pavimento. Lo sento torturarmi i seni.
-Comunque, ci sei mancata anche tu- mormora.
Le sue labbra carnose si posano sul mio petto, leccando e succhiando, fino a farmi contorcere. Le sue dita internali scendono fino ai miei pantaloni. Gemo sommessamente al suo tocco. Gli sfilo la maglia. I suoi jeans vanno a finire vicino ai miei indumenti, alla fine restiamo nudi e aggrovigliati sul mio letto. Cameron si infila velocemente il preservativo e mi penetra dolcemente. Stringo il lenzuolo bianco tra le dita.
-Cameron...-
Lui mi guarda negli occhi, sbattendo le ciglia involontariamente. Una scossa mi percorre rapidamente la spina dorsale. Le sue labbra sono sulle mie in un secondo e le nostre lingue si intrecciano, fino a quando finiamo. Respiro lentamente. Non riesco a non sentirmi in colpa per essermi appena concessa come niente, perché è stata una mia scelta. Ma alla fine, cosa si può pretendere da una ragazza come me?
Cameron mi tiene per la vita con il braccio, come se non volesse lasciarmi.
-Sai, sei sempre stata la mia preferita- biascica, mentre io perdo conoscenza di fianco a lui.

Spazio autrice
Hei...
Sono quasi due anni che non mi faccio più sentire, mi spiace.
Avevo perso la voglia di scrivere perché avevo solo idee sparse che avevano senso solo nella mia testa e che, questo senso, lo perdevano appena provavo a buttar giù qualche frase.
Proprio oggi sono capitata per caso su Wattpad, per avere notizie di una scrittrice di cui andavo pazza tempo fa e mi sono imbattuta nei commenti che a volte mi lasciate sui capitoli.
Mi sono emozionata.
Sono grata a chiunque spenda anche solo un minuto per leggere la mia storia incompleta.
Giuro, mi fa sentire bene sapere che qualcuno apprezza questa mia passione.
Credo che potrei riniziare a scrivere anche se mi piacerebbe revisionare tutto Not Again un'altra volta, visto che essendo una storia che ho scritto quando ero più piccola (storia piena di incongruenze e a volte troppo esagerata) non mi piace più per niente.
Spero apprezzerete questo capitolo,  anch'esso scritto nel lontano 2017.
(L'oramai) Lucia

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 17, 2019 ⏰

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