È stata una settimana molto dura,stressante e intensa.
La terra ha tremato,colpendo tutto il centro Italia in un fortissimo terremoto.
Nel profondo buio di martedì notte,alle 3:36 c'è stata una scossa fortissima che ha causato tantissime vittime e tantissimi danni in varie città.
Quella stessa sera,mentre mi gustavo uno yogurt al centro della mia città,ho sentito la voce di Stefano a tre centimetri da me.
Affianco a lui c'erano i suoi amici d'infanzia,quelli di una vita,ma c'era anche una ragazza bionda.
Sono entrata nel panico e per questo,dopo aver pensato a duecento soluzioni,ho messo in atto
quella più semplice:seguirlo.
Era fottutamente bello,indossava dei semplici pantaloni con una maglietta di cotone a maniche corte,nella sua semplicità era comunque stupendo!
Aveva in mano le chiavi della macchina e alla fine del viale ho visto lui e lei dentro quell'auto maledetta.
Rabbia,quanta rabbia...sono corsa in macchina e le lacrime mi rigavano il volto,ho pianto fino alle tre di notte,prima della scossa.
Dei sentimenti così non li ho mai provati prima,era destino,la terra aveva tremato nello stesso momento in cui il mio cuore stava crollando a pezzi e nel momento in cui dentro tremavo anche io.
La mattina(dopo aver passato una notte d'inferno,aver attraversato i cerchi insieme a Virgilio e Dante),ho preso il telefono e ho affrontato la situazione,abbiamo parlato per messaggio,ma abbiamo anche discusso,fino a quando Stefano ha capito di aver sbagliato.
Cambiando tono,con un po' di maturità siamo arrivati alla conclusione che dopo gli esami di recupero,lui mi avrebbe chiamato per chiarire la situazione.
La mattina dopo,ci siamo visti a scuola per affrontare gli esami di matematica,siamo capitati nella stessa aula ed è stato molto difficile concentrarsi sul quel foglio pieno di numeri e di equazioni.
Il destino però,non era soddisfatto di tutto ciò,per questo abbiamo fatto l'orale insieme,era una distrazione,guardavo lui invece del professore e capivo a malapena le domande.
Ci siamo scambiati delle semplici parole,ma tanti sguardi,sono rimasta incatenata nei suoi occhi per troppe volte,nonostante la sua maledetta perfezione e distrazione ho superato gli esami.Con tanti sacrifici,tanta delusione,tanto dolore,tanta paura ce l'ho fatta.
Dentro di me c'è un vuoto,una ferita troppo grande che ancora provoca dolore,ma nonostante tutto,lui mi manca da morire.
Mi manca come il sole d'estate,mi manca come la luna durante la notte,come le stelle durante la notte di San Lorenzo,come l'aria è come l'ossigeno.
Mi sono promessa di non scrivergli,di aspettare un suo messaggio per vedere il suo interesse e i suoi veri sentimenti verso di me.
L'attesa è brutta,specialmente quando non senti quel maledetto iPhone suonare.
Aspetto solo di perdonarlo,aspetto solo di vederlo,aspetto solo in un briciolo di maturità,aspetto solo di essere compresa,aspetto solo delle stupide scuse,aspetto solo lui.
STAI LEGGENDO
"Un amore a senso unico."
Romance"Dalla mente non si cancella niente ma quando parlo della parola dimenticare io non intendo cancellare.Finché provi a cancellare non hai dimenticato.Fin quando perdi il sonno per qualcuno non l'hai dimenticato. Fin quando hai bisogno di fuggire, di...