VII

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➰Luke's pov➰
È quasi ora che me ne vada da questo posto.

Ho sistemato le mie poche cose in una borsa e mi sono messo dei vestiti puliti, la maglietta del mio Youtuber preferito, RyanMinaj che è tutta rosa ed è stupenda.
Degli skinny neri, le Vans sempre nere e i miei amati bracciali porta fortuna, 5 bracciali di colori diversi tutti con la scritta don't be ordinary che ho sempre amato.

Vado nel piccolo bagno della mia stanza e con la lacca mi sistemo i capelli.

Sono pronto, manca ancora un ora ma siccome non avevo nulla da fare ho deciso di prepararmi. Mi guardo nel piccolo specchio e mi vedo veramente me stesso, magari posso essere considerato un po' checca o effeminato ma adoro il rosa, i colori chiari e il trucco, gli smalti, tutte le cose che normalmente usano le ragazze.

Continuo a guardarmi e non so che fare, mi dovrei mettere il rossetto e lo smalto? E se Michael arrivasse e si mettesse a ridere per il mio aspetto?
Magari non è nemmeno gay e magari è anche omofobo.

Ma senza smalto davvero non riesco quindi mi metto uno smalto nero effetto gel stupendo, regalo di Ash.
Decido di non rischiare con il rossetto.

Mi siedo sul letto e guardo l'ora 7:05 pm. Chissà perché oggi non si è fatto vivo. Avrà avuto impegni.

〰Michael's pov〰
Sono appena tornato a casa e sono entrato in doccia il più in fretta possibile.

Sto strofinando il mio corpo con la spugna in modo violento, fino ad arrossare la pelle, mi sento così sporco.

Le sue sporche mani hanno toccato ogni centimetro del mio corpo e la cosa mi provoca disgusto.

Sulla mia gamba ci sono ancora tracce del suo sperma e a vederle cominciano a bruciarmi gli occhi.

Piango e strofino più che posso, singhiozzo e butto la spugna a terra cominciando a sferrare pungo contro le piastrelle del box doccia.

Ne vale davvero la pena?

Mi chiedo. Non ho altra soluzione e domani sarà già ora di tornare a lavorare da Phil.

La mia vita sta andando a rotoli. L'incidente di Cal, la mancanza di soldi, quello che devo fare con Jace... Le immagini di questo pomeriggio mi tornano alla mente come lampi che mi colpiscono in pieno e mi lascio cadere sul piatto doccia lasciando che l'acqua scorra su di me. Magari eliminando anche i ricordi.

To back to 2h ago
"Come la prima volta honey, ricordi?"
Chiese e automaticamente indietreggiai di un passo.
Lo vidi sorridere malizioso, non è un brutto ragazzo ma purtroppo è un grande stronzo e per certo versi mi intimorisce.

Mi si avvicina e io continuo lentamente ad indietreggiare fino a toccare il muro.

Appena la mia schiena si appoggiò alla parete sentii le sue labbra sulle mie e la sua erezione premermi sulla coscia.

Senza chiedermi l'approvazione mi infilò la lingua in bocca, non risposi  subito al bacio, nonostante non sia una grande novità che lui non chieda mai il permesso per niente, fa tutto quello che vuole, in questo siamo uguali.

Le nostre lingue cominciano a rincorrersi in un bacio tutt'altro che casto e dolce.

Le sue mani mi si infilano sotto la maglietta e si staccò dalle mie labbra per lasciare umidi baci sulla mascella e successivamente sul collo, dove li accompagnò con dei morsi.

Arrivato circa a metà del collo comincia a succhiare, forte, molto forte. Sicuramente avrò un segno parecchio evidente e violaceo.

Sento il bottone dei miei skinny aprirsi e la lampo abbassarsi.

Appoggiò la mano sul mio membro e cominciò a massaggiarlo facendomi apparire una semi erezione.

Mi abbassò i pantaloni alle caviglie e mi tolse la maglietta, per poi cominciare a baciarmi il petto, e scendendo sempre di più fino ad arrivare all'inguine.

Mi abbassò i boxer neri e cominciò a leccare la punta del mio membro e a masturbarlo.

Mi sento pervaso dal piacere, ma non ansimo ne gemo perché nonostante sia piacevole lui mi provoca disgusto.

Di scatto lo prende tra le labbra fino a metà e comincia a succhiare.
Cominciando con movimenti lenti, ma successivamente comincia a prenderlo tutto e succhiare sempre più forte.

Cominciai a gemere, e mentre stavo per venire si staccò.
Ho il fiato corto e quasi automaticamente mi trovo a gemere in disapprovazione.

Lo sento sghignazzare sotto i baffi.
"Ricordi come ti ho insegnato? Vai sul letto e fammi vedere quanto sei bravo piccolo" disse al mio orecchio.

"Certo J, mi ricordo tutto" dissi sorridendo ma sicuramente non lo dissi in senso positivo.

Quindi andai sul letto mettendomi in ginocchio e successivamente a pecora per poi allungare le mani in avanti.
Prontamente arrivò a legarmi i polsi con la cintura al letto e si spogliò anche lui.

Da sempre aveva queste perversioni, gli è sempre piaciuto avere il controllo, anche la mia prima volta è stata così, è come se tutto si ripetesse, in ogni minimo particolare.

Si mise dietro di me è con una spinta secca mi penetrò. Tirai un urlo di dolore.

Sentii un male terribile, non ero più abituato a questo genere di rapporti, dopo Jace ho sempre avuto solo ragazzi a posto, non stiamo insieme ormai da 9 mesi.

Continuò a muoversi rudemente dentro di me, con spinte secche a cui però mi ci abituai dopo poco.

Toccò il mio punto e inevitabilmente dalle mie labbra uscì un gemito acuto.

Lo toccò una, due, tre volte e sentii di non potercela più fare così ansimai più forte, allora prese in mano il mio membro e cominciò masturbarlo, poco dopo venni insieme a lui, io sul lenzuolo e lui sulla mia schiena.

Mi lasciai cadere sul letto con le mani ancora legate e aspettai che lui mi slegasse e lo fece subito.

Mi si sdraiò accanto ma non mi abbracciò, non mi disse parole dolci, niente. Me lo aspettavo, è sempre stato così. Quando stavamo insieme io gli gridavo quanto lo amassi, perché lo amavo con tutto il cuore, e lui se ne stava li, zitto a fumarsi la solita sigaretta, che accese prontamente anche sta volta.

Era il ragazzo più desiderato da tutti e aveva scelto me, che in confronto agli altri pretendenti non ero niente, non mi importava di come mi trattasse, mi importava solo del fatto di essere stato scelto.

Ma con il tempo cominciai ad aprire gli occhi, dopo numerose liti con Calum ci ho pensato seriamente e ho capito che non ne valeva davvero la pena stargli accanto.
Ma non è stato semplice allontanarmene.
Stava accanto a me senza proferire parola, guardai l'ora sul telefono e mi inventai una scusa a caso per andarmene. Cinque minuti dopo ero fuori da quell'inferno.

Il ricordo mi fa ancora più male ma decido di uscire dalla doccia, altrimenti la bolletta sarebbe stata insostenibile, so che sarei diventato la sua puttana. Ma devo essere forte e farcela, per Cal.

RAGA, un parto, non so come definire altrimenti sto capitolo!
Spero di non aver fatto troppo schifo nello smut!
Come al solito vi chiedo di lasciare una ⭐️ e un 💬!
Grazie e ci leggiamo al prossimo capitllo!!

Ps. Scusate per lo eventuali errori, giuro che  domani correggo!

Pps. 100 visualizzazioni, non pensavo di arrivare nemmeno a 30 ma oc.
La mia reazione è stata tipo: Wtf? Gente legge davvero le puttanate che scrivo? OMG dovrei stare più attenta! OMG e se poi quello che scrivo fa cagare? OMG panico AIUT!
Grazie! ❤️

Hospital {muke clemmings} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora