Capitolo 6

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<Sei il mio supereroe Shawn grazie.>
S: Ringrazialo tantissimo da parte mia e digli che anche lui è un supereroe molto più forte di me!
J: Certo certo...glielo dirò...
Alza gli occhi al cielo e incrocia le braccia.
S: Fa il gelosone il ragazzo qui è! Ahaha
J: Non è vero. Smettila.
S: Oh non è vero mi sembri un bambino...non che tu non lo sia!
J: Ma ora cosa ti prende devi farmi arrabbiare a tutti i costi?!
S: Forse...ahaha
J: Gesù come stai messo male
S: Ha parlato quello geloso del fratellino!
J: E anche se fosse?!
S: E lo ammette!!!
J: Si è vero sono geloso! Ora sei soddisfatto!?
S: Molto!
J: Tu saresti un fratello perfetto...per lui o per chiunque altro...
S: Io!? Questa è bella! Proprio io che ho un fratello che è in coma!
J: Sempre meglio di me.
S: Tu hai un fratellino davvero speciale, molto intelligente! Anche se ha la sua malattia ora è vivo e può comunicare con te! Non perdere l'occasione Jacob fidati...non odiarlo così tanto! Non c'è un motivo serio!
J: Per me potrebbe essere anche morto! Sai...non mi ha mai detto che sono il suo supereroe in tutti questi anni e tu che l'hai visto per 15 minuti scarsi lo sei diventato subito.
S: E tu cosa hai mai fatto per diventare il suo supereroe?
J: Nulla...hai ragione. Ma non mi sembra giusto comunque!
S: Anche io delle volte ero geloso di mio fratello...lui andava sempre daccordo coi miei genitori, a scuola a sempre preso tutti i voti più alti e tutte le attenzioni sin da quando è nato sono state rivolte a lui "il piccolo Benji". Solo che ho capito che non vale la pena di essere gelosi del proprio fratello... perché non siamo la stessa persona, non possiamo essere messi a confronto e che alla fine anche lui era geloso di me e quindi siamo diventati "migliori amici" e non solo fratelli.
J: Shawn...ti prego raccontami come mai è in coma...e perché danno tutti la colpa a te.
S: D' accordo.
S: Sono passati ormai 4 anni da quando c'è stato l'incidente...ero andato a prendere Benjamin a scuola, la stessa di tuo fratello, e ho visto mio fratello circondato da una banda tre bulletti che lo prendevano in giro e lo picchiavano così sono intervenuto allontanando quei tre tirandogli una sberla [...] (non sto a riscrivere tutto perché già sapete riprendo dalla parte nuova).
Mi giro un secondo per guardarlo negli occhi mentre pronuncio l'ultima parola, prima vedo l'amore che prova nei miei confronti e subito dopo paura. Faccio appena in tempo a girarmi che ci scontriamo con la macchina. Io sono finito sul cofano dell'auto e poi con l'impatto sono caduto a destra sul marciapiede mentre Benji...si è ribaltato dal portapacchi ed è caduto all'indietro sbattendo forte la testa e perdendo conoscenza all'istante. La macchina non si è fermata e gli è passata sopra per fortuna era caduto al centro fra le sue ruote e non è stato spappolato del tutto sulla strada.
J: E perché tutto questo non lo sanno i tuoi genitori?!
S: Aspetta non ho finito!
Nell'attimo in cui mi sono girato per poi ritrovarmi sopra l'auto ho visto chi c'era alla giuda, un ragazzo che a quel tempo avrà avuto qualche anno in più di me adesso, nel sedile del passeggiero davanti c'era un ragazzino, lo stesso a cui poco prima avevo tirato la sberla.
J: Era lui con gli altri due...quel giorno che ti ho visto alla casa abbandonata! Perché non hai reagito quando ti ha tirato il calcio!?
S: Perché sarebbe stato inutile,se mi fossi alzato da quel muretto l'avrei ammazzato e ci avrei rimesso io con la galera.
J: E perché invece non c'è lui in galera! È un pirata della strada!
S: Non lui...suo fratello era lui che stava giudando la macchina. Quando gli hanno rintracciati loro hanno raccontato ai giudici che visto che il semaforo era rosso sono stato io ad andargli addosso perché ero distratto...cosa assolutamente falsa. Quindi in galera non c'è finito nessuno. E la colpa è caduta tutta su di me.
J: Mi dispiace un casino Shawn. Se vuoi faccio io un salto da Benji e te lo saluto...sai dirmi in che reparto è?
S: No. Chiedi a Nora lei lo sa di sicuro.
J: Okay ora devo andare tornerò domani ciao.

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