Mi risveglio direttamente il giorno dopo sentendo mio nonno urlare. Solo in mutande corro giù dalle scale e sento puzza di bruciato provenire dalla cucina. La porta è chiusa e il fumo esce da sotto. Provo ad aprirla ma è come bloccata da qualcosa. Ho ancora un braccio che mi fa male ma resisto al dolore e apro un po' la porta ma qualcuno la spinge da dentro.
N: Shawn aiutaci tua nonna non respira quasi più! E anche a me sta finendo l'ossigeno!
S: Nonno la porta è bloccata chi c'è dentro?!
N: Nessuno che io riesca a vedere...
S: Levati bastardo!
Prendo la rincorsa e mi butto contro la porta....scena da cartone animato...la porta si apre quasi da sola e io finisco a terra sento qualcuno ridere e poi scappare dalla porta sul retro.
Apro le finestre e aiuto mio nonno a portare nonna all'aperto. È quasi priva di sensi.
S: Nonna nonna mi senti?! Nonno chiama l'ambulanza presto!
N: Sì
Arriva l'ambulanza che la porta in ospedale d'urgenza, io non salgo l'accompagna il nonno. Mi rendo conto di essere in mezzo alla strada in mutande con un mucchietto di ragazzine dodicenni che mi fissano e ridacchiano. Più imbarazzato e preoccupato che mai rientro in casa, vado in camera mia mi vesto ed esco di nuovo per cercare Jacob. Giro per tutto il quartiere ma non lo trovo e mi accorgo che manca mezzora alle 14 e devo andare da Benji. Lascio perdere le ricerche a vado all'ospedale. All'entrata c'è Nora che mi accompagna da Benjamin.
S: sai come sta nonna?
N: E in rianimazione ma ce la farà
S: Bene dopo andrò a trovarla
Arriviamo davanti alla stanza di Benjamin.
N: Vi lascio soli se hai bisogno di qualcosa tira il filo che pende difianco al letto. Fatti coraggio Shawn.
S: Grazie Nora.
Se ne va e rimango da solo davanti alla porta, appoggio la mano sulla maniglia, l'abbasso e spingo la porta.
Fissandomi le punte dei piedi entro nella stanza. Piano piano alzo gli occhi ed eccolo lì, il mio fratellino. Con tantissimi cavi collegati ovunque. Ed ecco che arrivano....i sensi di colpa. Mi avvicino al letto e sussurro:
S: "Ciao Benjamin, mi sei mancato".
Ovviamente non da neanche un minimo segno di coscienza.
Continuando a guardarlo in faccia e gli metto una mano sul cuore per sentire il battito che credevo si fosse fermato da tempo e l'altra mano sulla sua. È cresciuto tanto...era così piccola la sua mano rispetto alla mia, ora sono quasi uguali...certo è molto meno sviluppato rispetto ai ragazzi della sua età che s'incontrano per strada ma da come me lo ricordavo è molto cambiato. Ha già 16 anni...non mi sembra possibile. Sto per circa mezzora a fissarlo, senza dire nulla, accarezzando lentamente la sua mano. Poi penso che è anche colpa mia comunque se ha perso i migliori anni della sua vita e quindi inizio a raccontargli tutto...tutto le cose belle che sono successe. Fino a un ora prima non credevo neanche che ci fossero state delle belle cose ma vendendo Benjamin in quello stato mi si sono aperti gli occhi e il cuore e ho capito quanto la vita è importante. Così inizio il raccondo....gli parlo di Jacob e di Nicholas, del nonno e la nonna e di molte altre cose. L'ora passa così velocemente che neanche me ne accorgo. Sento bussare alla porta, lascio la mano di Benji e apro, è mio padre, nostro padre.
P: Com'è andata?
S: Benissimo grazie per avermi fatto stare un po' da solo con lui.
P: Prego. Ti do il mio numero di cellulare, l'ho cambiato, quando vuoi venire a stare qualche ora con tuo fratello scrivimi un messaggio o chiamami.
S: Okay grazie. Ti lascio anche il mio. Ora devo andare ciao.
Mi giro verso Benji sussurro un "ciao" e me ne vado.
All'uscita c'è Nora che mi ferma.
N: Vai a salutare tua nonna...le farà bene!
S: Ah già la nonna! Me ne ero quasi scordato! Senti Nora...hai vito passare un ragazzino coi capelli biondo platino e gli occhi azzurri?
N: Ah si è entrato ieri con il fratello e il padre...non so se è uscito però...se vuoi il fratellino è alla camera 357 quarto piano.
S: Grazie Nora sei sempre la migliore!
Le faccio un occhiolino e vado dalla nonna.
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Come un padre
RomanceShawn un ragazzo di 17 anni, nella sua vita succedendo tantissime disgrazie, finche conosce un ragazzino,Jacob, diventano amici e vivranno insieme le loro vite aiutandosi e migliorando a vicenda.